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MotoGP, Hodgson: “Intelligente ingaggiare Miller, è molto bravo nei 'blind test' ”

“Quando non ti dicono cosa stai provando, lui è molto accurato. Jack è stato in Honda, Ducati e KTM, e i costruttori giapponesi hanno fatto dei passi avanti, ma non credo vinceranno una gara quest’anno. Yamaha e Honda sono sulla buona strada”

MotoGP: Hodgson: “Intelligente ingaggiare Miller, è molto bravo nei 'blind test' ”

La lunga carriera di Jack Miller in MotoGP sembrava essere sul punto di chiudersi lo scorso anno, quando KTM ha deciso di ingaggiare Enea Bastianini e Maverick Vinales e di promuovere Pedro Acosta nel team ufficiale, accanto a Brad Binder. La sorte del pilota australiano è cambiata però grazie all’accordo tra la Yamaha e il team Pramac Racing, che ha aperto le porte della squadra di Paolo Campinoti a due piloti esperti come lui e il suo attuale compagno di squadra Miguel Oliveira

Una mossa che sta dando i suoi frutti soprattutto nel caso del pilota australiano, che si è mostrato a suo agio in sella alla M1 nei test invernali a Sepang e Buriram, completati con un margine di circa mezzo secondo sul portoghese. L’esperienza e il rapido adattamento di Jack sono proprio alcuni dei fattori per cui il presentatore di TNT Sports MotoGP, Neil Hodgson, è convinto che la Yamaha e il team Pramac abbiano preso una decisione saggia mettendolo sotto contratto per il 2025

“Ovviamente amiamo tutti Jack, è il pilota di MotoGP più normale che si possa incontrare, è un vero e proprio personaggio. Sono contento per lui, perché ha molta esperienza. Devo dire che è stato un ingaggio davvero intelligente: si tratta di un pilota che è stato in Honda, Ducati e KTM, è stata l’analisi dell’ex pilota britannico riportata da Crash.net.

È uno di quei piloti che sono bravi nei ‘blind test’, in cui non ti dicono cosa è stato fatto alla moto, provano qualcosa, e quando lui torna il suo feedback è solitamente azzeccato” ha continuato Hodgson, che vede un buon futuro per Miller: “Credo che Jack andrà bene. Il bello è che ha un contratto di un anno, darà il massimo e se non sarà sufficiente non sarà amareggiato qualora non dovesse ottenere un altro contratto, perché ha avuto una buona carriera. Sono sicuro che se si chiuderà una porta in MotoGP, se ne aprirà qualcuna nel Mondiale Superbike”.

Abbastanza roseo sembra essere anche il prossimo futuro di Yamaha e Honda, che hanno dimostrato di avere compiuto grossi passi avanti in questo precampionato.

Penso che siano sulla buona strada ha detto il 51enne osservando la situazione di Honda e Yamaha: “Purtroppo, non riesco a vederle superare KTM e Aprilia ed essere in grado di lottare con le Ducati. Ma, ovviamente, i costruttori giapponesi hanno ottenuto delle agevolazioni e sembra che le abbiano sfruttate molto bene, hanno fatto entrambi dei passi avanti. Sarà interessante vedere dove riusciranno ad arrivare, ma credo che dovremo aspettare fino al 2026 prima di fare affermazioni azzardate del tipo: ‘penso che vinceranno sicuramente delle gare quest'anno’. Ovviamente può succedere di tutto, ma in un normale fine settimana asciutto, non riesco a vedere un costruttore giapponese vincere una gara. Spero di sbagliarmi”.
 

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