Dopo mesi di test, di dichiarazioni e di aspettative altissime, domani mattina il Marc Marquez 'tutto in rosso' avrà il suo primo assaggio del campionato 2025, che lo vedrà nuovamente in pista in un team factory, il team Ducati, al fianco di Bagnaia. Tutti i tasselli del puzzle sono ora al loro posto, e lo spagnolo inizia a sentire le proverbiali farfalle nello stomaco, anche se le suddette farfalle si stanno rapidamente trasformando in un fuoco che, ammetterà ai giornalisti, lo scorso anno non sentiva di avere.
Marc Marquez, che dal suo lontano esordio in MotoGP nel 2013 ha vissuto anni di successi ma anche di difficoltà, pregusta ora la sfida che lo vedrà impegnato in primis col suo compagno si squadra, il primo dei suoi rivali, ma senza però dimenticare gli altri possibili protagonisti del motomondiale. Il titolo è alla sua portata, lo spagnolo lo sa bene, ma soltanto il lungo campionato con le sue 44 gare potrà dirci come andrà a finire, anche se i pronostici, anche stando ai risultati dei test, lo danno tra gli assoluti favoriti.
"La prima gara della stagione è sempre speciale, è un tipo diverso di farfalle nello stomaco - esordisce Marc Marquez - ma quest'anno è bello perchè l'anno scorso non avvertivo lo stesso fuoco nello stomaco. So che quest'anno sono nel posto giusto, o almeno lo penso, ho la moto ed il team giusti per poter lottare di nuovo per il campionato, e ci proverò".
Poco meno di due settimane fa avete avuto modo di mettervi alla prova nei test. Come hai trascorso la tua preparazione invernale che ti ha portato sino a qui?
"L'inverno è stato positivo, sin da Barcellona quando ho provato la moto e all'interno del box mi sono sentito bene, e col passare dei giorni le sensazioni sono migliorate ancora. La Thailandia è un circuito che mi piace, non è il mio preferito ma mi piace. Anche in Malesia ho avuto delle ottime sensazioni, ma i test sono i test, le gare sono le gare. Penso che io e Pecco abbiamo fatto un ottimo lavoro durante i test, ora abbiamo una buona base, bilanciata, secondo me la miglior moto per lottare per il campionato".
Quando pensi che vedremo una differenza significativa tra le vostre e le altre Ducati durante la stagione?
"Per quel che ho capito, senza entrare troppo nei dettagli, la differenza al momento è poca, e mano e mano verranno introdotti nuove componenti. Quando si parte da una base così buona ogni cambiamento va affrontato con grande cautela per non perdere la direzione giusta".
Nei test sei stato il più veloce ed hai fatto una ottima simulazione di gara.
"Come ho già detto, le gare sono le gare, e l'esperienza mi dice che a volte i risultati possono cambiare. E' chiaro che uno dei piloti che cercherò di battere sarà Pecco, il mio compagno di squadra, perchè negli ultimi quattro anni la sua carriera è stata incredibile. Allo stesso tempo per me nel box Ducati sto vivendo un'esperienza diversa, per molti anni quando ero in Honda avevo uno status in quel garage ed ho sempre difeso quella posizione, l'ho fatto quando arrivarono Jorge Lorenzo, Joan Mir e Pol Espargarò. Ora la situazione è diversa, Pecco ha molta esperienza e posso imparare molte cose da lui, cercherò di vedere come lavora nel garage e allo stesso tempo di essere veloce in pista".
Molti si aspettano un duello sul podio tra te e il tuo compagno di squadra in questa stagione.
"Spero di condividere molti podi con pecco, perchè l'obiettivo a fine stagione è di riportare indietro il titolo. Se questo andrà al 63 rosso o al 93 rosso poi si vedrà, siamo in MotoGP, tutti i piloti sono veloci ed aspettarsi di vederci primo e secondo in tutte le gare significa non conoscere la MotoGP. Penso che ci saranno molte lotte tra diversi piloti, le condizioni saranno sempre diverse in ogni gara, ma secondo me Pecco resta il favorito perchè riflette i risultati delle scorse stagioni".
Quest'anno vedremo il miglior pilota nel miglior team con la miglior moto? Le aspettative sono altissime.
"Si le aspettative sono alte, molte persone in Spagna sperano molto, sicuramente questa è la moto migliore nel team migliore, ma per il pilota migliore dovremo aspettare a fine stagione per saperlo".
Al di là della sfida tra voi due, chi altri vedi tra i possibili rivali?
"Tutti gli altri piloti Ducati possono vincere, perchè partiremo con una base simile, anche se con alcune differenze. Gli ingegneri si sono già messi al lavoro e partiremo con alcune migliorie. Non possiamo però dimenticarci di Acosta, mi piacerebbe poter fare il nome anche di Martin, e poi ovviamente ci sarà anche Bezzecchi. La costanza sarà la chiave, in una singola gara molti piloti possono essere veloci o vincere".
Hai avuto molti compagni di squadra in passato, ma con Bagnaia sembra che vi siate trovati sempre d'accordo.
"Abbiamo stili di guida simili, e tempi simili, così anche sui commenti ci siamo trovati d'accordo. Lo scorso anno mi è capitato qualcosa di simile con mio fratello in Gresini, ma non in maniera così esatta".
Sei approdato in MotoGP nel 2013, rispetto a quegli anni come paragoneresti questo inizio di stagione?
"Mi sento pronto per lottare per il campionato, che sarà lungo. Nel 2013 non mi sentivo pronto, e negli anni a seguire pensavo di esserlo ma poi non puoi mai sapere, quindi vediamo cosa succederà. Sicuramente la prestazione è stata molto positiva, d'ora in poi sono curioso di vedere come ci adatteremo nei vari circuiti".
Dal 2013 hai battuto molti record. Tra due gare sarai alla pari col record di vittorie di Angel Nieto, sarebbe un bel traguardo.
"Non lo sapevo - ammette lo spagnolo - spero di raggiungere quel numero, anche se spero anche di vincerne più di due - scherza - anche in passato quando ho battuto record ed ho avvicinato il mio nome a quello di altri grandi, è sempre un piacere e mi sento fortunato ad essere inserito tra quei nomi".
L'assenza del campione in carica Martin peserà su questo inizio di stagione. Quanto è difficile allenarsi durante la pausa col rischio di commettere un errore che può costare caro?
"Ciò che è successo a Martin sfortunatamente fa parte di questo sport, ma capisco la sua situazione. Essere un campione del mondo ti da una motivazione extra, e a volte non vedi i limiti. Questa mattina gli ho scritto e seguendo ciò che sentivo gli ho detto: "Rispetta il tuo corpo". Perchè io non ho rispettato il mio in passato. "Se perdi 3-4-5-6 gare non è niente". E' giovane ed ha molto talento ed una bella carriera davanti. Aspetterò che torni per difendere il numero 1 in pista".
Chi vincerà il titolo quest'anno?
"Potrebbe vincere un Marquez, ce ne sono due quindi le chances raddoppiano", scherza infine lo spagnolo.