Nel venerdì di Buriram si accenderanno per la prima volta i motori sul campionato MotoGP 2025. Dopo settimane intense di sviluppo i piloti verranno chiamati nuovamente a lavorare e perfezionarsi con un solo obiettivo: le gare. Tra questi ci sarà anche Fabio Di Giannantonio, di ritorno da un brutto infortunio alla clavicola procuratosi proprio durante la prima giornata di test durante una impennata finita male.
Per il pilota romano in forze alla VR46, che sarà in pista a soli diciassette giorni dall'operazione alla clavicola ( la seconda in pochi mesi dopo l'infortunio alla spalla) la prima in Thailandia sarà una sorta di salto nel buio. Non solo in termini di sviluppo, ma anche fisicamente, non avendo avuto alcun modo di girare dopo il suo infortunio. La Ducati su cui salirà in sella sarà la terza factory bike in griglia, ma il romano dovrà affidarsi, perlomeno per la prima gara, al lavoro svolto da Bagnaia e Marc Marquez. Sull'affidabilità del proprio mezzo chiaramente non ha dubbi, mentre dal punto di vista fisico soltanto le prime sessioni di libere daranno un quadro più completo sulle reali condizioni del pilota.
La motivazione però non manca, spesso si dice che i piloti di MotoGP non sono umani, guidano mezzi al limite sul filo dei centesimi e molti di loro possono vantare più di una cicatrice. Come quella vistosa che spicca da sotto la maglietta di Fabio, che col sorriso mostra poi ai giornalisti alcune immagini dell'operazione alla clavicola, e che mettono davvero in prospettiva quei 'soli' diciassette giorni. Sulle aspettative quindi prevale il realismo, lo spirito agonistico è intatto, il corpo lo è meno, come quella spalla "allo 0%". La priorità quindi sarà constatare le proprie condizioni fisiche in gara e ritrovare quelle sensazioni che solo la MotoGP può dare.
"Sto bene, sono motivato, arrivo a questa prima gara più allenato e non vedo l'ora di tornare a girare in pista - racconta Fabio - ma la spalla sinistra non è al 100% anzi, direi che è l'unica parte del corpo allo 0% di condizione fisica perchè ha subito lo stop invernale della prima operazione e dopo c'è stato anche il secondo infortunio ai test. Questo weekend quindi sarà il mio primo vero contatto con la moto, in cui avrò modo di fare un po' di giri, non ho avuto alcuna occasione di girare da dopo l'operazione per velocizzare il processo di guarigione".
Fabio torna poi sul suo incidente avvenuto durante i test.
"Siamo stati sfortunati, ho avuto un problema tecnico, un comportamento inaspettato della moto dovuto ad alcune prove che stavamo facendo sui freni. E' stato un mix di cause, la linea è sottile tra l'essere un grande ed uno stupido. E' successo durante un'impennata, e quando sono tornato a terra la ruota davanti era bloccata e sono scivolato. Sono passato per stupido e mi sono fatto anche male, abbiamo perso tanti giorni di test ed è stato un peccato perchè Ducati ha fatto uno sforzo incredibile questo inverno per affrontare i test nel modo migliore, e abbiamo buttato via questa chance. Ora sono motivato, su ciò che è successo ci abbiamo messo una pietra sopra, e abbiamo lavorato molto di precisione con la spalla per tornare in sesto il prima possibile. Prendo l'occasione per ringraziare il team che da subito mi ha supportato analizzando nel dettaglio cosa è successo".
In tua assenza, Ducati ha optato per la GP24, come hai accolto questa notizia? L'ultima moto con cui avevi girato in Malesia era l'ultima specifica 2025.
"Si, ho girato con l'ultima specifica ai test, e qui affronterò la gara con l'ultima specifica per la stagione, che sarà leggermente diversa da quella che ho provato in precedenza. Chiaramente in questo momento non avrò molta influenza decisionale in merito .Sicuramente durante i test si provano molte cose, e penso che sia Bagnaia che Marquez abbiano scelto il pacchetto migliore. Ho corso per tre anni con una moto più vecchia lottando con le moto più avanzate, quest'anno avrò il pacchetto factory e sono convinto che Ducati ci abbia consegnato nel box il pacchetto migliore che hanno a disposizione per affrontare la stagione, è lo stesso pacchetto di Pecco e Marc, quindi sono contento di questa opportunità".
Fisicamente ti senti pronto per affrontare la gara?
"Sono fiducioso - prosegue il romano - sarò in moto a 17 giorni dall'operazione, è una buona finestra di tempo per ricominciare, anche se mi mancherà della forza al braccio sinistro, ma non sono preoccupato. Stasera mi sottoporrò ad un ulteriore controllo medico, e domani metterò alla prova la spalla per la prima volta in moto. Da un lato siamo fortunati perchè ci sono molte curve a destra, quindi userò molto il braccio destro per frenare. La sfortuna però è che la posizione in moto sarà tale che stresserà la spalla, purtroppo nell'infortunio ho rotto la clavicola in un punto rognoso ed ho un po' di fastidio. Quindi mi sento pronto e voglio cercare di dare il massimo, ma senza pressioni particolari".
Non essendoti potuto neanche allenare per non stressare la spalla, sembra che dovrai affidarti alla speranza.
"Non si tratta di speranza, per un recupero completo da una frattura occorrono sei settimane, e ne sono passate molte di meno. La dinamica dell'infortunio stesso non mi ha permesso di allenarmi per permettere il recupero post-operatorio, non è fare 20 o 30 flessioni che ti prepara o ti rende più forte per affrontare le gare. Serve una preparazione di 1 o 2 mesi, allenarsi tre giorni a quel punto è quasi inutile".
Ducati ti è venuta incontro in qualche modo per aiutarti a velocizzare questo processo?
"Sia Ducati che il team hanno lavorato molto per essermi d'aiuto. Hanno studiato i dati dei piloti del team factory. Penso che arriviamo pronti nel miglior modo a nostra disposizione nonostante i pochi chilometri fatti, quindi non posso che ringraziarli".
Avendo perso diversi giorni di test, il tuo primo weekend di gara sarà particolarmente intenso.
"Essendo i punti in gara, dovremo cercare di lavorare in quella direzione ovviamente, ma più che altro sarà importante cucirmi la moto addosso e ritrovare le sensazioni della MotoGP perchè ho saltato le ultime due gare lo scorso anno, ho saltato i test e poi ho fatto un solo giorno di test, quindi ho girato veramente poco negli ultimi 3-4 mesi. Ci saranno 44 gare in questa stagione e questo weekend non dico che sarà un test ma dovrò affrontarlo con più lucidità e freddezza per tornare a essere veloce".
Quali sono le tue aspettative realistiche per questo weekend?
"Finire entrambe le gare, fare molti giri, comprendere la moto e ritrovare il mio stile di guida, nel modo in cui ho affrontato il primo giorno di test".
Nelle tue attuali condizioni, mentalmente sei pronto all'eventualità che piloti che prima avresti affrontato senza problemi potrebbero sorpassarti?
"Se avessi avuto quella mentalità, sarebbe stato meglio rimanere a casa a quel punto. Cercherò di fare del mio meglio, poi è chiaro che siamo i migliori piloti del mondo, e tra questi c'è chi arriva in condizioni fisiche migliori delle mie", conclude poi il pilota romano.