Sapete perché stipulare un’assicurazione per auto è obbligatorio per legge fin dal 1969? La ragione è molto semplice: con l'avvento della società di massa i rischi della circolazione su strada sono diventati concreti e considerevoli. Lo conferma il calo dei sinistri durante il periodo della pandemia, a fronte di un aumento degno di nota alla ripresa della normalità.
Ma quali sono le cause più comuni per cui tende a verificarsi un incidente? Ce ne sono diverse e conoscerle si rivela essenziale per prevenire tale situazione.
Distrazione alla guida: la nemica numero uno degli automobilisti
La distrazione alla guida è un fattore che non andrebbe mai sottovalutato quando si è al volante. Non a caso il Codice della Strada punisce severamente chi adopera in modo improprio il cellulare e gli altri dispositivi digitali, considerati al primo posto tra i deterrenti per l'attenzione.
Un altro elemento da non prendere alla leggera sono le cosiddette distrazioni cognitive, che subentrano ad esempio quando si porta il pensiero a qualcosa di diverso da quello che avviene quando si conduce il proprio veicolo. Occorre poi aggiungere i fattori di matrice visiva e manuale: si va dal fatto di non avere una presa salda del volante fino al distoglimento dello sguardo. Tutte situazioni da evitare il più possibile.
Eccesso di velocità: più prudenza, meno sinistri
L'eccesso di velocità rappresenta uno dei comportamenti più pericolosi quando si viaggia su strada, non solo per chi ha macchine poco potenti e con performance inferiori. Spesso, infatti, è più portato a infrangere tali limiti chi è in possesso di un veicolo che denota standard elevati.
La prudenza si rivela in ogni caso la soluzione migliore, ricordandosi che i limiti da rispettare sono stati stabiliti da tecnici qualificati in base a elementi di cui magari non siamo a conoscenza, ma che incidono notevolmente.
Distanza di sicurezza, spesso sottovalutata
Una delle prime cose che spiegano gli insegnanti di scuola guida è il rispetto della distanza di sicurezza. Come mai è così importante? Perché permette di risolvere alcune imperfezioni che può capitare di commettere mentre si è al volante.
Facciamo due esempi. Il primo interessa l'entrata in autostrada: lasciando un margine di due macchine davanti a sé si riesce ad avere una visuale più completa.
Il secondo vede al centro la partenza in salita: affidandosi al medesimo parametro si avrà modo di non spaventarsi qualora la propria auto slittasse leggermente all'indietro oppure accadesse la stessa cosa a chi è davanti a noi.
Rispetto (e conoscenza) dei segnali stradali
La conoscenza dei segnali stradali si apprende in occasione del conseguimento della patente. Eppure, se non si coltiva, è facile dimenticare quanto studiato.
Un ripasso ogni tanto non guasta mai e può essere fatto concedendosi una lezione con un istruttore qualificato, così da capire l'evoluzione del proprio stile alla guida nel tempo e apportare le modifiche funzionali a un miglioramento.
Manovre “audaci”: meglio evitare
Secondo quanto reso noto dalle statistiche, gli italiani tendono a commettere diverse manovre irregolari: retromarcia, inversione, attraversamento della carreggiata, mancata precedenza al pedone/agli altri veicoli, sosta laddove non consentito, ecc. ecc.
Niente di più pericoloso dal momento che si tratta di una delle principali cause di sinistro stradale nonché tra quelle più soggette a sanzione insieme all'eccesso di velocità. L'audacia, in questo caso, andrebbe sempre messa da parte.