Conclusa la tre giorni di test malese aveva sostenuto che lui e la KTM fossero messi meglio di quanto il cronometro avesse reso visibile, e in Thailandia Pedro Acosta ci ha tenuto a tradurre in fatti concreti la sua lettura delle cose. Il murciano è ragazzo di parola e il quarto posto, siglato al diciottesimo passaggio della sessione mattutina, fissa così ai piani alti la migliore delle RC16 in pista.
Occorre invece scorrere con indice e occhio sino alla dodicesima piazza per rintracciare l’altro alfiere del Red Bull KTM Factory Racing, un Brad Binder mai parso in bolla durante l’inverno e anche quest’oggi lontano quasi nove decimi dalla vetta, rispetto all’acuto in 1:29:233 registrato da Acosta, distante soli 278 millesimi dal riferimento di Marc Marquez. Tuttavia, sia lo spagnolo che il sudafricano, oltre a sottolineare alcune problematiche riscontrate nel time attack, si dicono soddisfatti del lavoro svolto con il team in vista della stagione 2025 e condividono l’impressione di avere tra le mani una moto migliore rispetto a quella della stagione passata. Non un risultato scontato se pensiamo agli ultimi turbolenti mesi attraversati in quel di Mattighofen.
“Dobbiamo essere contenti - esordisce Acosta - abbiamo provato tante cose e la verità è che la moto è migliorata molto se paragonata a quella dell’anno passato. Manca ancora precisione, ma credo che quella arriverà con il tempo. Nel time attack e nella simulazione di gara abbiamo avuto dei problemi perché c’è stato qualcosa che non ha funzionato - lo spagnolo evita di specificare – ma il passo gara non è stato male. Al netto di ciò, nonostante i problemi avuti siamo stati abbastanza competitivi. È stato il mio miglior pre-campionato ed il miglior pre-campionato di KTM”.
Credi di poter migliorare ulteriormente in vista della prima gara?
“Dovremo anzitutto essere lucidi nel valutare i risultati, perché tra due settimane correremo su una pista dove abbiamo appena svolto dei test. La situazione potrebbe cambiare quando arriveremo in America”.
Con quale pneumatico ti trovi meglio?
“Difficile da dire perché uno va bene, uno va male… è un po' una lotteria”.
Rispetto al tuo giro veloce in gara nel 2024 oggi sei stato 3 decimi più rapido.
“Questa moto è migliorata, siamo più veloci, è più facile spingere, nel complesso abbiamo un mezzo più completo. Di ciò dobbiamo essere contenti, ci è mancato qualcosa nel time attack – torna a sottolineare – però è anche una moto completamente nuova, dobbiamo imparare a conoscerla, ma più o meno abbiamo una direzione chiara da seguire. In 5 giorni di test, escludendo il secondo giorno a Sepang con la caduta, siamo stati sempre competitivi”.
A cosa ambisci in questo 2025?
“Le ambizioni sono alte, non vedo l’ora di cominciare. Chiaramente nei fine settimana di gara il lavoro è diverso e bisognerà attendere almeno qualche Gran Premio per comprendere i reali valori in campo”.
Binder: "la KTM è più veloce nel giro di qualifica"
A dispetto dei risultati non eccezionali, anche Brad Binder è parso fiducioso in merito ai passi avanti fatti dalla KTM. Il tema fondamentale sarà ora quello di mettere insieme tutti i pezzi per arrivare pronti alla gara che il circuito di Buriram ospiterà fra due settimane.
“Quest’ultima giornata è stata piuttosto buona. Abbiamo provato un time attack la mattina ed un long run nel pomeriggio. Non male. Abbiamo fatto dei piccoli passi avanti rispetto all’anno scorso sicuramente. Ci serve maggiore velocità nel giro da qualifica. Nel complesso non è andata male, abbiamo trovato la strada, ora si tratta di mettere assieme tutti i pezzi per essere pronti a tornare tra 15 giorni".
Dove si può andare a snidare questa velocità che manca nel time attack?
"Pensando alla mia guida, resto qualche volta indietro in curva 4, posso fare un paio di cose lì che devo vedere bene ed arrivare più stretto sul rettilineo. Una volta che mi sentirò più comodo ci riusciremo".
Il long run invece ti ha ha soddisfatto?
“E’ stato buono, non fantastico. Ci è servito più che altro per capire quali gomme dovremo usare la prossima volta”.
Credi che la scelta di Ducati usare la moto 2024 possa essere un’opportunità per gli altri team per cercare di avvicinarsi a loro più velocemente?
“Noi dobbiamo soprattutto pensare al nostro di materiale. L’anno scorso ad un certo punto abbiamo fatto una serie di errori che non ci hanno permesso di essere più vicini a loro”.
Pensi potrete ridurre i 14 secondi di ritardo patiti nella Sprint Race disputata qui a Buriram la stagione scorsa?
“La mia idea che oggi siamo più vicini. Forse nel time attack siamo ancora un pò indietro ma nel ritmo su più giri siamo più vicini. Aspettiamo per vedere come sarà tra 10 giorni”.
Quanto ti senti pronto per la gara?
“Penso che ora siamo all’80%. L’altro 20% è nel mettere tutti i pezzi assieme e capire tutto. Nei test come oggi è difficile mettere assieme il miglior pacchetto. Adesso abbiamo l’opportunità di lavorarci e vediamo che succede”.