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SBK, Petrucci: "Sarà come i rigori: Iannone vorrà bloccare Bulega e io farò lo stesso"

"Al momento Nicolò è un passo avanti, sembra che non spinga mai: ha una guida opposta a quella di Stoner. Dietro però c'è tanta ignoranza, sono convinto che Iannone non vorrà farlo andare via" 

SBK: Petrucci:

Quarto al mattino e quarto al pomeriggio. Questo il riassunto del venerdì di libere australiane di Danilo Petrucci. Uscito dai test più che soddisfatto e convinto di  aver trovato la quadra, nel primo weekend della stagione il ternano si è invece trovato a lottare con sensazioni non ottimali.

Non sono contentissimo. Mi ha dato fastidio il vento e ho notato meno grip rispetto a inizio settimana – ha affermato -  Credo che Bulega oggi abbia mostrato il suo vero passo e mi pare sia imbattibile. Personalmente ho usato una gomma sola, ma non sono venuti fuori i tempi del test. Vedremo domani. Diciamo che mi spaventa molto il vento. Essendo alto e grosso faccio resistenza. Lo patisco soprattutto all’ultima curva, in quanto fatico ad entrare e la moto rimane molto alta davanti. Ecco perché i miei riscontri sono peggiorati di tre/quattro decimi rispetto a lunedì e martedì. Comunque siamo lì. Proverò a tenere sotto controllo Nicolò, mentre mi attendo battaglia con Iannone, Bautista, Razgatlioglu e forse Lowes. Se nei test ero riuscito facilmente a girare sull’1’29” basso, in questi primi due turni non mi è stato possibile. Forse le temperature erano più basse, ma Andrea, ad esempio si è mantenuto su quei livelli. Adesso dovremo capire perché noi no”.

Come affronterai il flag to flag?
“Sarà importate capire quando fermarsi per non trovare traffico. Alla fine le gomme durano, per cui l’incognita non è tanto il momento del pit stop, ma quanta gente si trova ai box”.

L’aggressività può aiutare?
“Questa pista ha molte traiettorie, per cui, sul podio, domani e domenica, salirà chi più rischia. Al momento sulla carta Bulega è il favorito, mentre sarà bagarre tra il secondo e il sesto posto. Iannone qui di solito va bene perché è un tracciato che si addice alle sue caratteristiche. E’ un pilota coraggioso che lascia andare molto la moto e credo che vorrà stare con Nicolò. Davanti siamo tutti racchiusi in un decimo, di conseguenza conterà anche molto la tenuta della gomma anteriore, in quanto abbiamo notato che cambia parecchio a seconda di come la si usa e la si scalda. Sarà come una partita ai rigori decisa all’ultimo giro”.

La tattica sarà quella dell’attacco al via?
“Io ci proverò, ad oggi Bulega lo si può fermare al primo giro, poi non so perché ha almeno quattro/cinque decimi di vantaggio sugli altri. Credo che già il secondo giro sia troppo tardi”.

Ci sono dei tratti buoni per superare?
“E’ complicato perché freni in due punti non facili, tuttavia il tracciato si presta alle battaglie in quanto si possono incrociare le traiettorie e grazie ai curvoni si dà l’opportunità al pilota di interpretare molto, però in questo caso sarà dura essendo tutti molto vicini”.

Hai notato differenze prestazionali con gli altri?
“L’unico è Nicolò. Sembra che non spinga mai, ma poi non riesci a stargli dietro. E’ molto bello da vedere ed efficace. Ha la moto in asse e guida sempre molto pulito. Ricordo la prima volta che venni qui. Vidi Stoner sulla RCV. Non teneva mai le ruote dritte ed era sempre di traverso in frenata e in accelerazione”.

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