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SBK, Foti: “Bautista può ancora dare tanto, ma è importante che parta bene in Australia”

“È motivatissimo e con una buona partenza saprà ritrovare le sensazioni degli anni scorsi. Toprak è impeccabile, per contrastarlo non dovremo avere punti deboli. Bimota? Non mi ha sorpreso, anche loro hanno un DNA Racing”

SBK: Foti: “Bautista può ancora dare tanto, ma è importante che parta bene in Australia”

Neanche il tempo di celebrare l’inizio della nuova stagione, presentando la livrea 2025, che per il team Aruba.it Racing - Ducati è già arrivato il momento di fare le valigie e di recarsi in Australia, per concentrarsi sulle ultime rifiniture in vista del primo Round dell’anno. Un test, quello a Phillip Island. particolarmente importante dopo il piovoso inverno incontrato dai piloti della Superbike. Ma se Nicolò Bulega sembra comunque avere tutto sotto controllo, diverso è il discorso per Alvaro Bautista, ancora in cerca del giusto feeling con la sua Panigale V4R

Proprio la situazione dello spagnolo è stata una delle tematiche di cui abbiamo discusso a margine della presentazione con Serafino Foti, Team Manager della formazione ufficiale Ducati.

“Purtroppo sia a Jerez che a Portimao il meteo non ci ha aiutato, perché avevamo davvero tantissime cose da provare. Però devo dire che arriviamo un po’ tutti nelle stesse condizioni, perché ha piovuto anche per gli altri - ha osservato l’ex pilota - Ovviamente, i test che svolgeremo lunedì e martedì saranno molto importanti, perché speriamo di trovare delle buone condizioni. Poi, come sappiamo, l’Australia è sempre una gara a sé: anche in passato i veri valori li abbiamo sempre visti nelle gare europee. Noi, in ogni caso, siamo molto fiduciosi, perché abbiamo lavorato duramente quest’inverno, soprattutto per configurare la moto secondo il nuovo regolamento e la limitazione del flusso della benzina. Adesso Nicolò ha un anno in più di esperienza e potrà sicuramente migliorare ancora, mentre Alvaro è motivatissimo, altrimenti non continuerebbe a correre a quarant’anni”.

Bautista ha detto di non essere ancora riuscito a ritrovare le sensazioni che cercava. Basteranno i test in Australia per arrivare pronti alla prima gara?
“Purtroppo non siamo ancora riusciti a dargli la fiducia necessaria, ma io sono più preoccupato per il meteo che c’è stato che per il fatto che non ci riusciremo. A Phillip Island non avremo due giorni completi ma soltanto otto ore complessive, però ci proveremo. Poi, si tratta di una pista che gli è amica e forse questo lo potrà aiutare. La cosa importante è partire bene, perché credo che riuscendoci poi riuscirà a ritrovare le sensazioni. Dato che anche l’anno scorso è andato fortissimo in alcune gare come quelle di Aragon, dove aveva un feeling incredibile. Lui non si è dimenticato, ma è chiaro che dobbiamo essere noi ad aiutarlo a ritrovare quelle sensazioni che aveva nel 2022 e nel 2023”.

Se non dovesse riuscire a ritrovarle appieno, potrebbe bastare la prospettiva di scendere in campo con la nuova Ducati bibraccio a convincerlo a continuare per un altro anno?
“Conoscendolo, lui corre perché si diverte e per performare, e secondo me sarebbe lui stesso a dire basta se non dovesse avere le prestazioni. Però non credo accadrà, perché Alvaro può ancora dare tanto. Sembra un ragazzino anche se ha 40 anni. Io spero di continuare con lui, ma giustamente vedremo come andranno le prime 3 o 4 gare, e poi sarà lui il primo a decidere il suo futuro”. 

Parlando della limitazione del flusso di carburante, le moto che dovrebbero risentirne di più sono quelle che dispongono di un alto numero di giri-motore come la Ducati. Quando cambierà per voi con questa nuova normativa?
“Lo scopriremo, perché per adesso nessuno ha fatto delle simulazioni reali. Onestamente, abbiamo fatto i nostri calcoli e sappiamo che cosa ci aspetta, ma dobbiamo capire come andrà con tutti gli altri, e vedere cosa succederà effettivamente in gara o quantomeno dopo le simulazioni reali. Vedremo, ma speriamo di riuscire a difenderci anche con questo nuovo regolamento. Però è vero che più giri hai e più sei penalizzato”.

L’obiettivo di quest’anno resta comunque quello di provare a riprendervi il titolo.
“Sì, è inutile nasconderlo: quello è il nostro obiettivo. Anche perché, onestamente, quando assapori il profumo della vittoria poi vorresti sempre vincere. Senza nulla togliere a Toprak, che ha fatto un campionato incredibile, e lo ha meritato a pieni voti, ovviamente il nostro obiettivo è quello di provare a vincere”. 

Come pensate di contrastare Toprak e la BMW? Credi che saranno un po’ meno dominanti senza il telaio con le Superconcessioni, o non cambierà nulla?
“Per contrastare Toprak e la BMW non bisogna avere punti deboli, perché lui ne ha pochi. Quindi, dobbiamo capire e studiare i suoi punti deboli e provare noi a non averne e a non commettere errori, perché lui è veramente impeccabile in tante situazioni. Quanto inciderà il fatto di non avere il telaio con le Superconcessioni è una cosa che sanno solo loro. Secondo me questa è una decisione che ha preso la FIM per provare di nuovo a bilanciare un po’ le prestazioni come avevano fatto negli anni passati, quando anche noi eravamo stati penalizzati perché ritenevano che le nostre prestazioni non fossero in linea, diciamo. O comunque, perché vinceva sempre Alvaro. Questa situazione si è ribaltata e quindi hanno pensato di fare quello che hanno fatto con noi. Secondo me Toprak sarà ugualmente forte anche senza telaio, ma lo scopriremo”. 

Parlando di avversari, Bimota è subito partita molto bene in questi primi test invernali. Ti ha sorpreso vederla già così veloce?
“No, non mi ha sorpreso. Io conosco Bimota da molto tempo, perché correvo per loro: nel 1998 ero pilota Bimota insieme a Jean-Philippe Ruggia in Supersport.In tanti sono gli stessi di allora e so che anche loro hanno un DNA Racing. Quindi, non mi hanno sorpreso e sono convinto che faranno una moto che funziona bene e che potranno fare una bella stagione. Non dimentichiamo che in passato Anthony Gobert vinse la prima Gara a Phillip Island con la Bimota SB8R. Oltretutto Bimota può anche contare su un team con tantissima esperienza come KRT, perciò penso che saranno competitivi anche loro”.

Quest’anno ci saranno anche molte più Panigale V4 in griglia, tra cui quella di una tua vecchia conoscenza come Scott Redding.
Sono curioso di vedere Scott, perché ha fatto un bel lavoro con noi: ha chiuso una volta secondo e una terzo nel Mondiale; è stato molto veloce e ha lottato con Toprak e con Rea. Sono curioso anche perché lui è un ragazzo che ha tanta grinta e arriva da un momento difficile, quindi questo gli darà sicuramente della motivazione extra”.

Durante i test, Redding è tornato a parlare di Bautista dicendo che se gli si toglie la velocità in rettilineo i risultati sono quelli dell’anno scorso. Tu cosa ne pensi?
“Non sono d’accordo, perché la velocità in rettilineo è una caratteristica di Alvaro e del suo stile di guida, perché lui raddrizza molto presto la moto. È un suo punto di forza. Non sono d’accordo anche perché con questa moto vincono anche i piloti pesanti e quindi non è avvantaggiato soltanto un pilota leggero, ma anche uno pensante. Alcune volte dicono che la moto è per i piloti leggeri e altre per quelli pesanti, ma di fatto vince con piloti con entrambe le corporature. Quindi, abbiamo una gran moto che si adatta a ogni stile di guida”.

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