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MotoGP, Nervoso e senza armi: il GP che non si è visto di Pecco Bagnaia

L’ANALISI - Il GP di Buriram Marc l’aveva già vinto due settimane: il 93 ha trionfato di polso e di testa, mettendo da subito pressione al proprio avversario. Pecco non ha potuto fare altro che incassare il colpo, ma dalla sua ha un’arma, ricordando una sfida del passato

MotoGP: Nervoso e senza armi: il GP che non si è visto di Pecco Bagnaia

Basta la foto di squadra per rappresentare al meglio il doppio volto del box Ducati una volta concluso il GP della Thailandia: da una parte un euforico Marc Marquez, dall’altra un Pecco Bagnaia con un sorriso tirato, giusto per mettersi in posa per il classico scatto di rito post gara e volare poi in aeroporto a prendere il volo di rientro per l’Italia.

Il primo appuntamento del Mondiale ha quindi esaltato Marc Marquez, che fin dai test di due settimane fa aveva dimostrato il proprio potenziale in sella alla GP25. La simulazione gara del giovedì, ben 24 giri sotto l’1’31”, rappresentava infatti il primo campanello d’allarme in vista del weekend di gara, dove Marc ha fatto poi valere la propria superiorità.

Avendo citato i test, in quell’occasione Bagnaia è stato costretto a rincorrere, dovendo fare i conti con una Ducati con la quale non è mai riuscito a trovare la fiducia necessaria. Come se non bastasse, Pecco (come vedete QUI) ha avanzato pure dubbi sulle gomme, rendendo il tutto più complicato.

Dal canto suo Marc Marquez fin dall'inizio della settimana aveva messo pressione sul rivale e distogliendola da sé: “Il favorito per la gara? Assolutamente Pecco” – così ci disse al termine della due giorni di test il 93. E qua che lo spagnolo ha iniziato a preparare il terreno, consapevole del fatto che ne avesse più del 63, senza però voler uscire allo scoperto e rimanere sullo sfondo.

Il piano messo in atto da Magic Marc si è poi concretizzato alla perfezione nel corso del weekend: pole, Sprint e GP. Dall’altra parte del box Pecco è apparso più volte nervoso e per certi versi rassegnato, come ci ha confermato nel corso del fine settimana Davide Tardozzi. Un Bagnaia che ha comunque provato a cercare una direzione, senza però riuscire a trovarla, a differenza del proprio compagno, sereno e capace di viaggiare col vento in poppa.

In gara il due volte iridato della MotoGP ha capito fin da subito di non avere chance e di conseguenza ha cercato di contenere il colpo. Nemmeno un sorpasso per lui, in un fine settimana dove ha dovuto pure cedere il passo anche ad Alex Marquez, che dopo essere stato accompagnato all’esterno al via ci ha messo una manciata di curve per riprendersi la posizione.

Il volto tirato di Bagnaia sul podio e al termine del GP si mischia però alla consapevolezza di Pecco stesso, che ha ammesso fin da subito di non aver carte a disposizione contro il suo compagno di box.  

Prepariamoci, perché come ha dichiarato Gigi Dall’Igna, capiterà nuovamente di assistere a dei GP in cui Magic Marc farà la differenza, molto più di quanto visto in Thailandia. Questo cosa significa: che il Mondiale è già finito? Che Bagnaia non ha speranze? Assolutamente no! Pecco dovrà rimanere lì, esattamente come a Buriram, senza farsi prendere dallo sconforto o dalla frenesia, dimostrando di avere imparato la lezione dello scorso anno. Una strategia che ci porta con la mente al 2019, ricordando il duello Johnny Rea contro Alvaro Bautista.

Nei primi tre round di quell’anno il Cannibale incassò distacchi abissali, ma la sua forza fu la costanza, ovvero chiudere sempre alle spalle del 19 ed approfittando del primo passo falso disponibile del suo rivale. Per Bagnaia sarà una sfida ad altissimo coefficiente di difficoltà contro il peggior compagno - dal punto di vista delle prestazioni - di box che potesse ritrovarsi. Servirà polso, ma soprattutto testa e costanza, senza mai accusare dal lato morale come emerso a tratti a Buriram.

Restano ancora 42 gare: la sfida è solo all’inizio.

  

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