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MotoGP, Alex Marquez: “Dopo il sorpasso di Marc ho capito che era impossibile seguirlo”

“Devo continuare a studiare quello che fanno meglio lui e Pecco, perché non sono ancora al loro livello. I giri con Marc alle spalle? Lunghi, ma è stata più dura per lui e Bagnaia per il calore”

MotoGP: Alex Marquez: “Dopo il sorpasso di Marc ho capito che era impossibile seguirlo”

Nadia Padovani ci aveva detto che il 2025 sarebbe stato l’anno di Alex Marquez e, a giudicare da questo inizio di campionato, sembrerebbe averci visto giusto. Nel fine settimana perfetto del fratello maggiore Marc, il 28enne catalano ha portato a casa il massimo ottenibile, bissando nel Gran Premio della Thailandia la piazza d’onore conquistata ieri nella Sprint Race.  Nuovamente stretto nella morsa dei due piloti ufficiali Ducati con la sua Desmosedici GP24, Alex ha gestito la corsa con attenzione e lucidità. Accarezzando anche l’idea di conquistare la vittoria nel primo GP della stagione, quando l’otto volte iridato gli ha gentilmente ceduto la prima posizione, per poter prendere la sua scia fino a tre giri dal termine.

Cominciare così è ottimo e ci avrei messo la firma se mi avessero detto che avrei chiuso secondo nella Sprint e nella gara lunga. Sono molto contento ed è davvero positivo cominciare in questo modo. Avevamo fatto un lavoro fantastico già ieri e oggi ancora di più, perché è stata una gara davvero dura per me, soprattutto quando ero al comando. Queste sono gare in cui soffri molto, ma acquisisci esperienza nella gestione e nel guidare la moto in maniera adeguata. Per me è stata la gara perfetta: ho cercato soltanto di guidare bene, senza esagerare e senza commettere errori - ha raccontato Alex in conferenza stampa - Sono arrivato un po’ al limite con la gomma posteriore, ma è normale. Sono davvero molto contento del mio fine settimana. Sono ancora un pochino indietro rispetto al livello di Marc e Pecco, ma abbiamo una buona base su cui lavorare. Questo è un ottimo punto di partenza, migliore di quanto mi aspettassi prima di iniziare il precampionato”.

L’alfiere del team Gresini ha poi spiegato cosa ha pensato nel momento in cui Marc gli ha ceduto la leadership della corsa.

Prima di tutto ho pensato che potesse esserci qualche bandiera, perché io ero alla corda della curva e non vedevo alcun pannello acceso, ma avrebbe anche potuto esserci. Poi mi sono detto che magari aveva qualche problema, anch’io più avanti nella gara ho avuto il suo stesso problemino, e in quel momento ho capito che era basso con la pressione e voleva scaldare la gomma anteriore - ha affermato - Ho commesso qualche errore in quel frangente perché mi sono deconcentrato, dato che mi aspettavo che lui avrebbe continuato a comandare e che mi fornisse un riferimento per non commettere errori e mantenere il distacco. Sono contento in ogni caso di ciò che ho fatto e, come dicevo prima, queste sono le gare che ti danno l’esperienza per fare un passo avanti come pilota di MotoGP”.

Com’è stato condurre tutti quei giri, con la Ducati dell’otto volte campione del mondo negli scarichi? “È stata lunga e davvero dura, ma credo che sia stato ancor più difficile per Marc e per Pecco, che erano dietro e prendevano tutta l’aria calda della mia moto - ha risposto lo spagnolo - Quindi, ho cercato di concentrarmi su me stesso e di guidare come se fosse un allenamento, per non commettere errori”.

Negli ultimi giri in cui era al comando è sembrato quasi che Alex avesse un’accelerazione migliore di Marc, ma il diretto interessato non è dello stesso avviso.

“In realtà, per me era all’opposto: sentivo che la moto si muoveva molto, perdevo performance in quel punto e mi sono reso conto che la mie gomme erano quasi a fine vita, ma ho cercato di continuare a spingere fino alla fine. So di aver usato lo pneumatico posteriore un po’ più di lui perché ero al comando e cercavo di fare la mia andatura. Ho cercato di stare concentrato fino alla fine, ma due curve dopo che mi aveva superato ho capito che era impossibile seguirlo e ho provato a spingere e a controllare la situazione fino all’ultimo, per cercare di tenere Pecco alle mie spalle”, ha spiegato il ducatista.

Il duro lavoro compiuto in inverno sta portando i suoi frutti e ha permesso al due volte iridato di provare la gioia di condividere un nuovo podio con suo fratello.

Non ci sono parole per descrivere come ci si sente a essere sul podio con il proprio fratello. È una felicità immensa essere primo e secondo in un fine settimana di MotoGP. È come un sogno, ma dobbiamo lavorare per mantenere questo slancio il più a lungo possibile. Faremo il nostro massimo e cercherò di continuare a divertirmi come faccio in allenamento. È bello vedere che tutto il lavoro svolto sta portando dei risultati - ha commentato - Mi sto divertendo molto sin dal primo giorno in cui ho provato questa moto. Sin dalla prima uscita con questa moto in Catalunya sono stato in grado di essere molto veloce, di guidare come volevo e di divertirmi, che era il mio principale obiettivo, perché più ti diverti e più sei veloce. Con il mio stile di guida, con la moto dello scorso anno facevo tanta fatica in diversi punti, ma l’esperienza che ho guadagnato con quella moto adesso mi sta aiutando. Adesso stiamo andando bene, ma penso che possiamo trarre ancor più profitto dalla GP24. Anche perché ci sono ancora dei punti in cui possiamo migliorare. Devo continuare a studiare quello che fanno meglio Pecco e Marc, perché non possiamo smettere di lavorare se vogliamo crescere”.

Photo credit: Pier Luca Brunetti

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