Per Bagnaia salire sul 3° gradino del podio dietro ai due fratelli Marquez sta diventando un’abitudine e, naturalmente, non gli piace. Nella Sprint in Argentina si è ripetuto il copione della Thailandia, con Marc e Alex in fuga e il piemontese spettatore a distanza. Però, questa volta, l’umore di Pecco sembra leggermente migliore. “Il sapore di questo 3° posto è un po’ diverso rispetto a quello della Thailandia, perché Buriram è un circuito che si adatta meglio al mio stile di guida rispetto a Termas, dove ho sempre faticato - spiega - Considerando come avevo iniziato il fine settimana, sono migliorato passo dopo passo. Sono più soddisfatto, ma non è quello che voglio”.
Qual è il bilancio?
“Con calma ci stiamo avvicinando, ma devo ancora colmare il gap. La direzione è quella giusta, ma perdo ancora un paio di decimi da Marc e Alex in due curve cruciali, la 6 e la 11. Essermi è avvicinato è positivo, contando che la previsione per la Sprint era quella di un 6° posto per me. Quindi sono migliorato, sono riuscito a essere costante, ma mi è mancato qualcosa in più. Domani cercherò di trovarlo”.
La previsione era di un 6° posto, ma la tua?
“Io mi vedevo più avanti che potevo, non mi limito ad accontentarmi di quello che mi dicono. Sono partito bene, ho avuto solo un piccolo intoppo al primo giro, ma poi sono riuscito a seguire i due Marquez per un po’ e ho visto diverse cose. Io ho la tendenza a entrare troppo di traverso in qualche curva e perdo in percorrenza, ma almeno ho sistemato la prima metà della pista. Loro sono migliori in entrata di curva, soprattutto in quelle veloci: Alex alla 6 è incredibile, come Marc alla 11”.
Cosa ti aspetti per la gara di domani?
“Penso di potere avere qualcosa di più, ma non so se sarà sufficiente per lottare con loro. In questo momento, Marc e Alex stanno facendo un lavoro migliore e sono più veloci di me. Nella prima parte di gara io ero più in controllo, mentre vedevo che le loro moto si muovevano molto, forse potrò stare loro più vicino, ma non voglio prendere troppi rischi. Voglio raggiungerli in modo sicuro per poi poterli poi attaccare ed essere più aggressivo”.
C’è chi sostiene che questa situazione ti stia rendendo nervoso.
“Onestamente, non lo sono per nulla. Ho letto molte cose su di me e sul mio team, ma sinceramente non mi importa. Mi sto comportando come sempre, siamo solo alla seconda gara del campionato e ho comunque finito sempre al 3° posto. So di dovere migliorare e so dove agire, con la pazienza ci riuscirò. Il nervosismo non è una cosa che mi appartiene”.
Non sei nemmeno preoccupato?
“Se fossimo alla settima od ottava gara lo sarei, ma non in questo momento. Ho ancora molto tempo per sistemare le cose e, inoltre, sapevo già prima di iniziare la stagione che le prime tre gare non sarebbero state le migliori per me. Sapevo di dovere essere paziente e di prendere quello che sarebbe arrivato per poi attaccare”.
Come ti senti, allora?
“Mentalmente mi sento forte, conosco il mio potenziale e so di potere lottare con loro quando mi sentirò a mio agio sulla moto”.