Ancora più che avere fatto segnare il miglior tempo, per Marc Marquez e la Ducati era importante a Buriram scegliere quale direzione prendere. Il dubbio era sui motori: andare sul sicuro con il 2024 o rischiare con il 2025? Ora il dado è tratto, piloti e ingegneri hanno deciso che non avrebbe senso complicarsi la vita, soprattutto perché è previsto il congelamento dello sviluppo per il 2026, quindi il motore che verrà omologato verrà usato per due anni. Marquez ha confermato che il 2024 sarà la base.
“Sembra che la direzione sia decisa, oggi ci siamo concentrati per la maggior parte del tempo sul motore 2024 - afferma lo spagnolo - Domani sarà l’ultimo giorno e dovremo provare delle piccole cose, come la nuova aerodinamica, ma sembra che la base sarà quella. Ducati era molto cosciente che la 2025, parlo soprattutto del motore, sarebbe dovuta essere molto migliore della 2024 perché l’omologazione del propulsore varrà per due anni, 2025 e 2026, e non si possono prendere rischi. La GP24 è stata provata per un anno intero, in tutti i circuiti, è una moto che ha raggiunto una buona base, mentre la GP25 sembra un po’ più radicale. Può darti qualcosa in più in certi punti e soffrire in altri, quindi, a meno che domani con cambi completamente la storia, continueremo con la base 2024, non rischieremo”.
È la scelta più saggia?
“L’anno scorso Ducati ha vinto 19 GP, quindi la base è buona. Domani riconfermeremo tutto, ma mi sento benissimo con il motore 2024. Non sto dicendo che correremo con la GP24, perché hanno sviluppato delle parti che saranno introdotte in quel propulsore”.
Tu e Bagnaia siete d’accordo?
“Ducati ha la capacità di sviluppare la moto in due diverse direzioni, anche se non è la migliore soluzione. Comunque, al momento i nostri commenti sono gli stessi, anche se oggi non ho ancora parlato con Pecco. Lo faccio alla fine della giornata perché non voglio essere influenzato”.
Cosa significa il tuo miglior tempo di oggi?
“Sono partito e mi sono trovato bene fin dalla prima uscita ed è la cosa più importante, perché in un Gran Premio non hai tutto quel tempo che hai in un test, devi essere subito rapido. Avevo già provato questa sensazione in Malesia, nel primo giorno, e di nuovo oggi. Domani si abbasseranno i tempi, vedremo dove sarò, ma iniziare in questo modo ti permette di lavorare fin dalla seconda uscita e dare commenti molto precisi”.
Il tempo è venuto facilmente?
“Quando metti una gomma nuova, prendi sempre dei rischi. Se qualcuno dice il contrario, mente. Ho spinto”.
Chi è la sorpresa in questi test?
“In questo momento è Alex, e non perché è mio fratello. È stato primo nei test di Barcellona, in quelli in Malesia e oggi era davanti anche per il ritmo, è veloce. Questa mattina qui era il più veloce e questo pomeriggio non ha fatto il time attack, mi sta sorprendendo, poi si vedrà in gara. Anche Acosta sta andando bene, ha fatto un bel long run, e Pecco starà davanti. Poi vedremo chi altri ci sarà".
Alex dice che rimani tu il favorito.
“A Barcellona era stato velocissimo e in Malesia, nella simulazione di Sprint, è stato impossibile batterlo. Onestamente, Alex è la più grande sorpresa di questi test. Lo conosco e so che quando ha tutto sotto controllo, perché è molto sensibile come pilota, è velocissimo”.