Alex Marquez ha dovuto arrendersi anche oggi alla superiorità del fratello, ma non si può dire che non gli abbia dato filo da torcere. Il pilota del team Gresini è stato l’unico a tenergli testa ed è riuscito anche a guidare la gara fino a 5 giri dalla fine, quando Marc lo ha superato ed è andato a vincere. “Oggi ho dato il 100%, - sospira Alex - Quando mi ha sorpassato ho provato a spingere, sapevo che era arrivato il momento di attaccare. Però lui era più veloce di me, io ero al limite e ho accettato il 2° posto”.
Dove Marc fa la differenza?
“Lui è più bravo a fine di gara a stare vicino al limite, in quella sorta di limbo. Lui è a suo agio in quella situazione e io noi, lui riesce a stare sul limite e controllarlo”.
Hai pensato di potere vincere?
“Sapevo che lui stava gestendo le gomme, ma io ci ho provato. Se l’avessi fatto passare prima, non sapevo se avrei poi avuto l’opportunità di rimettermi davanti”.
Come giudichi questa domenica?
“È stata la gara in cui sono stato più competitivo, avevo l’attitudine che serve per vincere. Essere stato l’unico a rimanere così vicino a Marcm in una pista che gli piace, mi dà fiducia. Penso sia stato un fine settimana bellissimo e quando sai di avere dato il 100% non puoi chiedere di più, sono soddisfatto e ho imparato tanto oggi”.
Marc è imbattibile?
“Ogni avversario con cui lottato aveva un punto debole, sicuramente ce l’ha anche Marc, io lo conosco bene, ma di solito ha tutto sotto controllo. Io non sono contento di essere arrivato 2°, voglio batterlo, ma non ho problemi a dire quello che fa bene perché è mio fratello, non solo un rivale. Questo non vuol dire che non voglia vincere, so dove lui è forte e dove io devo lavorare. Del resto, per eguagliare Angel te lo devi meritare”.
Quindi non gli farai nessuno sconto?
“Sono un pilota, quindi do sempre il massimo e spingo, so che Marc è mio fratello, ma sono il primo che vuole batterlo. Però lo conosco bene e sono il più realistico di tutti, non ho problemi a dire quello che penso di lui in positivo e ad ammettere dove è migliore. Però smettiamola di dire che ho troppo rispetto per lui. Nel parco chiuso mi hanno detto che stava per cadere (al 15° giro, in curva 6), ma nessuno lo conosce meglio di me e fino alla fine non si può mai fidarsi di lui. io non so come guidare comodamente al limite tra la caduta e il rimanere in gara, cosa in cui lui è davvero bravo. Devo migliorare su questo aspetto".
Parliamo di te, come ti senti in questo momento?
“Mi sento forte, questa moto si adatta molto bene a me e mi sto semplicemente divertendo, posso giocare. Devo solo continuare così, il team sta facendo un grandissimo lavoro e il supporto di Ducati è grande”.
Cosa hai imparato da questi due primi GP?
“Sono riuscito a essere veloce sia in Thailandia sia qui, ma sono due circuiti che piacciono. Bisognerà vedere quanto sarò competitivo in altre piste, ma qui sono stato più vicino a Marc rispetto a Buriram, dove era in un altro mondo. Bisogna guardare gara per gara, godersela, e cercare di dare sempre massimo. Se non pensiamo troppo al futuro, potremo fare un bel lavoro”.