Quattro sessioni di test, da due ore ciascuna, ripartite in due giorni: sarà questo il tempo che i piloti del Mondiale Superbike avranno a disposizione lunedì 17 e martedì 18 febbraio a Phillip Island, per mettere a punto le loro moto in vista della prima gara della stagione. Un banco di prova a cui gran parte dello schieramento arriverà con ben pochi chilometri alle spalle, dopo tutto il tempo perso a causa della pioggia che ha scombinato il programma dei test a Jerez e a Portimao.
Come da tradizione, le condizioni meteorologiche saranno una delle grandi incognite anche in Australia, dove al cielo nuvoloso e alla temperatura massima di circa 17-19° C attesi nelle due giornate di collaudi, sembra faranno seguito un caldo sabato, con una massima oltre i 30° C, e una piovosa domenica. Nonostante le bizze del meteo, quelle nello stato di Victoria saranno comunque due giornate importanti non soltanto per lavorare sull’assetto, ma anche per dedicarsi alle ultime rifiniture e a perfezionare il cambio gomme in vista del pit-stop obbligatorio che contraddistinguerà anche quest’anno le due gare lunghe del Round inaugurale della stagione.
Un appuntamento che non coglierà certamente impreparati Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega, che paiono già avere la situazione sotto controllo. Il campione turco non sembra infatti aver risentito del fatto di dover rinunciare ai test in Andalusia per recuperare dalla frattura all’indice della mano destra riportata a gennaio in allenamento, e dell’impossibilità di utilizzare il telaio implementato con le Superconcessioni. Ed è pronto per rivestire un ruolo da assoluto protagonista, già a partire da queste ultime due giornate di collaudi.
La stessa parte che punta a recitare anche il pilota Ducati, giunto in Australia con molta meno pressione rispetto allo scorso anno, tanta consapevolezza in più, e il desiderio di affinare un feeling con la Panigale V4R già praticamente perfetto. Una situazione diametralmente opposta a quella del suo compagno di squadra Alvaro Bautista, per il quale sarà cruciale iniziare a ritrovare un po’ di fiducia in sella alla Rossa, su una pista amica come quella australiana.
Restando in Casa Ducati, occhi puntati anche su Andrea Iannone, chiamato a lottare con costanza per le prime posizioni in questo suo secondo anno nella categoria, e su Danilo Petrucci, vincitore del titolo di miglior pilota Indipendente nel 2024. Senza dimenticare Scott Redding, che in questa stagione fa il suo ritorno su una Panigale dopo 3 anni d’assenza, Sam Lowes, e i due debuttanti Yari Montella e Ryan Vickers.
Alla luce degli incoraggianti segnali mostrati nei primi test, a Phillip Island si attendono conferme dalle Bimota KB998 di Axel Bassani e Alex Lowes. Così come dalla Kawasaki di Garrett Gerloff e dalle Yamaha di Jonathan Rea e Remy Gardner. Mentre Andrea Locatelli continuerà a lavorare sull’assetto della sua R1, saranno invece da verificare le condizioni fisiche di Dominique Aegerter, operato a inizio mese per rimuovere dalla spalla la placca in metallo inserita in seguito all’incidente rimediato nell’agosto del 2024 in allenamento, e del rookie Motoxracing Bahattin Sofuoglu, che sembra aver riportato la frattura della clavicola nella seconda giornata di test in Portogallo.
Dopo i buoni progressi mostrati nel corso dell’inverno, Xavi Vierge e Iker Lecuona continueranno invece a lavorare sul loro adattamento alle sospensioni Öhlins e sulla messa a punto della Honda CBR1000RR-R, con l’obiettivo di fare ulteriori passi avanti in vista dell’avvio di campionato.