Proprio come in Thailandia, anche in Argentina sono stati i fratelli Marquez a monopolizzare le prime due posizioni del podio, con Marc che si è aggiudicato la Sprint davanti ad Alex. Un’altra vittoria, la terza consecutiva, conquistata dallo spagnolo con scioltezza e assoluta padronanza della sua Ducati, ma con un margine più ridotto sul fratello minore, capace di restargli in scia fino alla bandiera a scacchi.
“Sono stato veloce alcuni giri, ma guardando i tempi si vedeva che non ero perfettamente costante. Abbiamo lavorato sull’assetto e sull’elettronica e adesso sembra migliorata. Però mi piacerebbe fare un altro passo avanti domani perché non è mai abbastanza e mio fratello era troppo vicino questa volta - ha sottolineato Marc scherzando - So che domani sarà dura, perché mi aspetto che Alex e Pecco saranno molto forti”.
Alex, del resto, è sembrato avere un passo molto simile a quello del fratello.
“Ho girato più forte che potevo. Abbiamo girato sull’1’37” alto per tutta la gara e ho pensato che se mi avesse attaccato girando con quel ritmo voleva dire che ne aveva molto più di me. Così ho provato a gestire un po’ la gomma ed a spingere quando mancavano 4 giri e quando ho visto che c’erano sette decimi tra noi ho gestito il margine - ha spiegato il 32enne ai colleghi di Sky Sport, parlando della sua gestione della gara - Sono contento di aver corso un’altra Sprint Race con delle buone sensazioni e lottando con mio fratello, che sta andando molto forte in questo inizio di stagione. Vincerà più di una gara, perché sta guidando molto bene e gestisce molto bene anche le gomme. Domani però mi aspetto anche un Pecco molto forte, perché lui è l’uomo della domenica”.
Sempre davanti avanti in tutti i turni sin qui disputati, a parte uno, il maggiore dei fratelli Marquez resta comunque il grande favorito anche per il Gran Premio, che rappresenterebbe la sua quarta vittoria consecutiva. Un inizio di stagione fin qui perfetto, che è riuscito a stupire anche lo stesso pilota spagnolo.
“Non me lo immaginavo - ha ammesso - Volevo un buon inizio, stando magari ogni gara tra i primi, ma mi sto sentendo bene e anche con la squadra stiamo lavorando sempre meglio. Qui, dove abbiamo fatto un pochino più fatica con le sensazioni in sella, siamo riusciti a migliorare a ogni turno e penso potremo fare un altro piccolo passo avanti anche domani nel Warm-Up. Sono contento di aver iniziato così, ma siamo solo alla seconda gara: manca ancora tantissimo”.
In cosa può ancora migliorare l’otto volte iridato?
“Qui è molto importante capire l’aderenza al posteriore e cosa fa la gomma dietro in entrata e in uscita di curva, ed è qui che al momento mi mancano un po’ di informazioni” ha risposto l’alfiere ufficiale Ducati, che sembra aver già compiuto grossi passi avanti rispetto a ieri sul fronte dell’elettronica: “Ora abbiamo una buona base sull’elettronica, perché la squadra ha fatto un lavoro straordinario. Ora si tratta di fare qualche piccolo aggiustamento per la gara principale, ma è il momento per giocare un po’ anche con l’assetto che abbiamo fatto. Rigamonti ha qualche idea, quindi staremo a vedere, perché nel Warm-Up di domani bisognerà provare la gomma e il set-up e con dieci minuti a disposizione a volte ti confondi di più. Quindi, se proveremo qualcosa, sarà qualcosa di molto piccolo”.
Il pilota di Cervera ha poi commentato la proposta dell’amministratore delegato di Aprilia, Massimo Rivola, di cambiare il regolamento per permettere a Martin di effettuare dei test con la RS-GP prima di affrontare il suo primo Gran Premio dell’anno.
“Può essere una buona regola, ma per il futuro. Al momento il regolamento non è così: quando sono tornato dal mio infortunio questa norma non c’era - ha ricordato - Si potrebbe introdurre una regola per consentire a un pilota che è fuori dalle competizioni per due mesi di fare una giornata di test. Non di più, perché due giorni sarebbero già troppi: una giornata di test è sufficiente per prendere il ritmo con la moto. Si potrebbe mettere un tempo minimo, ma sono le squadre a dover decidere. Per il pilota è importante, ma alla fine, quando stai due mesi senza guidare una MotoGP, un giorno in più o in meno di test, non cambia molto. Hai bisogno di tempo per riprendere il ritmo”.
Marc non sembra invece avere le idee altrettanto chiare sulla scelta degli pneumatici con cui affrontare il GP di domani.
“All’anteriore gomma media, al posteriore una gomma nera - ha osservato ridendo - Intendo dire che non siamo sicuri. Credo di essere il pilota che ha provato di più entrambe le mescole, perché mi sento bene con tutte e due. Ora dobbiamo capire in che condizioni è la morbida con cui abbiamo finito la Sprint e forse domattina avremo l’opportunità di riprovare la media posteriore”.