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MotoGP, Mir: "Che fatica in accelerazione, ma per il GP punto alla top 6"

"I punti devono essere l'obiettivo. Siamo ancora deboli in trazione, ma i tempi sul giro stanno migliorando". Marini: "Più dura di quanto pensassi a causa dello scarso grip al posteriore. Zarco? E' in gran forma"

MotoGP: Mir:

Le sensazioni non sono ancora quelle ottimali e le posizioni al traguardò certamente non quelle ambite, ma la Sprint Race a Termas de Rio Hondo hanno dimostrato che in Honda hanno fatto progressi rispetto al 2024. Al di là dell’eccellente prestazione di Zarco, anche Joan Mir e Luca Marini si sono difesi abbastanza bene.

“Ho fatto una corsa solida e devo dire che non avevo più nulla di più da dare – ha affermato lo spagnolo, ottavo alla bandiera a scacchi-  Fatico ancora in accelerazione, quindi a metà curva sia in entrata, sia in uscita, e la mia moto non riesce ad esprimere il suo pieno potenziale in termini di trazione, forse per ragioni di setup. Rispetto a venerdì comunque abbiamo fatto progressi anche in termini di tempo sul giro. Quello ottenuto nel Q2 è arrivano usando soltanto una gomma e senza scia, tuttavia quando apro tutto il gas e sono alla massima piega pattino molto, dunque, speriamo ci sia del margine di crescita per il GP e si possa ottenere un buon risultato”.

“Devo dire che nella Sprint sono sopravvissuto anche se comunque ho superato molti piloti che sapevo avevano segnato il crono stando dietro – ha proseguito nella sua analisi -  La performance di Johann? Ha una trazione migliore. Adesso dobbiamo capire visto che anche Luca sta faticando. In LCR stanno sicuramente facendo un gran lavoro, ma io sono ottimista. Credo che la gara lunga ci possa aiutare in quanto non è così veloce e comporta la gestione. Quale gomma userò? Non lo so ancora, dovremo analizzare perché scivolavo con la soft. Una top 6 o top 8 sono il mio obiettivo. Dobbiamo lottare assolutamente per i punti”.

Marini: "E' stata più dura di quanto pensassi"

Meno entusiasta è apparso il compagno di squadra, tredicesimo alla fine. “È stata dura, più di quanto pensassi, ma è stata così pure la qualifica ha ammesso - Il grip al posteriore è pessimo e diventa difficile anche se si raccoglie un po’ di gomma. Purtroppo, mentre gli altri sono riusciti a migliorare, le mie sensazioni sono state le stesse delle libere 1. Sarà importante capire il problema e nel warm-up trovare una soluzione. In generale quando si comincia da posizioni arretrate è sempre complicato, anche perché tutti adesso partono bene. Io stesso non ho commesso sbavature in avvio e ho guadagnato un posto. Per la gara ho delle idee. Speriamo che anche il meteo sia buono. Zarco? Lui ha molta aderenza e sta guidando benissimo. Sta sfruttando un assetto differente ed è  in ottima forma”.

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