Terminati i primi test pre-stagione, l'inverno del Motomondiale si è consumato in fretta e altrettanto rapidamente è stato mandato in archivio il primo round del campionato svoltosi a cavallo tra fine febbraio e inizio marzo sul cocente circuito della Thailandia. Per la Sic58 Squadra Corse le attese della vigilia erano alte e probabilmente si sono fatte sentire oltremodo anche se, in parte, i risultati non sono mancati.
"Il weekend appena trascorso sembrava promettente per il team con due piloti nelle prime due file, un 2° tempo per Nepa e un 5° per Lunetta, che aveva un gran passo gara… Ma ecco arrivare il “solito” Munoz, che dopo tre anni di Mondiale non ha ancora capito che la linea tra aggressività e scorrettezza è sottile - le parole pungenti del patron Paolo Simoncelli - Contatto avvenuto mentre davano bandiera gialla tra le altre cose. Alla fine, dovendo ripartire dalle retrovie, Luca ha girato un secondo più veloce dei primi e questo lascia sottintendere molte cose. La sua corsa è però finita dovendosi accontentare della 10° posizione. Resta un po’ di amaro in bocca per un piazzamento che sa di “quasi” e di quel potenziale non realizzato".
"La novità Simon Crafar, a capo degli Steward, ha portato una ventata di positività - è quindi andato avanti nella sua disamina del fine settimana - Trattandosi di un ex pilota, a differenza di altri, riesce a distinguere l’ intenzionalità di un gesto benigno e l’errore di chi a volte, pecca di impulsività e lascia che, in gergo “gli si chiuda la vena”. La decisione degli steward arriva netta: David partirà dalla pit lane nel prossimo GP. Sono felice che gli Steward non siano più un semplice osservatore, ma un giudice, abbiamo sempre detto che ogni mossa in pista deve rispondere a un codice", ha quindi rimarcato.
"E poi c’è Stefano. Saldamente ancorato in seconda posizione negli ultimi giri, ha deciso di lasciarsi sfilare, di non dare la scia ai suoi rivali, alla ricerca della mossa perfetta. Ma è stata una scelta che si è rivelata fatidica, poiché non è più riuscito a riprendere i primi, chiudendo infine al 4° posto", ha concluso l'analisi della gara prima di fare un discorso più generale.
"Venivamo da dei test a Jerez intensi. La squadra ha subito un processo di rinnovamento completo. E appunto Nepa, ha dovuto affrontare dei giorni tosti, insoliti, perchè dopo otto anni con KTM ha dovuto reimparare a guidare una Honda. A Buriram ci ha sorpreso in positivo, anche se sapevamo fosse veloce. Gli manca solo quella malizia di chi guida il gruppo di testa, quel pizzico di convinzione di chi sa di essere forte, l'esperienza nella lotta tête-à-tête, però è un pilota che lavora duro, che sa stare al suo posto e questo lo ripagherà durante l’annata. Sono felice di averlo con noi - ha elogiato il 23enne appena unitosi al gruppo - Il team Sic58 Squadra Corse ha una storia importante alle spalle, che ci ha reso ciò che siamo oggi, che insegna e ci insegna, che ogni passo, ogni decimo, ogni curva sono una sfida e una nuova occasione per dimostrare e reinventarci", la conclusione che rimanda all'appuntamento dell'Argentina.