Pecco Bagnaia è arrivato un’altra volta dietro ai due fratelli Marquez. Come in qualifica e nella sprint, oggi è accaduto in gara. Ha provato a seguirli e a tentare almeno di infastidirli me, per sua stessa ammissione non è stato “nemmeno vicino a fermarli”. Ha portato a casa un altro piazzamento che non fa male alla classifica, ma nemmeno bene all’umore.
“Cosa mi è mancato? Andare più forte - non si nasconde il piemontese della Ducati - Ci ho provato, quando Alex era davanti andava più piano di Marc e sono riuscito a tornare sotto. Però, ogni volta che mi trovavo a meno di mezzo secondo, dovevo mollare e lasciarli andare. Succede così, o ne hai tanto di più, come Marc oggi che riusciva a stare attaccato ad Alex, oppure in scia fai fatica. È stata una gara passata a guardarli. Non sono stato nemmeno vicino a poterli fermare, è stato come essere al cinema”.
Che spettacolo hai visto?
“Ho analizzato come guidavano. Io guadagnavo in frenata su Alex e lui in uscita su di me, Marc, invece, staccava come me e usciva dalle curve come il fratello. La moto è tendenzialmente uguale a quella dell’anno scorso anno, quindi devo capire come mai faccia fatica ad avere le stesse sensazioni”.
Qual è il bilancio di questo primo Gran Premio dell’anno?
“Peccato, per come si era messo questo fine settimana e dopo i test va bene così, ma non posso dire di essere soddisfatto. Non è questione di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, non sono semplicemente contento, e se lo fossi non dovrei stare qui perché il mio obiettivo non è arrivare 3°. Ho avuto delle difficoltà, siamo andati lunghi con i test e non sono riuscito a fare le prove necessarie per preparare il GP, come quelle per capire meglio la gomma anteriore. Ora ho finito quel lavoro e non succederà più”.
È stata una gara a senso unico?
“Marc ne aveva nettamente di più, andava più veloce di 3 o 4 decimi al giro, ha giocato con noi. Alex, invece, sul passo era più lento di me, ma era più veloce in alcuni punti chiave e non mi è stato possibile attaccarlo”.
Le sensazioni sono migliorare rispetto alla Sprint?
“Ogni volta che metto il serbatoio più grande mi sento meglio in frenata, ma oggi non è stato abbastanza. Perdevo troppo in accelerazione e nel terzo settore. Ho cercato di gestire i rischi e ho fatto il massimo che potevo”.
Col senno di poi, eri preparato a un fine settimana del genere?
“Dopo i test mi aspettavo che Alex e Marc, insieme a Bezzecchi e Morbidelli, sarebbero stati i più veloci. Soprattutto Marc, perché aveva fatto una simulazione di gara con tempi incredibili. Non posso dire che problemi avevo avuto nei test, ma non ero riuscito ad adattarmi alla moto. Così nel venerdì di questo GP ho dovuto finire il lavoro. Ho fatto un passo in avanti, ma non è stato abbastanza per lottare per la vittoria”.
Il Bagnaia del 2024 avrebbe rischiato di più col rischio di cadere in una gara del genere?
"Non lo so (ride). Quando oggi pensavo di provarci, iniziavo a rischiare molto perché l’anteriore iniziava a chiudersi. So benissimo che non serve a nientere vincere 11 gare se poi cadi molto. Sapevo che oggi sarebbe stata difficile, ho pensato a finire la gara, ma non mi piace questo risultato".
Anche le prossime due piste sorridono a Marquez.
“Sappiamo perfettamente che Argentina ed Austin sono due tracciati molto buoni per Marc, dobbiamo lavorare per chiudere il gap. Non si sa mai, a volte iniziai il fine settimana ed è tutto fantastico, ma sono 3 anni che non andiamo a Termas e non riesco a immaginare in che condizioni troveremo la pista. Dovrò non perdere troppi punti, se non guadagnarne, poi dal Qatar arriveranno circuiti più nelle mie corde”.
II caldo quanto è stato intenso?
“Dietro di loro era un inferno, ho le bolle sulle mani. Però in India ,due anni fa, era stato molto peggio di qui, oggi è stato ancora accettabile”.