Per dare ufficialmente il via al 2025, Bagnaia e Marquez sono fianco a fianco sul palco della conferenza inaugurale e si può scommettere che divideranno quel palcoscenico molto spesso nel corso della stagione. Quando si chiede loro una previsione per il Mondiale, entrambi mettono il proprio nome come campione del mondo (Marc, in verità solo il cognome “così ho più probabilità” scherza pensando al fratello Alex). I giochi inizieranno domani.
“La pausa invernale è sempre più corta - lamenta Bagnaia con un sorriso - Partire dalla Thailandia è diverso da farlo in Qatar, ma è sempre la prima gara. Si fa la classifica foto tutti assieme sullo schieramento, è bello, ti senti diverso si ricomincia. Se sono nervoso? Ho dormito bene, quindi è tutto a posto”.
Quanto è importante per te questa stagione?
“Ogni anno è importante, è sempre importante dimostrare a me stesso quello che valgo. A volte si è detto che vincevo perché avevo la moto migliorare, il team migliore, ma io non mai ho fatto quello che ho fatto per gli altri, ma per me. So qual è il mio potenziale e a quello a cui posso ambire, farò di tutto per ottenerlo. Il 2024 è stato l’anno più importante della mia carriera a livello di risultati perché ho vinto 11 Gp, ma ho perso il titolo. Quello mi è servito e ora dovrò dimostrare di avere imparato dai miei errori”.
Ducati ha la migliore squadra di sempre con te e Marquez?
“Penso che la nostra squadra sia incredibile, negli anni è cresciuta tanto e c’è stato molto lavoro dietro per riuscire a creare questo tipo di atmosfera. Quindi rispondo si sì, perché Marc è un pilota fortissimo, è il più titolato sullo schieramento e quello che può farmi crescere di più come risultati. Cercherò anche di imparare da lui. Secondo me Ducati ha raggiunto quest’anno un picco importante”.
Purtroppo non ci sarà il campione del mondo in pista.
“Considero quello che gli è successo come una sfortuna, perché in Malesia era caduto due volte in 13 giri e poi di nuovo prima di venire qui. Forse faceva freddo ad Andorra, dove si stava allenando, e in quelle condizioni possono capitare certe cose. È stato sfortunato perché allo scafoide serve molto tempo per guarire. Gli ho scritto messaggio, gli ho detto che è peccato e gli ho mandato un grosso abbraccio. È difficile dire qualcosa in più in queste situazioni, solo di non avere fretta, perché per un altro incidente quando non è ancora in perfetta forma potrebbe rischiare la carriera. A volte è meglio aspettare”.
C’è chi dice che tu e Marquez monopolizzerete i primi due posti in ogni Gran Premio.
“Firmerei ora perché succedesse! Sarà un lotta dura, so quanto Marc sia forte in gara e bisognerà prepararsi, ma non penso che vedrete episodi come in Argentina nel 2016 (quando Dovizioso e Iannone si scontrarono, ndr). Inoltre, a volte ci sarà qualcuno più veloce di noi, bisognerà metterlo in conto”.
Pochi mesi fa avevi vinto tu a Buriram.
“Vincere è sempre la cosa migliore possibile, perciò ci proverò. Sarebbe bello continuare la striscia, ma non è obbligatorio. Lo scorso anno ho capito che a volte è meglio stare calmi e analizzare la situazione, ma se avrò la possibilità vincere ci proverò. Sarà bella battaglia”.
Le strategie e i giochi psicologici tra te e Marquez inizieranno subito?
“Non c’è nessun accordo fra noi due, ma siamo a inizio stagione e non è un segreto che entrambi vogliamo vincere titolo. Siamo qui per quello ed è anche l’ambizione del nostro team. Penso lotteremo uno contro l’altro tante volte durante l’anno e non penso che inizieremo qui con le strategie. Bisogna ancora migliorare la moto, conoscerla meglio, anche se la base è quella della GP24 ogni anno può sempre cambiare qualcosa. Non voglio che i nostri avversari chiudano il gap e quindi lavoreremo insieme, poi in gara vincerà il migliore”.
Chi potrebbe inserirsi nella lotta?
“Guardando i tempi dei test, qui l’Aprilia con Bezzecchi è forte, come anche gli altri piloti Ducati, sia Alex Maquez che Morbidelli erano stati competitivi. È difficile dire ora chi possa essere il più grande rivale per il campionato, ma penso che per prima gara tutti piloti Ducati, più Bezzecchi e Acostam potranno lottare per la vittoria”.
Sei soddisfatto di come è andato l’inverno?
“È stato intenso, con tanto lavoro da fare e tante parti da provare, anche perché era importantissimo scegliere il motore che useremo per due stagioni. Non abbiamo voluto prendere grossi rischi, il nuovo motore funzionava bene ma gli mancava qualcosa in frenata, così abbiamo deciso di continuare con quello 2024 che è straordinario e ha ancora margine di miglioramento. È stato bello lavorare con Marc e incredibile che nostri commenti fossero così simili, questo ha aiutato gli ingegneri. Io e Marquez ci siamo trovati bene anche fuori dalla pista, siamo andati a cena insieme e non abbiamo parlato solo di gare. È importante avere una buona relazione per cercare di lavorare nella direzione giusta”.
Quando avete capito che sarebbe stato meglio rimanere con lo stesso motore?
“Non abbiamo preso la decisione in Malesia, ma abbiamo iniziato a pensarci, anche perché cinque giorni di test sono pochi. Sia io sia Marc eravamo contenti del motore 2024 e penso che non ci mancherà nulla, penso sia stata la decisione giusta”.
Quando è diversa questa Ducati da quella con cui hai finito lo scorso campionato?
“La base è la stessa, ma ci sono dei dettagli diversi. Per il momento è simile, ma abbiamo un nuovo forcellone, e avremo tempo in futuro per riprovare di telaio e aerodinamica”.