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MotoGP, Bastianini: “Dovrò adattare il mio stile e fare un reset su tutte le piste”

“Gran confusione al mattino, mentre nel pomeriggio abbiamo trovato una direzione. KTM e Ducati sono diversissime, con una si carica l’anteriore e con l’altra si scarica. Devo adeguarmi alla svelta”

MotoGP: Bastianini: “Dovrò adattare il mio stile e fare un reset su tutte le piste”

Dalla frenata, alla percorrenza, all’accelerazione, quindi in tutte le fasi di guida, KTM e Ducati paiono incarnare due idee opposte di moto e, come logica conseguenza, due modi altrettanto distinti di essere pilotate. Non un’impresa semplice, dunque, quella di Enea Bastianini in sella alla RC16, chiamato a rivisitare profondamente lo stile plasmato negli anni a misura della Desmosedici GP. A Sepang quella di Bastianini era stata l’ultima delle KTM e il pilota riminese non aveva nascosto le sue difficoltà di adattamento alle caratteristiche del nuovo mezzo.

In Thailandia la prima giornata di test ha consegnato nelle mani di Enea il sedicesimo crono, dietro ad Acosta e Binder in top10, ma stavolta davanti a Maverick Vinales, solo diciottesimo. Insomma, il copione non sembra recitare miglioramenti sostanziali, eppure Enea ha attribuito segno positivo alla prima giornata sui circuito di Buriram, dicendosi felice del passo avanti compiuto nelle ore pomeridiane.

Guardando i tempi la giornata non è andata benissimo, ma neanche malissimo. Rispetto a come eravamo partiti questa mattina, dove mi sono trovato in grande confusione perché non riuscivo a capire che direzione prendere, nel pomeriggio abbiamo trovato una strada da seguire e il lavoro fatto mi ha convinto. Devo inoltre lavorare anche su me stesso e fare il possibile per modificare il mio stile alla svelta, perché tra poco ci sarà la prima gara. Non è semplice ma la moto è molto diversa e lo richiede, credo che in tutte le piste dove andremo bisognerà fare una sorta di reset".

In cosa differiscono maggiormente la KTM che guidi ora e la Ducati che hai guidato per quattro anni?
Viste da fuori le due moto sembrano simili, ma ad una conoscenza più approfondita sono completamente differenti. Partendo dal set-up, la KTM richiede delle configurazioni che sono esattamente opposte se paragonate a quelle che ero abituato a usare. Ad esempio, stiamo caricando la moto sempre più sull’anteriore, che invece in Ducati si tendeva a scaricare. Anche l’uso del freno posteriore è profondamente diverso, la KTM non apprezza che venga usato a moto dritta, ma solo sull’angolo, perché altrimenti il posteriore inizia a muovere molto e i movimenti si trasferiscono all’anteriore. Devo lavorare tanto su me stesso per fare uno step, però essere riusciti dopo la pausa pranzo a trovare una strada per essere un po' più veloci mi rende felice".

Credi che lo stile raffinato in questi dovrà essere messo da parte e rivoluzionato alla radice?
Spero di non dover rivoluzionare tutto, ci ho messo tanto ad acquisire il mio stile e non vorrei dimenticarlo totalmente. Sicuramente al momento devo imparare a fare altre cose e tante di quelle che facevo archiviarle. Attualmente la RC16 è questa qui e anche sul piano ergonomico non ci sono tantissime modifiche che possiamo fare, di conseguenza sono io a dovermi adattare il più possibile, anche se non è facile. Poi sono sicuro che la KTM mi aiuterà a non snaturare completamente il mio stile di guida, ma solo a modificarlo quanto basta per far funzionare meglio la moto".

Con il motore come ti stai trovando?
Il motore spinge bene, anche il comportamento del freno motore è abbastanza buono. Abbiamo qualche problema con la tendenza all’impennamento ma è una cosa che un set-up ben fatto riesce a sopperire".

 

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