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MotoGP, Gran Premio di Thailandia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Marc Marquez raggiunge il Nirvana in compagnia del fratello Alex. Bagnaia spettatore di uno spettacolo che non gli piace. Ogura piazzato e contento

MotoGP: Gran Premio di Thailandia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Marc Marquez assume la posizione del loto sul gradino più alto del podio del GP di Thailandia. Ha trovato il suo Nirvana al primo posto in tutte le gare, con al fianco suo fratello Alex. Una visione paradisiaca nell’inferno di Buriram, dove i suoi rivali hanno visto sciogliersi le proprie speranze sotto un solo rovente. Bagnaia mastica amaro, su quel palcoscenico ma lontano dai riflettori. Ai box c’è Ogura, lui può essere felice anche senza una nuova coppa sullo scaffale.

IL BELLO – Nel supermarket della MotoGp c’è una nuova offerta: due Marquez al prezzo di uno. Li trovi sempre al solito posto, prima corsia, primo scaffale, sui due gradini più alti del podio. Per tutto il fine settimana. Marc è un prodotto che andava a ruba fino a pochi anni fa e ora è di nuovo in testa alle preferenze, Alex sta crescendo nei gusti del pubblico. Preparate un carrello capiente, ci sono tutti gli indizi perché la promozioni continui anche nei prossimi GP.

IL BRUTTO – La Thailandia è terra di allegria, colori, e i commissari di gara a Bururam hanno voluto dimostrarlo durante le prequalifiche. Negli ultimi minuti hanno acceso la pista come un albero di Natale, luci gialli e verdi. Sarà che hanno sbagliato stagione, ma nessuno ha apprezzato. La Direzione Gara ha chiesto scusa, ma non hanno potuto (o voluto?) rimediare all’errore. Una brutta figura, quella sì, l’ha rimediata.

IL CATTIVO – Forse David Muñoz è un agente infiltrato che voleva mettere alla prova Simon Crafar al suo primo GP a capo degli Steward. Sbattere fuori un altro pilota e farlo con le bandiere gialle sembra quasi troppo per essere vero. Il buon Simon all’inizio non è riuscito a reagire, l’ha fatto a gara finita spedendo lo spagnolo in pit lane per la partenza della prossima gara. Meglio tardi che mai.

LA DELUSIONE – Bisogna sapere perdere, cantavano i Rokes. Un brano che non deve piacere particolarmente a Bagnaia, che lo aveva dovuto mettere in pratica già a fine 2024. In Thailandia è stato spettatore di uno spettacolo di cui voleva essere protagonista. Due terzi posti fanno brodo per la classifica, ma i denti di Pecco preferiscono pietanze ben più gustose.

LA CONFERMA – Spagna, Spagna e ancora Spagna. Dal vecchio Marquez al giovane Rueda, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Su 9 gradini del podio, la bandiera Rojigualda ha sventolata su 7. Non è un caso, bravi loro, poveri noi.

L’ERRORE – Aveva passato i test invernali a convincerci di quanto si fosse calmato e maturato. Poi, alla prima occasione, il patatrac. Pedro Acosta non ha perso il vizio di abbracciare l’asfalto. Però, almeno ci prova sempre, e con la KTM non è poco.

LA SORPRESA – Parla poco, ma corre tanto. Non è il giapponese kamikaze tutto cuore, semmai un samurai dalla katana affilata con cui porta colpi precisi. Ai Ogura ha fatto piazza pulita degli altri debuttanti, e non solo. Migliore pilota Aprilia al traguardo, sia il sabato sia la domenica, tanto per gradire. E poi, con quella livrea, se dessimo dei voti meriterebbe almeno un punto in più.

IL SORPASSO – Già, il sorpasso. Ma quale sorpasso? L’invito per il GP di Thailandia era stato spedito. Forse non è arrivato, o ha avuto un altro impegno, o ha trovato traffico. Il sorpasso non c’era, peccato.

LA CURIOSITA’ – Marc Marquez non vinceva il primo Gran Premio della stagione dal 2014. A vederlo guidare, sembrano essere passati pochi giorni.

IO L’AVEVO DETTO – Pecco Bagnaia è il favorito”: Marc Marquez l’aveva ripetuto così tante volte durante l’inverno che quasi gli avevamo creduto.

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