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MotoGP, Pedro Acosta: "Ci sono ancora molte cose da capire della KTM"

"Il posteriore si scarica facilmente in frenata e abbiamo un degrado delle gomme che non è normale. Dopo la caduta, sono ripartito per raccogliere dati"

MotoGP: Pedro Acosta:

Pedro Acosta ha finito la gara in Thailandia nel tentativo di capire cosa non vada nella KTM. Il risultato era ormai compromesso dopo la caduta al 4° giro, ma la spagnolo ha deciso di riprendere la via della pista e arrivare al traguardo, nonostante fosse ultimo. 

Dobbiamo capire perché sempre che quest’anno sia più facile alzare il posteriore e perdere carico - non si spiega Pedro - È successo quando ero dietro a Bezzecchi, sono andato largo, ero un po’ troppo di traverso e ho perso l’anteriore. È stata una caduta abbastanza normale, ma dobbiamo capire perché succeda, come funziona la nostra moto”.

In questo momento sembra il limite principale della RC16.

Come sempre, è una combinazione di cose, perché quando si scarica il posteriore logicamente spingi sull’anteriore e la moto si intraversa. Dobbiamo capire molte cose che ancora ci mancano e poi potremo essere più competitivi” l’obiettivo di Acosta.

Così ha cercato di sfruttare la gara come fosse un test, per raccogliere quelle informazioni essenziale per cercare di progredire in vista dei prossimi GP.

È per questa ragione che sono ripartito - ha confermato - Il passo, in generale, non era male, senza la caduta avrei potuto finire nei primi 5. È duro da dire, ma alla fine è andata così e spero di trovare qualcosa di interessante nei dati. Era importante finire la gara anche per vedere come si sarebbero comportate le gomme perché siamo stati in una situazione drammatica per tutto il fine settimana. Dobbiamo anche capire perché il degrado sia così elevato, non è normale.

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