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Enea Bastianini ha tagliato il traguardo del GP dell’Argentina al 18esimo posto e con tanto rammarico. Malgrado una posizione di partenza decisamente arretrata visto che la casella occupata al via era la 21, il romagnolo si era illuso di poter raccogliere molto di più nella gara di questa domenica, forte di uno scatto che nel giro di poche curve gli aveva consentito di recuperare terreno.
Invece, come al solito, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi e il portacolori KTM Tech3 si è trovato a ripartire da zero causa un incidente. “La mia corsa è finita molto presto – ha dichiarato a caldo deluso per l’accaduto - Ero contento perché l’avvio era stato buono e stavo lottando per la tredicesima piazza già al secondo giro, ma Raul Fernandez mi ha spinto fuori e sono caduto. Dopo l’episodio sono tornato in pista e ho cercato soltanto di portare la moto all’arrivo. Ero senza ala sinistra, ma ciò nonostante avevo un buon passo. Sono stato semplicemente sfortunato”.
Tornando con la mente al testa a testa con il pilota Trackhouse, l’ex Ducati ha detto: “Al secondo giro lo avevo staccato alla curva 3, poi lui si è rifatto sotto alla 7 e alla 8, quindi alla 9 è arrivato molto veloce e mi ha toccato”.
Inevitabilmente la collisione ha compromesso la moto. “Dal momento dell’impatto ha cominciato a comportarsi in maniera strana per via della mancanza dell’ala. Per il resto tutto bene salvo che a quattro giri dalla fine le gomme sono calate parecchio avendo dovuto spingere nella parte centrale della corsa nel tentativo di recuperare”, ha infine spiegato.
