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MotoGP, Taramasso: "Il 2025 Della Michelin sarà all'insegna della stabilità"

"Per una maggiore sostenibilità il numero di slick è calato a 28. A Buriram tanti gli aspetti critici da affrontare come il caldo costante e il rischio pioggia. Per l'occasione adotteremo la carcassa da alte temperature"

MotoGP: Taramasso:

Il prossimo weekend la MotoGP vivrà il suo primo atto del 2025 sul circuito di Buriram e come al solito le gomme giocheranno un ruolo cruciale. Intervistato da Motorsport.com il responsabile della Michelin Piero Taramasso ha spiegato quali saranno le novità portate dal fornitore francese per la Thailandia e più in generale per il campionato.

La gamma è praticamente la stessa dell'anno scorso. Nel 2024 abbiamo introdotto delle nuove mescole che hanno funzionato bene sia a livello di grip, sia di costanza di rendimento. Infatti, praticamente su tutte le piste, sono stati battuti sia i record sul giro che quelli di durata della corsa. In virtù di questo abbiamo scelto di impostare una stagione all'insegna della stabilità – ha ammesso -  Abbiamo eliminato solamente una mescola all'anteriore e due al posteriore, ossia tre soluzioni che non avevano soddisfatto appieno sia noi che i piloti. Ora siamo scesi a 28 slick, praticamente la metà di quelle proposte nel 2018 e nel 2019”.

L’intenzione è di avere un approccio più sostenibile. “In questa maniera si fabbricano meno pneumatici, si ha una miglior rotazione degli stock e si hanno meno unità da distruggere a fine annata”, ha spiegato.

Durante i test invernali ha fatto la sua comparsa un’inedita mescola anteriore. “Si tratta di una media/hard che introdurremo nel 2026, ma abbiamo anche provato una nuova costruzione già verificata nel 2024 e ulteriormente modificata per implementarne la stabilità”, ha poi spiegato.

Nel fine settimana in arrivo non dovrebbero esserci sorprese in negativo. “Nei test i piloti hanno avuto modo di fare delle simulazioni di Sprint e di gara e quei dati ci aiuteranno. Per l’occasione useremo la carcassa da alte temperature al posteriore ed anche all'anteriore la dura avrà una costruzione più rigida. Sarà  fondamentale trovare l’assetto ideale, sia dal punto di vista della ciclistica che dell'elettronica, per sfruttare al massimo il potenziale delle gomme ed il grip, cercando anche di limitare l'usura", ha poi aggiunto.

Il meteo sarà un’incognita non indifferente. “La temperatura dell’asfalto supera i 50 gradi per buona parte della giornata, inoltre ci sono due lunghi rettilinei e staccate violenti che influenzano il calore della copertura e la mettono sotto stress. A ciò va aggiunto il costante rischio pioggia. Nel Mondiale passato la scelta principale era stata la dura davanti e la soft dietro nella Sprint, mentre nel GP si era pensato alla media salvo poi dover montare la gomma da bagnato per via del maltempo”, ha concluso.

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