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MotoGP, Marc Marquez: "Sto cercando di non esagerare, a volte fatico a vedere il limite"

"E' stato un sabato perfetto, ma in passato l'eccesso di fiducia è stato mio rivale, ti porta a commettere errori.  La miglior combinazione pilota-moto-team? lo sapremo a Novembre. Mio fratello sul podio mi ha reso ancora più felice, ha il ritmo per la vittoria, e mi aspetto anche Bagnaia, un pilota forte la domenica

MotoGP: Marc Marquez:

Dire che le aspettative sulle prestazioni di Marc Marquez all'alba della prima sprint della stagione fossero alte sarebbe riduttivo. Nell'aria bollente del paddock di Buriram nessuno avrebbe scommesso contro lo spagnolo tra i protagonisti, grazie anche alla competitività dimostrata durante i test e nelle libere del weekend. Centrando la pole e la vittoria sui 13 giri Marc Marquez ha così incorniciato "il sabato perfetto", come racconterà poi col sorriso ai giornalisti, complice anche la presenza non inaspettata del fratello al suo fianco sul podio.

Marc, al di là della soddisfazione, non nega però di aver provato a tenersi lontano dall'hype generatosi attorno a lui, non riuscendoci pienamente. La sua avventura in Ducati parte quindi nel miglior modo possibile, ma Marquez preferisce rimanere coi piedi per terra. A chi gli chiede se questo sia il miglior trinomio moto-team-pilota lo spagnolo risponde "E' soltanto un sabato, lo sapremo a Novembre", per poi aggiungere un sibillino "sto cercando di non esagerare", segno che i tempi sono cambiati e che di Marquez sulla Ducati forse non abbiamo ancora visto tutto. Certo è che la gara sui 26 giri alla Domenica sarà una prova del tutto differente, le temperature potenzialmente più elevate, e rivali come Bagnaia, "un pilota forte alla domenica" sottolinea lo spagnolo,  saranno ancora più agguerriti.

Le aspettative erano alte, hai provato le stesse sensazioni che hai provato lo scorso anno, quando sei tornato competitivo sulla Ducati?
"Oggi è stata una giornata importante perchè le aspettative erano alte - esordisce Marc - ho cercato di usare la mia esperienza per non farmi influenzare, ma alla fine qualcosa è arrivato - ammette lo spagnolo - e' stato un sabato perfetto, dalle qualifiche alla pole, alla vittoria nella sprint. E' stato il miglior modo di iniziare la nuova avventura col nuovo team in Ducati. Vedere mio fratello con me sul podio poi mi ha reso ancora più felice. Ma è soltanto il primo sabato dell'anno, soltanto un sabato, ed in questo sport tutto può cambiare da un giorno all'altro. Sono felice, ma non voglio essere troppo felice, perchè so che domani dovrò affrontare una gara impegnativa".

E' sembrato che nel manico avessi ancora qualcosa da dare, puoi quantificarlo?
"E' difficile dirlo, perchè quando si va al 100% si tende a commettere degli errori. Ho provato a mantenere le distanze dal secondo pilota, ciò che ho capito in tutti questi anni di MotoGP è che non fa alcuna differenza se vinci con tre secondi di distacco o con uno soltanto. Oggi quindi ho gestito quel margine, cercando di vedere cosa poter migliorare in vista della gara di domani. Forse in 2 o 3 punti ho del margine, ma sfruttandolo potrei correre un rischio, chi lo sa. Oggi ho affrontato la gara guidando a mio agio".

Il miglior rivale di Marc Marquez è Marc Marquez stesso?
"E' uno dei punti su cui ho lavorato per tutto il weekend e nel prestagione. Sto cercando di non esagerare, mi sento veloce e pieno di fiducia sulla moto ma non devo esagerare perchè in molte occasioni in passato è stato il mio rivale. L'eccesso di fiducia è ciò che ti porta ad esagerare. A volte faccio fatica a vedere il limite, non lo capisco, ed invece è importante trovarlo".

Cosa pensi di poter ancora migliorare?
"L'obiettivo sarà di ritrovare le stesse sensazioni di oggi, sicuramente posso ancora migliorare nel terzo settore, so dove potrei recuperare alcuni decimi ma dovrei assumermi dei rischi. Ho fatto alcuni giri di prova, ma la cosa più importante saranno le sensazioni in pista. Magari domani qualche pilota sarà più veloce, come Ogura oggi. Nel caso, sarà importante finire la gara".

Questa moto ti può aiutare molto anche in termini di mentalità, nel renderti le cose più facili?
"L'ho detto molte volte, quando si ha la velocità sembra che tu sia il miglior stratega, il più pronto, che tu abbia una mentalità diversa, ma semplicemente è una questione di velocità. Ci sono delle volte in cui possono esserci dei piloti più veloci di altri, e bisogna essere al limite per seguirli. Al momento mi sto trovando bene sulla moto, ma sopratutto sto cercando di non esagerare. Mi sto anche legando bene al team, che è importante, capiscono ciò di cui ho bisogno per essere veloce e questo è un punto chiave, ma dobbiamo ricordarci che siamo soltanto alla prima gara".

Si è parlato molto anche di quanto tu ti sia trovato in sintonia con Dall'Igna. Avere il suo supporto è un aiuto ulteriore.
"Dall'Igna e Ducati hanno avuto fiducia in me, ora ciò che posso fare è dare il massimo ed essere professionale nel box ed in pista. Cercherò di ottenere il massimo sempre, ci saranno volte in cui ci riuscirò ed in altre no, però ripeto è soltanto il primo weekend di gara".

Rispetto ai test sei migliorato anche nelle partenze.
"La moto ora è leggermente diversa, sul posteriore è più bassa in confronto a quella dello scorso anno. Abbiamo anche lavorato sull'elettronica ed ora abbiamo trovato un'ottima base. Domani proveremo a ripeterci, ad oggi le cose più importanti sono le qualifiche e le partenze".

Cosa ne pensi dell'iniziare la stagione su di un circuito in cui si sono appena svolti dei test?
"Iniziare su un circuito in cui si sono svolti i test significa più difficoltà nei sorpassi, e si riesce meno a fare la differenza perchè tutti hanno già una buona base. Stamattina ho provato a migliorare la nostra base ma siamo tornati sui nostri passi. Bisogna però anche capire i costi, perchè per un team satellite è un grande aiuto".

Hai usato anche una nuova aerodinamica sulla seduta, cosa fa?
"Non lo so - ammette lo spagnolo - l'ho messa stamattina e non abbiamo ancora una vera comparativa. Mi hanno chiesto se volevo usarla e ho accettato".

Nella tua carriera sei passato dalla 125 alla moto2 alla MotoGP. Perchè è così difficile il passaggio tra la prima e la seconda per un pilota?
"Dalla 125 alla Moto2 fu il passaggio più difficile, principalmente perchè si passava dal due tempi al quattro. Ma anche il peso era molto diverso. E' vero che dalla Moto2 alla MotoGP lo è ancora di più, ma l'equilibrio della moto è diverso e lo senti di meno. Il peso della Moto2 lo sentivo più che in MotoGP. Quindi il passaggio dalla 125 è stato più difficile per quel motivo".

Questo è davvero il miglior pilota sulla miglior moto nel miglior team?
"Il mio team lo è, la moto anche. Sul pilota te lo dirò a Novembre. E' la realtà, il campionato è ancora lungo, tutto può cambiare tra una gara e l'altra, o da un giorno all'altro. Domani mi aspetto un Pecco competitivo, è un pilota forte nella domenica di gara e lo ha dimostrato lo scorso anno, quindi domattina cercheremo di essere competitivi. Mi ha sorpreso il ritmo di Alex perchè il terzo era più distante, quindi credo che Alex sarà un candidato alla vittoria domani".

Photo © @PierLucaBrunetti

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