Dopo aver corso in MotoGP con Suzuki, Yamaha e Aprilia, Maverick Vinales ha deciso di intraprendere una nuova sfida in questo 2025 e salire su una delle due KTM RC16 schierate dal team Tech3. Fin qui, adattarsi alla moto austriaca non è stato particolarmente semplice per il pilota spagnolo, che ha ancora tanto lavoro da fare per riuscire ad estrarre tutto il potenziale della sua nuova cavalcatura. Un processo che richiederà tempo ma che non spaventa Maverick, concentrato e motivato in vista della prima gara dell’anno e di questa nuova avventura con un marchio che conosce sin dalle sue prime stagioni nel Motomondiale.
Questa infatti non è la prima volta che si incrociano le strade della KTM e di Vinales, che proprio in sella a una moto prodotta dalla Casa di Mattighofen si era laureato Campione del Mondo della classe Moto3 nel 2013. Un periodo nel quale all’attuale 30enne non è mancato il supporto della KTM, sebbene allora corresse per una squadra privata come il team Calvo.
“Ho avuto la sensazione che KTM mi avesse dato molto supporto. Anche se c’erano squadre ufficiali, la battaglia tra di noi è stata pulita e questo mi ha permesso di diventare Campione del Mondo” ha ricordato Vinales, come riportano i nostri colleghi di Motorsport.com.
Proprio la correttezza della KTM è stata una delle ragioni che hanno spinto il Top Gun a regalare la medaglia di Campione conquistata quell’anno a Pit Beirer, direttore del Motorsport della Casa austriaca. Un bel retroscena svelato dallo stesso pilota spagnolo, parlando del legame cheche condivide con l’ex pilota tedesco.
“Ho sempre pensato che questa medaglia dovesse andare a qualcun altro, e questa persona era Pit. Così gliel’ho data. Per me è stato un onore - ha ammesso Maverick - Ricordo molto bene il momento in cui gliel'ho consegnata nel 2013 e, quando sono tornato in fabbrica, ho visto subito la medaglia nel suo ufficio. È il genere di cose che unisce le persone ed è molto importante. Il legame che ho ora con Pit è probabilmente il motivo per cui sono qui, per cui sto lavorando e cercando di costruire qualcosa di grande in questa squadra, per cui ho così tanta fiducia. Tutto sommato, il motivo per cui ho scelto KTM è perché ho fiducia e so che possiamo fare un lavoro incredibile”.
La firma con la Casa di Mattighofen ha gettato le basi di una sorta di ritorno a casa per Vinales, che si è trovato subito a suo agio all’interno del team Tech3 e della grande famiglia KTM.
“Penso che l’approccio sia stato facile. Non è la prima esperienza che ho avuto con le persone di Tech3, perché erano la squadra satellite quando ero alla Yamaha e quindi mi ha aiutato avere qualcosa da condividere. Inoltre, per me è facile perché tutti sono concentrati sul lavoro, il che è molto importante - ha affermato Maverick - Sono sempre stato in contatto con KTM e Red Bull, è un posto in cui sono stato in passato e quindi mi sembra familiare. Fin da bambino li ho visti nel motocross, nelle gare... È un dream team per me e mi sento molto bene. Quando sono a casa e indosso il cappellino, la maglietta della squadra, sento fiducia e, non so perché, ma sento un fuoco dentro di me. Come atleta e come pilota, è molto importante sentire questo legame con il marchio e con i colori che si indossano”.
Il morale di Maverick è alto, nonstante il periodo difficile che si trova a fronteggiare il costruttore austriaco. “È fantastico tornare con il marchio. So bene qual è i loro obiettivo, perché conosco il DNA KTM - ha aggiunto - So bene cosa devo fare e sono preparato per quello che mi aspetta”.