Settimo al traguardo della prima Sprint Race della stagione Fabio Quartararo si è definito nel complesso soddisfatto nonostante anche questo sabato non siano mancati i consueti problemi che impediscono ai piloti Yamaha di esprimersi come vorrebbero.
“In termini di posizione è quella che mi aspettavo, in quanto il nostro passo era tra il settimo e il nono, al contrario, sul fronte delle sensazioni, non credevo fossero così negative. La pressione della gomma anteriore era molto alta e non mi ha permesso di spingere. Da metà gara ho sofferto molto, non riuscivo nemmeno a guidare. Spero domani di essere in grado di stare più vicino agli altri. Da inizio fine settimana sto lottando con gli pneumatici, per cui non posso attaccare o trovare aderenza. Si tratta di una problematica che si trascina dai test. Non riusciamo a frenare la moto con il posteriore e in accelerazione è ancora peggio”, la sua disamina.
Chiamato a giudicare l’ottima prestazione di Miller nelle qualifiche, El Diablo ha poi scherzato: “E’ stato più bravo di me a sconnettere il cervello. Era dietro a Bagnaia e ha sfruttato un po’ la sua scia, ma credo che in curva 4 abbia davvero spento il cervello. Alla fine il tempo lo si ricava da quella sezione e lui si è dimostrato velocissimo. Sono contento di averlo in squadra perché è capace di spingere la moto oltre il limite. Personalmente preferisco segnare il tempo da solo, ma a volte stare in scia è utile. Qui non mi sono mai sentito a mio agio con le coperture e non vedo l’ora di tornare alla vecchia carcassa . Lo stile di Jack? Frena forte come me. Non c’è grande differenza”.
Tornando con la mente allo scorso ottobre quando la MotoGP si era fermata sul circuito di Buriram il transalpino ha detto: “Nella Sprint avevo faticato meno in termini di passo, ma anche il ritmo di chi era davanti era migliore, tanto che negli ultimi giri avevano tenuto l’1’29”6, mentre oggi andavano sull’129”9”.
Solamente 17esimo il compagno di box Alex Rins è apparso deluso, ma non scoraggiato. “Non era il risultato che speravo e per cui avevamo lavorato – si è trovato ad ammettere - In qualifica non sono riuscito a fare il giro. Per quanto concerne la corsa sono partito bene, salvo un po’ di caos alla prima tornata compreso il rischio di essere buttato giù. Quello che mi ha dato più fastidio, è che non riuscivo a stare con Oliveira inizialmente, forse per via del serbatoio pieno. Nelle ultime quattro/cinque stavo rimontando e girando sull’1’31”4 quando Miguel che ha la mia stessa moto andava sull’132”0 o sull’1’31”9”.
“Dobbiamo capire il motivo per cui non è possibile tenere un buon ritmo a gomma nuova. Non riesco a frenare e rallentare la moto, di conseguenza la trazione diminuisce e si va sempre larghi . Rispetto all’anno scorso il posteriore sta più attaccato al suolo, però la frenata non è ancora ottimale – ha proseguito – Qui sto faticando molto, di conseguenza cercherò di cambiare qualcosa per domani. Il quarto crono di Miller in qualifica? Lui è stato veloce dalla curva 1 alla 3 grazie alla scia, ma si è distinto soprattutto alla 4 e alla 7. Il resto abbiamo affrontato alla stessa maniera. Non so se sia perché è stato aiutato da chi era davanti, ma si è dimostrato più competitivo”.
Anche un episodio avvenuto durante le battute conclusive del Q1 non l’ha agevolato. “Il team ha compiuto un errore. Non ha verificato con IRTA il trasponder, per cui se avessi segnato il tempo per entrare nel Q2, me l’avrebbero cancellato”.
Infine un’annotazione sulle criticità incontrate da Ducati e Bagnaia soprattutto, a serbatoio pieno. “E’ una difficoltà che colpisce anche la M1 pure sulla lunga distanza. Deve essere una questione di assetto”, ha chiosato.
foto credit: Pierluca Brunetti