English
Italiano
Questo fine settimana sul tracciato di Buriram, in Thailandia, darà ufficialmente inizio al 2025 di Franco Morbidelli. Un momento tanto atteso dal pilota italo-brasiliano, impaziente di tornare in sella alla sua Desmosedici GP24, in questa sua prima stagione con i colori del team Pertamina Enduro VR46. La chiusura di un cerchio per Franco, pronto a tornare in pista per confermare anche in gara le buone sensazioni riscontrate nei test di due settimane fa e migliorare i risultati raggiunti nel Round thailandese dello scorso anno. Nel quale aveva ottenuto un sesto posto nella Sprint e un ritiro nel Gran Premio.
“Quest’anno sarà diverso dal precedente? Spero di sì. Quest’anno è sicuramente iniziato in maniera molto diversa rispetto all’anno scorso. Ho avuto la possibilità di fare dei test, di avere un programma di lavoro fluido e di completare tutto ciò che avevamo in mente. Abbiamo spuntato ogni casella. L’inizio è stato diverso, vedremo come evolverà la situazione”, ha commentato Morbidelli nel consueto incontro del giovedì con i giornalisti.
Sebbene il precampionato sia stato molto positivo, l’alfiere VR46 non vuole cominciare a porsi degli obiettivi per la stagione in termini di risultati. Preferendo adottare un approccio gara per gara.
“Sarò contento con il massimo che possiamo fare: se in un fine settimana il nostro massimo è la terza posizione, sarò contento di quella. Se sarà la prima, sarò contento della prima. Ci penseremo gara per gara, giorno per giorno - ha detto Franky - Sappiamo che il potenziale è piuttosto elevato, perché nei test siamo stati abbastanza veloci in tutte le giornate, ma dobbiamo vedere e verificare giorno per giorno nei fine settimana di gara”.
Morbidelli ha dimostrato durante i test di aver fatto dei grossi progressi rispetto al 2024, in questo suo secondo anno in sella alla GP24.
“La mia moto è sempre la stessa. Mi trovo bene e abbiamo una base piuttosto solida - ha spiegato - Sono stato tre decimi più veloce a Sepang e mezzo secondo più rapido qui nei test rispetto al mio giro più veloce in gara. Quindi direi che siamo migliorati rispetto alle prestazioni dello scorso anno. Al momento, la differenza è questa: tre decimi a Sepang e mezzo secondo qui. Vedremo nel fine settimana. Penso di essere migliorato in curva, perché in rettilineo la moto è uguale a prima. Quindi, non posso inventarmi nulla”.
Parlando più nel dettaglio dei progressi compiuti e di come li abbia ottenuti, il 30enne ha aggiunto: “In alcune curve sono migliorato in frenata, in altre a centro curva, è difficile individuare un’area specifica. Ma di sicuro non è il rettilineo. Cosa abbiamo cambiato? Abbiamo modificato un po’ il mio assetto di base, rendendolo un po’ più confortevole. Mi sento un po’ più a mio agio sulla moto e questo mi permette di essere un po’ più veloce”.
Dopo aver fatto parte dell’Aacademy di Valentino Rossi per tanti anni, questo fine settimana il Morbido affronterà la sua prima gara da portacolori della squadra del nove volte iridato.
“Sento come se fosse un momento speciale che si sta per chiudere. Ho avuto un percorso un po’ diverso rispetto agli altri piloti dell’Academy. Adesso sto correndo per la squadra di Vale ed è perfetto: è una combinazione perfetta, il momento perfetto per me, perché mi sento forte, mi sento maturo e ho un anno di esperienza su questa moto - ha commentato - Non ho avuto problemi quest’inverno e non ne ho avuti da parecchio tempo. Mi sento pronto per iniziare la stagione nel migliore dei modi. In più, questo è il primo anno in cui la squadra è seguita direttamente dalla Ducati e ha un trattamento ufficiale. Sono tutti moto gasati per questo e per alcuni cambiamenti che sono avvenuti nel team. Sono tutti contenti di portare i colori di Valentino Rossi. La moto è bellissima e siamo tutti molto contenti, carichi e pronti per iniziare la stagione”.
Ripensando al singolare percorso che lo ha portato in MotoGP, Franco ha aggiunto: “Ci sono stati altri piloti che sono arrivati dal mondo della Superbike, ma non dalla Superstock come ho fatto io. Diciamo che ho un po’ tracciato la strada e ne sono felice. Ho realizzato grandi cose provenendo da quel mondo: sono diventato Campione del Mondo della Moto2 e Vice-Campione del Mondo in MotoGP; ho lottato per il campionato, per le vittorie, la prima fila e per grandi risultati. Ho corso per un team ufficiale. Ho fatto grandi cose e spero di averne ancora molte da fare, ma è sicuramente qualcosa di cui essere orgogliosi. Non è un percorso normale e non è facile venire da quel mondo ed essere performanti in un breve lasso di tempo, come bisogna fare qui. Ma devo dire che il gruppo che ho alle spalle, Valentino e i ragazzi della VR46 Academy, sono stati fondamentali per i risultati che ho ottenuto partendo da dove arrivavo”.
Oltre ad essere approdato in una nuova squadra e a vestire dei nuovi colori, Morbidelli quest’anno avrà l’occasione di lavorare con l’esperto Matteo Flamigni. Il suo terzo capotecnico in tre anni.
“Cambiare capotecnico una volta all’anno è senza dubbio un cambiamento al quale bisogna adattarsi e che va compreso nel modo più rapido possibile. È sicuramente un’incognita in più. Però mi sono trovato molto bene con Matteo fin dall’inizio, anche perché lo conosco da quando ero un ragazzino e l’ho sempre ammirato. Sono sempre stato un suo fan, perché ha sempre fatto parte della squadra di Vale e quindi, per me, era come un supereroe - ha ammesso - È una grande fortuna avere la possibilità di lavorare con lui. Nel corso della mia carriera, ho sempre avuto la fortuna di lavorare con grandi capotecnici. Non proprio tutti, ma la maggior parte. Sono stato molto fortunato sotto questo aspetto e credo che questa sia un’altra di quelle occasioni”.
