Marc Marquez ha concluso la fine dei suoi test pre-stagionali a Buriram mettendo la firma sul miglior crono della seconda giornata in 1'28''855, a poco più di un decimo e mezzo dal record della pista di Bagnaia, inseguito dal fratello Alex sulla GP24 a poco meno di due decimi. "I test sono test" ci terrà a sottolineare lo spagnolo ai giornalisti poco dopo, anche se tutti gli indizi portano ad un Marquez competitivo sin dalle prime battute di campionato. Lo stesso Bagnaia è convinto di come il compagno di box sia il pilota che arriverà più preparato a questo inizio di stagione, complici anche i diversi infortuni tra alcuni suoi potenziali rivali come quello di Martin o Di Giannantonio.
Anche la scelta di Ducati di fare un passo indietro e ripercorrere la strada già tracciata del motore 2024 potrebbe potenzialmente portare ad un inizio di stagione più combattuto, con le altre GP24 di Alex Marquez e Morbidelli, che stanno già dimostrando di essere pronti a dare battaglia. I test però sono pur sempre dei test dicevamo, e Marc Marquez preferisce mantenere un approccio cauto sulle proprie previsioni: sogna di giocarsi il titolo è chiaro, ma la stagione è lunga e i fattori da considerare sono comunque molti.
Quando hai realizzato che il motore della GP24 fosse l'opzione migliore?
"Dall'inizio per me si trattava di due moto diverse ma nuove - esordisce lo spagnolo - L'equilibrio della 24 era già ottimo, ma abbiamo comunque lavorato sulla 25 per bilanciare le sue debolezze ed i suoi punti di forza, perchè ne aveva ed erano importanti. Ma poi provando la moto su tre tracciati diversi abbiamo realizzato qualcosa e Ducati ha preso la decisione più sicura di utilizzare la base 24 introducendo però delle cose che abbiamo già portato qui ai test. La moto funziona bene e non c'era motivo di assumersi un rischio nell'omologazione di un motore che non conoscevamo appieno per i prossimi due anni".
Quanto alla carena?
"Dobbiamo ancora ragionarci sopra, perchè l'aerodinamica della 25 è molto competitiva ma cambia gli equilibri della moto, quindi dobbiamo capire come performa nelle curve veloci e lente, ed in base ai tracciati della prima parte di stagione prenderemo una decisione su ciò che ci darà il vantaggio maggiore".
Oggi hai fatto una simulazione di gara mantenendo un passo incredibile sotto l'1'31'', nessuno è stato così veloce.
"Credo che oggi nessuno abbia lavorato sulla gara lunga, ma era uno dei miei obiettivi. So che è noioso stare lì per 23 giri ma oggi la motivazione me l'ha data mio fratello perchè è stato veloce, anche se oggi ha avuto un piccolo problema. Non siamo stati proprio assieme ma abbiamo potuto farlo facendo delle comparazioni perchè è stato veloce. Avevo una lunga lista di dettagli tecnici da analizzare ed ho raggiunto tutti gli obiettivi, sono pronto per iniziare la stagione".
Come ti stai trovando a lavorare con Rigamonti?
"Il rapporto è migliorato molto in questi vari test, ma sopratutto qui è dove abbiamo veramente iniziato a lavorare assieme più a fondo sui dettagli del setup. Quest'inverno ha studiato molto sui miei dati dello scorso anno per capire il mio stile di guida e di cosa ho bisogno e su cosa posso migliorare. Ho un nuovo gruppo ma cerco di rendere facile il lavoro a tutti e con lui sto creando un rapporto speciale. Mi piace molto il suo metodo di lavoro, è molto organizzato e preciso su ciò che dobbiamo fare, sono contento".
Oggi a inizio giornata hai avuto dei problemi in frenata, ma dopo esserti confrontato con Rigamonti e con Dall'Igna si è risolto e hai segnato il tuo giro veloce.
"Si, ho fatto tardi il mio giro veloce perchè dovevamo provare ancora alcune parti. Nei test bisogna adattarsi alle condizioni ed ai bisogni del team".
Pensi di essere il favorito nella prima gara della stagione?
"No - sentenzia però lo spagnolo - per me il favorito resta Pecco, ed io sono secondo dietro di lui. Ha vinto titoli e lottato nelle prime posizioni nei primi quattro anni. I test sono comunque dei test, e questo campionato sarà molto combattuto. Onestamente mi sono trovato meglio nei test in Malesia che qui, bisogna cercare di essere forte nei tuoi punti deboli, non nei tuoi punti di forza. Quante volte nel prestagione un pilota è superveloce e poi... in un weekend di gara cambiano molte cose e può succedere di tutto quindi ci vuole prudenza. Dobbiamo trovare una buona base, e ce l'abbiamo, ma da lì dobbiamo costruire il resto. Penso anche a Martin, non è qui a causa del suo infortunio, e quando non vedi il nome in classifica si tende a dimenticarsene, ma come ha dimostrato Bezzecchi anche l'Aprilia è molto competitiva".
Quali sono le tue aspettative per questa stagione, chi vedi tra i tuoi rivali principali?
"Spero di poter lottare per il titolo. Sicuramente tra i miei rivali vedo il mio compagno di box Bagnaia, e mio fratello Alex anch'esso su una Ducati. Ovviamente vedrei bene anche Acosta e Martin, è presto per fare previsioni, sarà una stagione lunga con 22 gare in MotoGP può succedere di tutto, quindi dobbiamo vedere l'evolversi delle cose, noi ci concentrerò su ciò su cui abbiamo il controllo nel nostro box, e se saremo in grado di lottare per il titolo in questa stagione dipenderà da molti fattori".