Tu sei qui

MotoGP, Ciabatti: "Nessuna scintilla fra Marquez e Bagnaia? e' normale nello sviluppo"

"Me lo auguravo perché voglio il  bene di Ducati, ma sono due professionisti. Nel 2024 Ducati ha vinto 19 gare 20, per tutti avere cinque Case competitive sarebbe meglio. Personalmente non sono nostalgico, il mio nuovo obiettivo è portare il marchio a dominare nel cross"  

MotoGP: Ciabatti:

Il suo terreno di lavoro è ormai lo sterrato essendo stato nominato da Ducati  responsabile delle corse off-road per il marchio,tuttavia Paolo Ciabatti un occhio alla MotoGP, sua casa per moltissimo tempo, lo continua a dare, specialmente in questo 2025 che si attende succulento quanto pepato per una coabitazione nel box Lenovo di due pezzi da novanta come Marquez e Bagnaia.

Alla luce di una competitività finora irraggiungibile per la concorrenza, con un dream team del genere una sconfitta sembra impossibile. “Lo  scorso anno abbiamo vinto 19 gare su 20 con l’unica eccezione di quella di Austin andata a Vinales su Aprilia, quindi con un minimo di presunzione abbiamo dimostrato di avere la moto di riferimento. Adesso sarà interessante capire le dinamiche interne alla squadra considerato che ci sono due piloti molto veloci e motivati a vincere il campionato del mondo – ha dichiarato il manager in esclusiva a GPOne -  Pecco ci è andato vicino lo scorso anno e adesso vorrà riprendesi il numero 1, allo stesso modo Marc nel 2024 ha provato che con Ducati può essere di nuovo competitivo e pure lui vorrà imporsi. Credo  sarà una stagione molto interessante per gli spettatori e per i promoter, perché avere due piloti del genere nello stesso team non potrà che suscitare curiosità”.

Molti si aspettavano problemi di convivenza sin da subito, ma per adesso l’armonia pare regnare sovrana. “Me lo auguravo perché voglio il  bene di Ducati. E’ comunque abbastanza normale andare d’accordo in un momento di sviluppo e di scelta della configurazione della moto da utilizzare. Non va dimenticato, ad esempio, che il motore che verrà congelato per il 2025 sarà utilizzato anche nel 2026. E’ chiaro che poi le cose cambieranno, ma parliamo di due professionisti e sono convinto che manterranno il livello di correttezza che ci si attende da due campioni", ha affermato.

In certi casi è meglio guardare da spettatori che dover gestire eventuali conflitti. “Personalmente sono contentissimo di quanto ottenuto nei miei 11 anni nel box MotoGP. Avevo l’obiettivo di un Mondiale in dopo averne conquistati 6 in SBK. Non arrivava mai, perché abbiamo chiuso in 2° posizione nel 2017, nel 2018, nel 2019 e nel 2021. Sembrava la maledizione del secondo posto. In seguito abbiamo vinto nel 2022 e già questo mi bastava, ma ce l’abbiamo fatta di nuovo nel 2023, quindi credo sia stato il momento migliore per voltare pagina e affrontare un’altra sfida professionale che mi entusiasma e data la mia età che sarà probabilmente l’ultima. Ci terrei molto a far vincere la Casa  anche nel cross, ha sottolineato.

Gli avversari si sono avvicinati durante l’inverno, specialmente Yamaha. “Ho seguito un po’ i test, ma ero impegnato con la MXGP per cui non ho dedicato tanto tempo. Ho visto però che la Yamaha ha cominciato forte con Quartararo, rimasto lui stesso incredulo della prestazione di Sepang. Va detto, però che quella è una pista particolare e anche noi in passato siamo andati inizialmente bene, ma poi abbiamo avuto delle sorprese non proprio positive nelle corse successive, ad esempio nel 2017 e nel 2018. Va anche evidenziato che Massimo Bartolini ha lavorato per noi ed è un ingegnere molto valido, per cui non mi sorprende che dopo un anno di collaborazione su un progetto già definito sia riuscito assieme al resto del gruppo tecnico ad apportare delle modifiche che hanno dato dei frutti”, il suo parere.

Corse avvincenti significano anche tanto pubblico sugli spalti e davanti alla tv. “Per il campionato avere 5 costruttori competitivi sarebbe positivo, è chiaro che noi siamo ben contenti di aver raggiunto dopo tanta fatica e lavoro un livello come quello recentemente dimostrato, specialmente nel 2024. Ciò detto dal punto di vista sportivo un po’ di battaglia extra darebbe maggior valore ai nostri risultati. Lo scorso anno in una Sprint Race abbiamo avuto otto Desmosedici ai primi 8 posti. Un po’ di pluralismo farebbe bene. Il regolamento attuale sta aiutando Yamaha e Honda a chiudere il gap, per cui, a mio avviso un Mondiale più equilibrato in cui Ducati possa uscire comunque vincitrice sarebbe ottimo”, ha concluso.

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy