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SBK, Esordio vincente: ecco il percorso dietro al successo della Yamaha R9 in Australia

La Casa di Iwata ha ripercorso il processo di sviluppo che ha portato l’erede della R6 a trionfare al debutto nel Mondiale Supersport. Canepa: “Sapevamo di essere competitivi, ma è fantastico vedere che siamo già vincenti”

SBK, Esordio vincente: ecco il percorso dietro al successo della Yamaha R9 in Australia
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Due settimane fa in Australia è cominciato un nuovo capitolo della storia di Yamaha Racing, con il debutto della nuovissima R9 nel Mondiale Supersport. Un esordio che non ha certo deluso le aspettative, visto che la moto giapponese è riuscita a trionfare già nella gara inaugurale della stagione. Sfiorando il bis in Gara 2.

Questo sorprendente debutto rappresenta soltanto un tassello del percorso della R9. Una strada che la Yamaha ha cominciato a tracciare lo scorso anno, come hanno raccontato gli stessi uomini della Casa di Iwata, ripercorrendo il percorso che ha portato la R9 a schierarsi al via del Round a Phillip Island.

Introdurre una moto nuova di zecca in un Mondiale non è mai facile, è lo è ancora di meno quando si va a sostituire una moto iconica come la R6. Per questo il team di sviluppo del dipartimento di Ricerca e Sviluppo Motorsport di Yamaha Motor Europe ha lavorato in segreto sulla R9 dall’inizio del 2024, in stretta collaborazione con gli ingegneri giapponesi.

“Abbiamo iniziato il progetto della R9 a metà del 2024, quando abbiamo ricevuto un modello di pre-produzione. Abbiamo effettuato il primo test in pista con Manzi e il passo successivo è stato quello di capire esattamente come è stata sviluppata la moto. C’è una collaborazione molto stretta con Yamaha Motor Company e con il Giappone e per noi è stato molto importante avere questa connessione tra Yamaha Motor Europe Italia e l’azienda in Giappone ha raccontato Riccardo Tisci, Road Racing Developing Manager Yamaha.

Le aspettative dietro a questo progetto non possono che essere elevate. Come ha ammesso anche Niccolò Canepa, Road Racing Sporting Manager Yamaha: “La R9 è una moto molto importante per noi e l’obiettivo, ovviamente, è molto ambizioso, perché vogliamo vincere il Mondiale e più gare possibile”.

Per riuscirci, Yamaha ha messo insieme la sua formazione più forte di sempre a livello di piloti e di squadre nel Mondiale Supersport. Pata Yamaha Ten Kate, Yamaha BLU CRU Evan Bros Racing e GMT94: tre team tutti ex campioni del mondo, che schierano una formazione di sei piloti composta da un mix di gioventù ed esperienza. A portare in pista la R9 nel 2025 sono Stefano Manzi, due volte vice-Campione del Mondo della categoria; il due volte Campione del Mondo Lucas Mahias; e un altro pilota esperto come Michael Ruben Rinaldi, che ha alle spalle sette stagioni in Superbike. Accompagnati da Can Oncu; dal campione in carica della Supersport 300, Aldi Satya Mahendra, e da Yuki Okamoto.

Le squadre hanno avuto modo di provare per la prima volta la nuova moto configurate per il Mondiale SSP in un test shakedown a Cremona lo scorso novembre, prima di cominciare con i propri programmi di test precampionato. Il maltempo in Europa ha limitato questi test, per cui la R9 si è presentata in Australia per la prima gara della stagione come un’incognita.

Il test ufficiale pre-stagionale sul circuito di Phillip Island ha dimostrato che la moto aveva del potenziale. Un’aspettativa confermata dalla prima fila conquistata in qualifica dall’alfiere GMT94, Lucas Mahias. A trionfare al termine di una prima gara entusiasmante è stato però il portacolori Pata Yamaha Ten Kate, Stefano Manzi. Proprio il pilota che 126 giorni prima aveva tagliato per primo il traguardo a Jerez, nell’ultima gara della R6.

“L’aspetto che preferisco della Yamaha R9 è la stabilità. Dopo i primi giri, mi sembrava che guidassi questa moto già da un decennio” ha raccontato Manzi, senza nascondere l’obiettivo con cui affronta questa stagione: “Voglio essere Campione del Mondo, questo è l’obiettivo e lo è stato anche negli scorsi due anni, che ho però concluso in seconda posizione. Sono stato l’ultimo a vincere con la R6 ed è fantastico essere il primo a farlo anche con la R9”.

La vittoria conquistata da Stefano è una conferma dell’ottimo lavoro svolto dalla Yamaha nello sviluppo della sua nuova Supersport. “Gli ingegneri hanno fatto un lavoro incredibile sia in Giappone che in Europa, quindi sapevamo di essere competitivi. Ma è fantastico vedere che siamo già vincenti - ha sottolineato Canepa - Abbiamo sicuramente del margine di miglioramento e continueremo a lavorare, perché sappiamo che questa moto ha un potenziale ancor più elevato. Siamo pronti a ottenere ancora di più”.

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