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MotoGP, Pablo Nieto: "La scelta Ducati per il motore 2024 aiuterà Morbidelli"

VIDEO -"La GP24 e la GP25 sono molto simili questo aumenta le possibilità di Franco per questa stagione. La Ducati è ancora la moto di riferimento in MotoGP e dovremo sfruttare questo punto di forza"

MotoGP, Pablo Nieto: "La scelta Ducati per il motore 2024 aiuterà Morbidelli"
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Per il team VR46 questi test invernali hanno avuto due facce: una luminosa con le belle prestazioni del nuovo arrivato Franco Morbidelli, l'altra più scura con l'infortunio di Fabio Di Giannantonio caduto al termine della prima giornata di prove in Malesia e costretto a tornare in Italia per operarsi alla spalla. A fare il punto della situazione è il team manager Pablo Nieto.

Pablo, ai test non c'è Fabio Di Giannantonio infortunatosi agli scorsi test, ma Franco Morbidelli sta lavorando bene.
"Si, questi due giorni di test che abbiamo fatto sono importanti - esordisce Nieto - stiamo cominciando a lavorare in ottica gara. Secondo me stiamo facendo dei buoni test, Franco lo scorso anno nelle ultime 5-6 gare è stato molto competitivo lottando nella top 6, era in un momento positivo nonostante dall'altro lato del box ci fosse un pilota che si stava giocando il mondiale. Avere la stessa moto quest'anno è un fatto positivo con tutto ciò che comporta, e potrebbe darci un vantaggio a inizio stagione".

Che pilota hai trovato in Morbidelli, venendo lui da un stagione difficile iniziata con un infortunio grave.
"Iniziare un campionato in quel modo, senza conoscere né moto né la squadra è difficile, ed oggi in MotoGP perdere dei test e degli allenamenti così determinante può essere un problema. Come pilota lo conosciamo bene, fa parte dell'academy, sappiamo come lavora e vediamo il suo potenziale. Dei ragazzi dell'academy è quello con cui ho lavorato meno, quindi abbiamo iniziato a Barcellona. Sono felice di lavorare con lui, è una persona fantastica al di là della competitività che sta dimostrando in questi giorni".

I piloti Ducati factory hanno optato per il motore della GP24. Questa scelta può favorire Franco?
"Nulla è ancora confermato, però si, se la GP24 e la GP25 fossero molto simili questo aumenta le chance di Franco per questa stagione. La Ducati è ancora la moto di riferimento in MotoGP e dovremo sfruttare questo punto di forza".

Da quest'anno il team VR46 è diventato il team satellite di riferimento Ducati con una moto factory a Di Giannantonio. Cosa è cambiato nel team?
"Abbiamo fatto un cambiamento a 360 gradi, può non sembrare ma essere un factory supported team fa la differenza. Non siamo più un team satellite ma un team factory, perchè il supporto è cambiato. Abbiamo quattro ingegneri di Ducati a nostra disposizione, è un mondo diverso e per noi è una sfida nuova, una pressione nuova, che però ci piace ed è bello averla".

Fabio Di Giannantonio è assente per l'infortunio, ti girano le scatole?
"Molto, perchè sapevamo di poter fare molto bene con lui. Nel primo giorno di test in Malesia, dopo tre mesi che non saliva in moto è subito stato molto competitivo. Purtroppo c'è stato l'infortunio, ma lui ha una grandissima carica e voglia di tornare, l'abbiamo dovuto fermare perchè voleva essere qui ai test. Pensiamo che sia più importante che lui arrivi in forma per la prima gara. Sappiamo che non arriverà al 100% quindi per lui sarà una sorta di test invernale".

Valentino cosa vi ha chiesto prima dell'inizio di questa stagione?
"Ci ha chiesto ciò che chiediamo tutti: innanzitutto di divertirci, perchè se lo facciamo significa che stiamo facendo bene. Abbiamo tutto il necessario per fare bene, una moto competitiva, degli ottimi sponsor, il supporto di Ducati e di Valentino, ed ovviamente dei piloti competitivi. Tutte queste cose mi fanno pensare che quest'anno abbiamo il potenziale di fare qualcosa di importante".

Lo scorso anno Bezzecchi ha avuto difficoltà, ma avevi predetto che Bezzecchi sarebbe andato in un team ufficiale in pochi anni ed è successo.
"Purtroppo in questo sport capita di avere dei momenti difficili, però quello che Marco ha fatto vedere nel suo primo anno in MotoGP sono in pochi ad averlo fatto, quelli che hanno fatto la differenza, e secondo me lui può essere uno di quelli. Lo stiamo vedendo anche in questi giorni sull'Aprilia, e sono felice per lui. Lo scorso anno è stato complicato, sopratutto arrivando da un ottimo anno come il suo 2023, ma migliorare era difficile ed il gap tra la GP23 e la GP24 era consistente. Di lui mi ha sempre colpito il talento, andare in moto come fa lui lo fa sembrare facile".

Cosa pensi di Marc Marquez nel team ufficiale?
"Lo conosco dall'esterno non avendoci mai lavorato. Sappiamo che è un pilota davvero forte, quest'anno sarà uno di quei piloti da tenere come punto di riferimento, perchè sarà uno di quelli che si giocherà il mondiale".

Tu gestisci due piloti nel team VR46, come si gestisce un team con Bagnaia e Marc Marquez?
"Non mi piacerebbe essere nei panni di Tardozzi,  ma mi piacerebbe essere in quella situazione, perchè puoi giocartela con entrambi i piloti. E' chiaro che è difficile mantenere un ottimo rapporto quando ti stai giocando qualcosa di importante come un mondiale di MotoGP. Adesso tra loro due c'è quel rapporto di confidenza che è normale a inizio stagione, ma se i due si giocheranno il mondiale in questo campionato penso che il rapporto non sarà più così sereno, come è storicamente già successo. Magari avessi lo stesso problema tra Franco e Diggia. E' questione di capire come gestire questa problematica nel miglior modo possibile".

Fabio Di Giannantonio ha ottenuto dei buoni risultati dopo aver rischiato di lasciare la MotoGP. Pensi che potrà seguire lo stesso percorso di Bezzecchi o ci vorrà più tempo?
"Credo che Fabio abbia un grande potenziale, con lui ancora ci manca giocarci qualcosa di importante, ha ottenuto dei risultati ed ora ha più esperienza sulla MotoGP che è importante. Sopratutto ha molta voglia e fame e questo è importante e positivo, ma va gestito perchè può portarti a fare degli errori, ed è su questo che noi lavoriamo".

Chi sono i vostri rivali in pista, le Ducati di Gresini o puntate al team factory?
"Difficile dirlo, a inizio anno ti poni degli obiettivi ma poi a fine anno inizi a pensare che quello che non è sufficiente. Ovviamente tutte le Ducati saranno nostre rivali, Alex Marquez ha tanta esperienza, è campione del mondo e sa cosa deve fare. Lo stesso vale per il team ufficiale, con due piloti di riferimento della MotoGP come Pecco e Marc. Secondo me dobbiamo stare lì senza fare rumore, possiamo divertirci e cercare di essere protagonisti ogni domenica di gara".

Siete un team che ha aiutato molti piloti a crescere, come Bezzecchi ora in Aprilia o Marini ora in Honda. Nel futuro continuerete con questa filosofia dedicandovi ai giovani o vi aprirete a qualcosa di diverso?
"Questo progetto è nato per quello, portare ragazzi giovani italiani dai campionati italiani e spagnoli e Moto 3 e portarli in MotoGP. Noi fino ad ora in questo siamo riusciti, anche con Pecco e  con Morbidelli, e questo ci rende felici. Aprire la porta a qualcosa di diverso? Perchè no, anche se non è ancora il momento. Dobbiamo vedere anno per anno cosa succederà, chiudersi però sarebbe un errore, credo bisogna rimanere con la mente aperta al riguardo".

C'è un pilota che ti intriga e con cui ti piacerebbe lavorare in futuro?
"Migno! Ma lo abbiamo già con noi anche se in veste diversa. E' difficile, ci sono molti giovani che stanno arrivando. Pensare già adesso ad un pilota che potrebbe arrivare in futuro non ha senso, perchè credo che oggi dobbiamo dare il 100% per quelli che abbiamo, così facendo potremmo stare diversi anni assieme. Ci sono diversi piloti interessanti tra gli spagnoli, ovviamente c'è Acosta, ma anche Lopez e Alonso dalla Moto 2 ma non siamo ancora in quel momento".

In futuro ci potrebbe essere l'eventualità di un Acosta in Ducati, che potrebbe venire da voi.
"Questa domanda dovresti farla più a Dall'Igna che a me! - scherza il team manager - ma ora è prematuro, penso onestamente che coi due piloti che abbiamo possiamo fare davvero molto bene".

Hai lavorato con Pecco e l'hai visto diventare campione, che consiglio gli daresti?
"Deve continuare così. Il suo punto di forza è quanto crede in se stesso, è ciò che fa fare la differenza ad un pilota. Bisogna avere la mentalità di essere il miglior pilota della MotoGP, poi come per tutti possono esserci momenti positivi e negativi. Secondo me quest'anno potrà giocarsela".

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