Altro giro, altro dominio da parte di Marc Marquez. Certo, il fine settimana a Termas de Rio Hondo è appena cominciato, ma l’otto volte iridato ha voluto immediatamente mettere le cose in chiaro e dimostrare di essere l’uomo da battere. Primo in entrambe le sessioni finora disputate, ha anche battuto sé stesso migliorando il precedente record della pista di 1’37”683 in 1’37”295.
“Tutti si aspettavano di vedermi davanti? Io un po’ meno – ha dichiarato alla stampa presente - Al mattino la moto si è mostrata meno prevedibile nelle reazioni, per cui abbiamo dovuto lavorare di più rispetto alla Thailandia perché non avendo fatto test qui, l’assetto non era in linea con il mio stile di guida, in particolare per quanto concerne il freno motore”.
“Mi spiace per il mio elettronico che ha avuto un extra carico, comunque globalmente tra le libere 1 e il pre-qualifica abbiamo fatto un passo avanti, soprattutto in termini di costanza. Domani dovremo farne uno ulteriore. La chiava sarà adattarsi alle condizioni della pista che mi aspetto via via più veloce”, ha proseguito nelle sue considerazioni.
“Era da sei anni che non guidavo in Argentina, quindi mi sono presentato senza aspettative. All’inizio ho solo cercato di capire le reazioni della moto, ma quando ho provato a spingere è venuta subito fuori la velocità – ha spiegato facendo poi una previsione su quanto avverrà sabato a proposito del tempo sul giro - Non so chi, ma domani penso proprio che si scenderà sull’1”36. Se il circuito dovesse migliorare come abbiamo visto nelle libere 2 credo sarà possibile. Il mio obiettivo però, non è fare giri record, ma ottenere punti e vincere le gare”.
Il piano per il pilota di Cervera è chiaro, così come non pare avere dubbi sui nomi dei diretti rivali: “Partire dalla prima fila sarà cruciale. Vedo in gran forma Alex, ma pure Bezzecchi, Di Giannatonio e Bagnaia anche se è caduto. La Ducati qui va notoriamente forte, ma bisognerà stare attenti ad Aprilia”.
A proposito delle modifiche tecniche effettuate il 32enne ha invece svelato: “A livello di bilanciamento non abbiamo toccato nulla perché andava bene, siamo intervenuti solo sull’elettronica e per le qualifiche cambieremo ancora qualcosa, ma per adesso le sensazioni sono buone. Il distacco sugli altri? Non è mai abbastanza, ma è normale perché siamo in MotoGP”.
L’iberico dà l’idea di essere in stato di grazia, però con il passare dei GP la musica potrebbe cambiare. “Io cerco sempre di dare il 100%. La pista argentina mi piace, ma non per questo ho vinto ogni anno. Lo stesso vale per il Texas, dove nell’edizione 2024 ho chiuso con uno zero. Bisogna sempre essere concentrati e se ci si sente bene sfruttare l’occasione”, ha considerato.
Questi risultati sono la prova che i vertici di Borgo Panigale hanno fatto bene a puntare su di lui: “La fiducia di Dall’Igna e del team l’ho avvertita sin da quando mi hanno proposto il contratto. Chiaramente Pecco ha esperienza e ha già vinto due titoli con questi colori. Durante i test abbiamo condiviso molte informazioni, ma nei weekend di corsa ognuno si occupa del suo, detto ciò per me lui resta un riferimento perché conosce molto bene la Desmosedici”.
Infine la chiosa sulla scelta gomme. “Deciderò nelle libere 2 perché oggi sono andato forte con entrambe le mescole e ho dei dubbi”, ha ammesso.