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MotoGP, Dubbi e certezze di Aldeguer e Ogura: la parola ai debuttanti

Fermin: "ho parlato di tutto con Marc Marquez, ma poi bisogna mettere in pratica i consigli". Ogura: "in MotoGP è più facile tenere un buon ritmo che fare un time attack"

MotoGP: Dubbi e certezze di Aldeguer e Ogura: la parola ai debuttanti

Il testa a testa tra Aldeguer e Ogura è già iniziato nei test invernali: a Sepang ad avere la meglio era stato lo spagnolo della Ducati, a Buriram il giapponese dell’Aprilia. Per Fermin e Ai l’apprendistato è finito e tra poco bisognerà fare sul serio, con la prima gara dell’anno in Thailandia. Entrambi non hanno sfigurato nella prima presa di contatto sulla MotoGP.

Penso di essere più o meno pronto perché ho fatto tanti giri a Sepang e anche a Buriram, dove correremo la prima gara - il bilancio del pilota del team Gresini - Le sensazioni in Thailandia sono state diverse e devo continuare a lavorare. Penso di essere preparato fisicamente, ma è tutto nuovo per me e magari a fine gara avrò delle sorprese. Non devo pensare a queste cose, ma alle mie sensazioni in sella, al lavoro da fare”. 

Ducati ha puntato su Aldeguer e vuole ripagare la fiducia, naturalmente la prima sfida è quella di battere gli altri esordienti. “Il mio obiettivo è essere il migliore debuttante dell’anno - non si nasconde Aldeguer - Ogura è andato forte e anche Chantra, ma a Buriram Ai ha fatto la differenza. Per il momento penso solo a me stesso e vedremo durante la stagione il mio livello”.

Naturalmente Fermin ha chiesto consigli ha chi ha più esperienza di lui e nessuno è meglio di Marquez. “Ho parlato con Marc di tutto, dallo stile di guida alle gomme. Possiamo parlare, ma alla fine devo mettere in pratica quello che ci siamo detti in pista”.

Adattarsi alle Michelin è il primo scoglio da superare.

Ho lavorato bene con le gomme, qui sono diverse da quelle di Sepang, ma giro dopo giro ho capito come si comportano - spiega - Devo continuare ad adattarmi, ma ci sto riuscendo. Quando metti gli pneumatici nuovi sembra di guidare una moto diversa, posso frenare molto forte, ma devo ancora capire come sfruttare il posteriore per il time attack, quando ci riuscirò potrò fare un grande passo in avanti”.

Anche Ogura ha più o meno gli stessi dubbi e le stesse certezze.  “Sono contento delle mie prestazioni. Per me l’Aprilia è una moto facile per un debuttante, almeno per quanto mi riguarda” il suo giudizio. Il giapponese ha lavorato con metodo e senza fretta, come si addice a un esordiente. A valutare i suoi sforzi sarà il GP di Thailandia.

“Fare giri con il proprio passo è più semplice che fare un time attack, è lì che avevo faticato a Sepang - ammette Ai - Però in Thailandia ho abbattuto quel muro e sono riuscito a trovare qualche decimo in più, è la strada da seguire. Ho lavorato sulla frenata e si sono iniziati a vedere i risultati. Qui ho fatto una simulazione di Sprint, a Sepang sulla distanza di gara e non avevo avuto problemi. Dopo il primo GP potrò capire meglio le mie prestazioni”.

Anche per lui le nuove gomme sono state un’area su cui concentrarsi.

Sembra andare tutto bene con le Michelin. Ho migliorato la mia frenata a moto dritta, ho più fiducia nella gomma anteriore e i tempi arrivano più facilmente. Mi sto adattando lentamente, ma bene - afferma - Rispetto alla Moto2, gli pneumatici sono più duri, quindi danno maggiore stabilità ma danno meno informazioni alla guida”.

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