Il primo appuntamento dell’anno del Mondiale Superbike è sto nel segno di Nicolò Bulega. Velocissimo sin dai test invernali, il vice-campione del Mondo 2024 non ha fatto sconti ai suoi avversari, sbancando il tracciato di Phillip Island con un weekend pressoché perfetto.
“Poteva andare meglio perché non ho fatto il giro veloce” ha commentato scherzando il pilota emiliano, consapevole che sarebbe stato impossibile cominciare l’anno in una maniera migliore di questa: “Sì, sportivamente parlando, è probabilmente la settimana più bella della mia vita. È vero che i test non vogliono dire nulla, ma ti caricano per il fine settimana di gara. Sono arrivato qui con tanta positività, sapevo di poter fare bene e abbiamo concretizzato fino all’ultimo metro di questa settimana. Sono molto contento. Abbiamo fatto un gran lavoro, la nostra moto andava molto bene qui, ma non mi aspetto che andremo sempre così anche nelle prossime piste: arriveranno sicuramente anche delle difficoltà, ma intanto questo lo prendiamo e lo portiamo a casa”.
Il feeling tra Nicolò e la pista di Phillip Island è stato incredibile, al punto che l’alfiere Ducati non disdegnerebbe un calendario su misura.
“Ho detto anche sul podio che io vorrei correre tutte le settimane in Australia. Troppo lungo il viaggio in aereo per venire qui? Se vado così, faccio anche andata e ritorno due o tre volte, poi corro la gara, e poi faccio avanti e indietro altre due o tre volte. Oppure mi trasferisco qua!” ha detto scherzando il 25enne, visibilmente felice e soddisfatto per questo splendido fine settimana.
Tre successi che gli hanno permesso di prendere già un certo margine in classifica e di mettere già 42 lunghezze tra sé e il campione in carica, Toprak Razgatlioglu, che non ha preso nemmeno un punto nella giornata odierna.
“Cosa devo dire? Sapevo di avere tutte le carte in regola per fare un weekend come questo, ma poi farlo non è facile. In gara ci sono sempre un sacco di variabili che possono succedere - ha osservato Bulega - Stamattina, ad esempio, non mi sono nemmeno accorto quando Toprak è passato tra me e Iannone, ho visto dopo il video, ma lì è andata bene perché io sono arrivato lungo in quella curva e ho frenato un po’ più tardi. Quell’errore mi ha salvato, perché Toprak mi avrebbe preso in pieno se avessi frenato normalmente. Alla fine, ci vuole fortuna. Serve che tutto giri nel verso giusto e poi serve anche la velocità. Quella ce l’avevamo e quindi è stato un bel weekend”.
La prima tripletta in Superbike di Bulegas. “La dedico a tutte le persone che mi sono sempre state vicino nei momenti difficili” ha detto il vincitore, interrogato poi sul fatto che questo fine settimana sembrasse più tranquillo lui delle persone al suo fianco.
“Si vede che non si fidano di me! - ha commentato ridendo - Io ho un carattere chiuso, quindi magari non lo mostro nemmeno più di tanto, però ero sereno perché sapevo di essere veloce. Poi, come dicevo, nelle gare possono succedere duecentomila cose in cui tu non c’entri niente. Come è successo ieri a Iannone che non si trovava con le gomme e avuto un problema tecnico. Pensi sempre a queste cose, anche quando va tutto bene”.
Vincere a ripetizione, del resto, ha tolto un po’ di pressione dalle spalle di Nicolò. “Forse la pressione è un po’ diminuita tra una gara e l’altra, perché sapevo di avere il potenziale per ripetermi e questo mi ha permesso di essere sempre un po’ più sciolto, gara dopo gara”, ha affermato.
Pur non essendo mai in discussione, il successo in Gara 2 è comunque arrivato con un margine più ridotto rispetto a quello di Gara 1. Il pilota Ducati è infatti arrivato al cambio gomme con un vantaggio di 2 secondi, contro i 6 di sabato.
“Ieri non c’era Iannone, che è stato per tutta la settimana il pilota più vicino a me. Sapevo che con lui avrei dovuto spingere per tutta la gara, perché sapevo che aveva un ritmo migliore rispetto agli altri e che non mi avrebbe mollato. Soprattutto con gomme fresche” ha osservato Nicolò, che ha concluso spiegando perché oggi non è stato il primo a fermarsi per cambiare le coperture: “Oggi ho usato la SC1 all’anteriore, quindi volevo spezzare la gara in due manche da 10 giri. Ieri invece avevo la SC2 perché faceva molto caldo e con la gomma dura potevo fare anche qualche giro in più”.