Si è aperto con un venerdì positivo il fine settimana a Termas de Rio Hondo del team Red Bull KTM Factory Racing. La squadra ufficiale della Casa di Mattighofen è infatti riuscita a piazzare in Q2 entrambi i suoi alfieri, grazie al quinto e al nono posto messi a segno rispettivamente da Brad Binder e da Pedro Acosta nel turno di pre-qualifica. Il modo migliore per inaugurare il fine settimana su una pista complessa come quella Argentina, dove lo spagnolo non aveva mai corso prima con una MotoGP.
“È stata una buona giornata, anche se è stato abbastanza complicato affrontare le pre-qualifiche senza aver girato molto nelle FP1 e in condizioni davvero difficili. Dobbiamo comunque essere contenti e sono anche molto felice del fatto che Brad sia stato molto veloce oggi. Credo abbia anche battuto il precedente record sul giro, o ci sia comunque andato molto vicino” ha osservato Acosta, tracciando un bilancio del venerdì: “Sono davvero contento, perché è stato velocissimo nell’ultima parte del tracciato e adesso abbiamo molte informazioni da guardare. Sono anche molto lieto di vedere che il livello medio della squadra si sta alzando ed è bello vedere che entrambe le KTM si sono garantite l’accesso diretto alla Q2”.
Il due volte iridato può rallegrarsi per il fatto di non essere più l’unico portacolori KTM a bazzicare in Top 10 già al venerdì.
“Brad è stato molto competitivo anche l’anno scorso, però è molto bello venire su una nuova pista e poter guardare i dati di qualcuno - ha commentato - Perché l’anno scorso, o in generale quando sei il più veloce, diventa difficile fare un confronto con un altro tracciato. È bello vedere che Brad sta tornando davanti e anche Maverick (Vinales) ed Enea (Bastianini) non stavano facendo male prima del time attack”.
Come il suo compagno di squadra, anche Acosta è intervenuto sul bilanciamento della sua RC16 dopo la gara Buriram, per cercare di avere un po’ più di fiducia all’anteriore.
“Stiamo andando più o meno nella stessa direzione. In Thailandia eravamo abbastanza vicini e, alla fine, abbiamo seguito entrambi la stessa via - ha spiegato - Forse oggi avrei avuto bisogno di un po’ più di tempo per poter capire la pista, il feeling con la moto e questo genere di cose, ma dobbiamo comunque essere contenti, perché siamo almeno riusciti a trovare una direzione. Vedremo domani dove potremo arrivare”.
Pedro ha poi risposto alle voci sul suo futuro che stanno circolano in questo inizio di stagione, spiegando ciò che si aspetta di vedere dalla KTM nei prossimi mesi.
“Ho un contratto per il 2025 e il 2026, quindi non ho bisogno di vedere nulla. Voglio solo continuare a essere competitivo - ha affermato - Vorrei che il marchio, non soltanto la mia moto, vada avanti a migliorare e si avvicini alla Ducati. Questo è ciò di cui ho bisogno. Non per restare in KTM, ma per essere felice. Dobbiamo soltanto continuare a lavorare. Siamo solo alla seconda gara della stagione”.
Il pilota iberico ha poi concluso parlando della caduta di cui è stato protagonista nel giro di rallentamento: “È piuttosto difficile capire cosa sia successo ad essere sinceri. È andata così, ma non capisco perché sono caduto: non ero troppo lento e non ho nemmeno frenato con troppa forza. Forse il giro prima ero un po’ lento, ma non così tanto da fare una caduta del genere. Non saprei. Voltiamo pagina e ripartiamo domani”.
Binder: “Cambiando il bilanciamento ho più fiducia con l’anteriore”
Primo pilota KTM al termine del venerdì, anche Brad Binder non può che può che dirsi piuttosto soddisfatto del suo avvio di weekend.
“La giornata è stata piuttosto buona. In Thailandia abbiamo fatto molta fatica nella fase della frenata e con l’anteriore. Quindi, quando siamo arrivati qui abbiamo cercato di fare qualcosa per far lavorare un po’ meglio l’anteriore, per riuscire a fermare meglio la moto e per portare più velocità in curva. Mi è sembrato di aver fatto dei piccoli progressi in quell’area, che hanno reso sicuramente tutto un po’ più facile. Mi sono sentito come se avessi più fiducia all’anteriore e potessi spingere un po’ di più, soprattutto in occasione del time attack. Era da un po’ che non mi sentivo così. È stato un passo avanti piuttosto positivo - ha raccontato - A parte questo, direi che anche il resto è andato bene. Credo che questa sia una pista un po’ speciale, perché l’aderenza al posteriore è veramente molto bassa e ci vuole un po’ di tempo per abituarsi. La pista però è andata migliorando man mano che giravamo”.
Brad ha poi spiegato cosa gli ha permesso di fare progressi in Argentina: “È stato giusto un bilanciamento differente. Abbiamo cercato di cambiare un po’ l’equilibrio in modo da provare ad avere un po’ più margine all’anteriore”.
Parlando delle condizioni della pista, il sudafricano non si aspetta un grosso cambiamento con l’innalzamento delle temperature previsto nella giornata di domani.
“Penso che il tracciato non possa far altro che migliorare gommandosi sempre di più. Quindi, per me non è un problema avere qualche grado in più - ha commentato - Sarà bello e spero che resti così anche per la gara”.