Mentre i piloti Yamaha hanno faticato più di quanto ci si sarebbe aspettato dopo i test invernali, la truppa Honda ha mostrato segnali più che incoraggianti in Thailandia, dove si è svolto il primo Gran Premio della stagione.
Con la complicità della caduta del compagno di marchio Joan Mir in Curva 12, al 16° giro di gara, Johann Zarco ha messo a segno il suo miglior risultato da quando corre con la RC213V del team LCR, transitando in settima piazza sotto alla bandiera a scacchi. Una posizione meglio dell’ottavo posto occupato dal transalpino lo scorso ottobre a Buriram, quando aveva ottenuto il suo miglior piazzamento del 2024 in una gara lunga.
La presenza in Top 10 dei due bicampioni, così come il fatto che Luca Marini sia riuscito a eguagliare il risultato della passata stagione, sembra essere un segnale concreto della crescita che sta compiendo la Honda, ma Zarco preferisce restare cauto nel quantificare la reale entità dei progressi compiuti dalla Casa giapponese.
“Le posizioni che abbiamo guadagnato per essere in Top 10 credo siano dovute al fatto che ci sono meno Ducati, e questo influisce non poco - ha detto il 34enne a Canal+ - Ci sono anche piloti che in questo momento stanno facendo fatica e che sono in sella alle KTM. Non si tratta solo di una grande evoluzione della Honda, perché abbiamo ancora gli stessi problemi e prendiamo tanto dalle Ducati, ma almeno possiamo divertirci un po’ di più in gara”.
Parlando con i media francesi, Johann ha analizzato con lucidità lo scenario visto in Thailandia. Senza però voler togliere merito al lavoro svolto dalla Honda.
“Ci sono dei cambiamenti nel campionato, lo ripeto, ed è anche questo che ci aiuta a guadagnare qualche posizione in classifica” ha ribadito l’alfiere LCR, prima di parlare di come la RC213V sia comunque riuscita a destreggiarsi bene nel gruppo degli inseguitori della Ducati: “L’anno scorso era impossibile lottare con le Aprilia o con le KTM. (Abbiamo lottato) anche con le Ducati perché Di Giannantonio e Aldeguer, che è un debuttante, sono dietro. È una bella sensazione”.
Sebbene ci sia ancora del lavoro da fare per riuscire a lottare per le primissime posizioni, la gara a Buriram e il distacco incassato dal vincitore Marc Marquez hanno dato fiducia al due volte campione della Moto2.
“Sono molto contento del settimo posto. È sempre un sollievo, perché il fine settimana è stressante. In sella non sono mai troppo a mio agio, sento che c’è del potenziale da sfruttare, ma non è facile - ha commentato - Chiudere a 15 secondi dal leader significa che non siamo andati male in termini di costanza. Penso che ci manchi la velocità, ma spero un giorno di trovarla”.