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SBK, Caricasulo: “Hanno detto che la pista era pulita, invece c’era olio”

“Sono rientrato dopo la bandiera rossa per l’olio di Farioli e ho fatto un highside a 170 km/h. Il casco mi ha salvato, l’urto è stato impressionante. Serve maggiore sicurezza"

SBK: Caricasulo: “Hanno detto che la pista era pulita, invece c’era olio”

I test di Phillip Island sono andati nel peggiore dei modi per Federico Caricasulo. Nella giornata di ieri il pilota MV Agusta è infatti finito a terra, a causa di un highside, riportando la frattura del polso oltre a divere contusioni sul corpo.

Quest’oggi il romagnolo è tornato in circuito, in attesa di rientrare a casa e sottoporsi ad intervento chirurgico. Sta di fatto che il portacolori MV Agusta ci ha spiegato l’accaduto: “Farioli ha perso olio all’ultima curva e tre piloti sono caduti – ha esordito –  la direzione gara ha quindi esposto la bandiera rossa per ripristinare le normali condizioni. Una volta tolta, ci hanno assicurato che l’asfalto era a posto. Il fatto è che non lo era, perché c'era ancora olio. Al secondo giro sono quindi volato in aria a 170 km/h, facendo un brutto highside”.

L’amarezza da parte sua è grande: “Dispiace davvero tanto, dato che non ci voleva. Ora sto aspettando di rientrare a casa, sperando di operarmi al polso prima del weekend. Questo è il mio casco Caberg, che ha retto, dato che l’urto è stato impressionante. Penso però si debba fare qualcosa in più in termini di sicurezza, perché così non basta”

A Federico auguriamo il meglio per il suo percorso di recupero, in attesa di rivederlo nuovamente in pista.  

  

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