Nicolò Bulega non ha tradito le attese della vigilia e, dopo aver dominato i test invernali, si è confermato l’uomo da battere anche in questa prima giornata di prove del Mondiale Superbike sul tracciato di Phillip Island. Il pilota emiliano è riuscito a fronteggiare senza particolari problemi l’aumento delle temperature rispetto a inizio settimana, monopolizzando la prima posizione in entrambi i turni di Libere. Il modo migliore con cui iniziare l’anno e cominciare a gettare le basi per un fine settimana carico di soddisfazioni.
“Ho ancora un buon feeling, anche se oggi è un po’ peggiorato, perché la temperatura della pista era più elevata e quindi è stato un po’ più complicato, soprattutto all’inizio. Ho cercato di guidare come sempre, ma dopo la prima uscita ho capito che con questa temperatura dovevo cambiare il mio stile di guida. L’ho fatto dopo essere rientrato ai box e aver apportato qualche modifica alla moto e ha funzionato. È andata bene” ha raccontato Nicolò a fine giornata, spiegando come le temperature più elevate registrate quest’oggi abbiano cambiato la situazione rispetto ai test: “Non saprei dire quanto cambia effettivamente con meno grip, ma il fatto è che con meno aderenza ho dovuto cambiare il mio stile di guida e cercare di rialzare prima la moto, per sfruttare l’accelerazione e lo pneumatico a moto più dritta. Poiché avevo molto pattinamento, soprattutto in piega. Questo sarà un aspetto in più da capire”.
Questo inizio sfavillante non può che dare una spinta in più all’alfiere Aruba.it Racing, perfettamente consapevole delle sue possibilità di vittoria.
“Ho un buon pacchetto e ho avuto delle buone sensazioni in moto fino a questo momento e so di avere una possibilità concreta di provare a vincere, ma le gare sono sempre diverse dalle prove libere. Soprattutto qui, dove c’è anche questo stupido flag-to-flag, che sarà una cosa in più a cui prestare attenzione - ha osservato Bulegas smorzando un po’ gli entusiasmi - Non c’è niente di certo nella vita. Quindi, staremo a vedere”.
Parlando del flag-to-flag, il vantaggio del 25enne potrebbe ampliarsi o ridursi con una gara spezzata in due?
“Non lo so, so soltanto che non mi piace. È uguale per tutti: ogni pilota e ogni squadra devono essere perfetti, perché ogni errore può essere cruciale” ha risposto, prima di spiegare perché non apprezza particolarmente l’idea di doversi fermare a metà gara per cambiare le gomme: “Non mi piace soprattutto su questa pista, perché la corsia dei box è molto stretta ed essendo io sulla sinistra del mio box mi trovo nella posizione peggiore, dato che devo fare un’ampia curva all’interno della corsia box, con tanti meccanici vicino a me. Così è pericoloso per me e per loro. Ci sono tante ragioni per cui il flag-to-flag non mi piace”.
Il problema potrebbe essere aggirabile chiedendo al team di non far rientrare entrambi i suoi piloti in contemporanea?
“Dobbiamo ancora parlarne, perché è una cosa ancora da verificare. Però se io e Alvaro volessimo rientrare nello stesso momento, per me sarebbe sicuramente peggio, perché per me è certamente più facile commettere errori” ha risposto Nicolò, che si è poi espresso sulle motivazioni con cui Gregorio Lavilla ha spiegato perché non è stato possibile fare marcia indietro sul flag-to-flag.
“È vero che nessuno ha fatto 20 giri di fila, perché abbiamo fatto degli stop. Però ci sono state piste dove eravamo messi peggio con le gomme - ha commentato - Quindi, quello che non capisco è: perché farlo qui? Se abbiamo il flag-to-flag qui, dovremmo averlo anche a Most, a Donington, a Barcellona e in altre cinque piste”.
Il ducatista ha poi fornito la sua opinione sulla posizione che potrebbe occupare Razgatlioglu in gara, alla luce di quanto visto in questo venerdì e negli ultimi test.
“Non saprei. È difficile dire in quale posizione possa essere Toprak, perché io sono forse un po’ più avanti, ma poi ci sono tanti piloti molto vicini - ha affermato - Di sicuro, come dicevo, le gare sono sempre diverse: Toprak è molto bravo a sorpassare e a restare in lotta. Quindi, può stare davanti anche se adesso non è particolarmente veloce, perché non ha un buon feeling con la sua moto”.
Restando in ottica la gara, Bulega ha parlato delle sue possibilità di andare in fuga.
“Mi piacerebbe. Diciamo che fino adesso sto andando molto bene: ho un buon feeling con la moto e posso spingere subito dal primo giro e questa è una cosa che ogni tanto sono riuscito a fare anche l’anno scorso. È una risposta scontata, ma diciamo che preferirei andare via e togliermi un po’ di problemi da dietro - ha concluso - Guardando com’è andata oggi, penso sia fattibile. Ma domani la temperatura sarà molto diversa. Bisognerà vedere se il mio vantaggio rimarrà lo stesso o se gli altri riusciranno ad avvicinarsi con il caldo”.