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MotoGP, Di Giannantonio: "Binder mi ha bloccato. Ho buttato via un podio"

"Sono comunque contento perché vado via dall'Argentina con due top 5 e con una migliore competitività rispetto a Buriram. La prossima settimana la dedicherò ad allenarmi"

MotoGP: Di Giannantonio:

A Buriram aveva raccolto meno di quanto atteso e questo lo aveva deluso molto. In Argentina, invece, si è rivisto il vecchio Fabio Di Giannantonio, quinto nella Sprint Race come nel GP nonostante la spalla sinistra ancora dolorante.

Guardando alle due top 5 è stato un ottimo weekend.  In termini di velocità e costanza ho fatto un grande passo avanti rispetto alla Thailandia. Sono davvero contento e orgoglioso perché abbiamo fatto un ottimo lavoro – ha affermato il pilota romano – Ovviamente non posso essere soddisfatto al 100% perché ci tenevo a chiudere tra i primi tre".

“Credo che senza il sorpasso di Morbidelli avrei concluso la corsa in maniera diversa. La partenza è stata buona e il piano era di raggiungere subito la quarta/quinta posizione per poi cominciare la rincorsa, ma Franco si è mosso bene e ha rovinato il mio GP. Sono restato  dietro a Binder per tre quarti della gara e ho perso molto tempo anche perché Brad è molto difficile da sorpassare. Avevo un gran passo, tanto che dopo 20 tornate giravo ancora sull1’38”3, ma ormai era troppo tardi. Sono un po’ arrabbiato perché sento di aver buttato via un podio, ha proseguito l’analisi.

“Con il regolamento attuale se ti trovi dietro ad uno staccatore, puoi salvarti solo se sbaglia. Nel mio caso il pilota KTM ha compiuto un piccolo errore e io sono riuscito ad infilarmi, altrimenti sarei sicuramente rimasto bloccato. Anche per questo le qualifiche e le prime tornate sono cruciali. In quelle fasi bisogna rischiare".

Parlando invece delle sue condizioni  fisiche, il portacolori del team VR46 ha rivelato: “E’ stata dura, ma non come lo scorso fine settimana dove negli ultimi giri ero distrutto. Qui nelle battute conclusive ho perso concentrazione e addirittura mi sono dimenticato due volte di disattivare l’abbassatore, per cui ho affrontato  la curva 6 come su un chopper. Continuavo a pensare a come recuperare energia sul rettilineo. Nei prossimi giorni cercherò di allenarmi e prepararmi al meglio per Austin". E proprio il circuito texano potrebbe rivelarsi insidioso. “Spero di no, ma temo di sì. Come detto nei prossimi giorni anziché riposare mi dedicherò a recuperare muscolatura nella parte alta del corpo”. Infine, alla domanda se si aspettasse  di essere così combattivo fino alla fine Diggia ha replicato: “Sì e ne vedrete altre di scorse così”.

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