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SBK, Locatelli: "Con Rea sarebbe stato più semplice. Ora devo migliorare me stesso"

"Non so quando Yamaha porterà l'aggiornamenti, ma spero presto per fare un ulteriore passo avanti. Qui in Australia sono un po' in difficoltà, le nuove Pirelli hanno cambiato tutto" 

SBK: Locatelli:

Andrea Locatelli ha chiuso la due giorni di test sul circuito di Phillip Island in sesta posizione, ma soprattutto con la consapevolezza di essere diventato il riferimento di Yamaha per lo sviluppo in avvicinamento all’avvio di Mondiale a seguito dell’incidente occorso a Rea che, chiaramente, ha stravolto i piani del costruttore giapponese. Un po’ come in MotoGP è accaduto con Aprilia e Jorge Martin.

Onestamente sono un po’ più in difficoltà rispetto al 2024 – confessa il pilota lombardo a caldo -  Non mi sento a mio agio forse perché non abbiamo potuto guidare molto durante l’inverno. Per me questo è il problema principale. Anche la pista è diversa: essendo appena stata riasfaltata, lo scorso anno il livello di grip era maggiore, per cui in termini di tempi sul giro si è perso qualcosa anche nei punti dove eravamo particolarmente competitivi. Non va poi tralasciato che Pirelli ha portato delle gomme totalmente diverse, per cui nel complesso le sensazioni sono differenti. Io cercherò comunque di fare il massimo e sempre con spirito positivo”.

Yamaha sostiene di essere al momento impegnata a migliorare la moto sotto ogni punto di vista. Hai notato effettivamente un passo avanti?
“E’ difficile da dire perché con i nuovi pneumatici la prestazione complessiva è cambiata, tuttavia quello che abbiamo provato finora ha funzionato. Credo potremo farci che un’idea più realistica dopo qualche gara avendo corso in condizioni diverse. Solo allora potremo capire se siamo messi meglio o peggio rispetto al 2024. Sicuramente ci manca qualcosa, ma stiamo lavorando come sempre e imparando, per cui mi auguro si riesca a progredire un po’ già per il weekend. Ripeto, vanno considerate sia le Pirelli nuove, sia le condizioni del tracciato che qui cambiano rapidamente. In linea di massima pecchiamo ancora in velocità, ma siamo a buon punto, di conseguenza sono convinto che nel fine settimana riusciremo ad ottimizzare il tutto come l’anno scorso”.

Hai in mente una classifica delle Case per l'appuntamento australiano?
“No e non è una cosa a cui penso perché nei weekend di gara può succedere di tutto, specialmente qui che ci sarà il flag-to-flag e il pit stop potrebbe essere una variabile. Detto ciò, è evidente chi è davanti come al solito, il resto è un’incognita”.

Rea è già uscito di scena e gli altri piloti Yamaha non si stanno dimostrando competitivi. Come ti trovi a portare avanti il lavoro in solitudine?
E’ un peccato che Johnny non potrà esserci visto che nei precedenti test aveva dato prova di essere più in forma rispetto alla stagione passata. Ovviamente in due si poteva far crescere la moto più rapidamente, ma lui non c’è e io dovrò provarci da solo,  lavorare su me stesso e tirare fuori il meglio da ciò che abbiamo a disposizione. In merito agli altri portacolori del marchio non ho gli strumenti per esprimermi. Io stesso, se dodici mesi fa mi sentivo al 100%, adesso sono all’80%, ma forse è perché durante la pausa abbiamo girato poco e a Jerez e Portimao abbiamo incontrato condizioni particolari. Probabilmente ho bisogno di accumulare chilometri e stare in gruppo. Sulla performance complessiva, invece, è complicato dare un giudizio, in quanto le Pirelli sono diverse da quelle dell’anno scorso e il circuito è cambiato. In particolare ora l’aderenza è al 90% per cui bisogna lavorare per trovare la quadra sia all’anteriore, sia al posteriore”.

Yamaha ha confermato che per l’occasione non ci sarà un’evoluzione del motore come ci si auspicava e che questa potrebbe arrivare a marzo. Tu che supporto stai chiedendo al costruttore?
“Nulla e tutto. Per me però è importante migliorarci rispetto a quello che abbiamo. Quando arriverà il nuovo pacchetto o da cosa sarà caratterizzato non lo so, per cui non posso sbilanciarmi. Mi auguro solo che arrivi il prima possibile e che ci consenta di fare un ulteriore passo avanti”.

 

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