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SBK, Bulega sotto fuoco amico: ecco cosa ci hanno detto i test di Phillip Island

LA VERITA’ O QUASI DEI CRONOLOGICI -   Nicolò è il grande favorito in Australia, ma Iannone preferisce nascondere il punto con Bautista e Petrucci vere insidie. E poi c’è Toprak, che resta nell’ombra: è tutta pretattica o no?

SBK: Bulega sotto fuoco amico: ecco cosa ci hanno detto i test di Phillip Island

Finalmente ci siamo! I test di Phillip Island sono andati in archivio e adesso non resta che godersi il primo round del Mondiale, in programma nel weekend. Ovviamente non manca la curiosità per scoprire quelli che saranno i valori in campo, soprattutto dopo l’ultima uscita di due giorni fa.

La domanda sorge quindi spontanea: cosa ci hanno detto i cronologici e i rispettivi passi gara?

La prima cosa che balza all’occhio è che Nicolò Bulega sembra essere a tutti gli effetti l’avversario da battere. Il portacolori Aruba si è infatti rivelato imprendibile sul giro secco, grazie al crono di 1’28”680.  Come se non bastasse, è stato molto efficace anche sul passo gara, riuscendo a rimanere con costanza sull’1’29” basso (1’29”3), a tal punto da andare in sole tre occasioni sopra l’1’29”6.

Il segnale sembra essere quindi incoraggiante in vista di una Gara 1 e Gara 2 caratterizzata dal flag to flag.

Ovviamente la concorrenza è in agguato e i principali rivali di Nicolò hanno la sua stessa moto. È il caso di Andrea Iannone, che si candida come diretto rivale del portacolori Aruba. Al momento The Maniac non ha ancora utilizzato la gomma da qualifica, di conseguenza dovremo aspettare il weekend per capire il suo reale potenziale sul giro secco. A questo si aggiunge il fatto che il pilota Go Eleven ha lavorato con uscite brevi di 4-5 giri. In quelle uscite però, il suo ritmo era molto vicino a quello di Bulega, attestandosi sull’1’29”4-1’29”5.

Iannone preferisce rimanere cauto, senza sbilanciarsi nelle dichiarazioni, ma ai numeri non si sfugge e la tabella dei tempi lo indica tra i principali avversari di Nicolò.

Tra questi c’è anche Alvaro Bautista, che come ha dichiarato nella giornata di lunedì sta recuperando quella fiducia che aveva due anni fa in Australia con la V4. Rispetto al suo compagno di squadra però, il numero 19 vede il proprio rendimento andare sopra l’1’29”5, attestandosi sull’1’29”6. Un discorso che per certi versi accomuna anche Danilo Petrucci, il cui passo sembra essere di circa un decimino più lento rispetto a quello del pilota iberico di Casa Aruba.

Infine vietato scordarsi di Toprak, reduce da un test che lo ha visto vittima di un violento highside tanto da fargli perdere tutto il turno del lunedì mattina. Nella giornata di martedì il portacolori BMW ha centellinato le energie, mostrando un ritmo sopra l’1’29”5, ovvero leggermente più lento rispetto a quello di Bulega.

Occhio però a quello che è il suo best, ovvero 1’29”247, realizzato negli ultimi minuti del martedì pomeriggio quando la pista non era in condizioni ottimali. Questo potrebbe essere il campanello d’allarme per la concorrenza, che fa presagire al fatto che il campione in carica abbia del margine in tasca, che ancora non ha mostrato.

La verità la sapremo soltanto a partire da venerdì, quando i piloti saranno tutti chiamati a mostrare il punto. Per ora non resta che affidarci ai cronologici, che ci hanno detto tutto o quasi con Bulega favorito circondato da tre Ducati e l’insidia turca BMW che porta il nome di Toprak. 

E le Bimota? Per Alex Lowes Phillip Island sembra essere la pista magica, visti i risultati conseguiti negli ultimi anni. Nei test il pilota della KB998 ha mostrato un passo sull’1’29” alto, quasi ad andare sull’1’30”. Difficile, secondo i cronologici, vederlo insidiare Bulega.

Chissà, magari pure lui si è voluto nascondere.

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