Tranquillo e soddisfatto: così appare Franco Morbidelli nell’ultimo dei tre giorni di test ufficiali della MotoGP a Sepang. Dopo aver siglato il miglior tempo di giornata di ieri, l’alfiere del team Pertamina Enduro VR46 ha continuato a lavorare in maniera positiva anche in questo venerdì sul tracciato malese, issandosi al terzo posto della classifica a circa un’ora dal termine della sessione. Dopo aver svolto anche una simulazione di gara nel momento più caldo della giornata.
“Il bilancio di questi primi tre giorni con il nuovo team è super positivo - ha ammesso Franco - Ho lavorato in maniera fantastica con la nuova squadra, non sembrava la prima volta che lavoravamo insieme perché pare che riusciamo a capirci bene e questo mi rende molto felice. Siamo migliorati a poco a poco e siamo riusciti a provare un sacco di cose che ci saranno utili quest’anno. Sono anche migliorato nel time attack: ho migliorato di tre decimi il mio time attack dell’anno scorso pur potendo sfruttare soltanto una gomma, perché con la seconda ho trovato traffico e ho commesso degli errori. Quindi, sono veramente molto contento. Questo è un ottimo inizio, anche per la squadra, per la VR46 e per Pertamina, perché iniziare in questo modo dopo un anno complicato è una grande spinta. So che abbiamo avuto il problema di Fabio il primo giorno, ma nel frattempo le cose dal mio lato stanno andando molto bene e questo è ottimo per mantenere lo slancio”.
Imparare a conoscere la sua nuova squadra era proprio una delle principali preoccupazioni del “Morbido” alla vigilia di questi test.
“L’aspetto principale è stato sicuramente quello di capirsi e dire loro cosa vuoi dalla moto in modo tale che lo portino in pista. È molto importante che la squadra raccolga i tuoi commenti nel modo giusto e che comunichiamo tutti insieme nella maniera corretta. È la cosa principale da curare quando si arriva in un nuovo team e noi l’abbiamo fatto molto bene” ha riconosciuto Franco, rallegrandosi per questo risultato: “Se ha aumentato la mia autostima? Non ho problemi di fiducia in me stesso, sono un pilota abbastanza sicuro di sé. Ho i miei alti e bassi, ma questo è sicuramente uno dei momenti più alti. Quindi sono abbastanza fiducioso”.
Buone indicazioni e segnali incoraggianti sono arrivati anche dalla simulazione di gara svolta da Franco forse nel momento meno indicato della giornata.
“Ho fatto sedici giri. Com’è andata? Bene. Mi mancava fare un long run in Malesia nel terzo giorno, alle ore 13. Non so cosa avrei potuto fare per rendere tutto ancora più complicato. Magari portare un passeggero. Non saprei - ha commentato con ironia - È stata veramente dura, faceva molto caldo ed è stato molto impegnativo fare una simulazione dopo tre giorni al termine del lavoro del mattino. Però è stato figo e sono stato veloce. Mi stavo quasi dimenticando di questo aspetto ma è positivo, se ci dimentichiamo del caldo, della stanchezza e di tutti i problemi che si presentano con il primo long run dell’anno. Cosa è successo negli ultimi due giri? Mi sono fermato!”.
Interrogato sulle cose interessanti viste in questi tre giorni di test l’italo-brasiliano ha risposto: “A parte le cadute del primo giorno, che sono state brutte da vedere e mi hanno sorpreso in negativo, tutto nella norma”.
Mentre in riferimento agli aspetti in cui può ancora migliorare ha affermato: “Nel time attack c’è ancora da migliorare, poi bisogna cercare di capire ancora tutto del pacchetto per arrivare a un livello di conoscenza completo”.
Nonostante ancora un po’ di lavoro da fare, Morbidelli è sicuramente sulla strada giusta. Anche se non se la sente di definirsi più competitivo rispetto al livello raggiunto al termine della passata stagione: “È difficile da dire, perché abbiamo cominciato adesso. Dopo un anno arrivi ad avere davvero la moto in mano, invece adesso è ricominciato l’anno dopo tre mesi lontano dalla MotoGP, con una nuova squadra, quindi è un po’ diverso. Però siamo partiti molto bene”.
Tutto sembra procedere nel modo giusto e Franco potrebbe avere una grossa opportunità in questo inizio di stagione, trovandosi tra le mani la moto che ha dominato nel 2024 e che ha ormai imparato a conoscere.
“Io mi ritengo una persona molto fortunata, lo sono stato in molte occasioni nella mia vita e mi auguro che questa sia una di quelle” ha osservato, sperando di sfruttare quel periodo di vantaggio rispetto ai piloti con la moto ufficiale, che non si è visto nella scorsa stagione: “L’anno scorso ci aspettavamo tutti di più dalla GP23 e in realtà soltanto Marquez è stato capace di estrarre il massimo. Non è successo quello che ci aspettavamo tutti. Vedremo cosa succederà quest’anno. Sulla GP24 cambia qualcosina rispetto all’anno scorso, ma niente di particolare”.
Dopo un avvio così, Morbidelli non può che recarsi in Thailandia gasato, motivato e sereno. “Sì, tutte quelle cose lì. Siamo davvero partiti nel modo in cui bisogna partire e adesso bisogna costruire su questo tipo di base per fare un buon lavoro a Buriram, nelle prime gare e in tutta la stagione”, ha commentato.
Quello a Buriram sarà un test importante anche in vista della prima gara del nuovo anno. “Sì, a Buriram dovremo dedicare un po’ di tempo a preparare la moto per il GP. Sarà molto importante per arrivare pronti e sono sicuro che con Matteo (Flamigni, il suo capotecnico ndr.) lo faremo nel migliore dei modi” ha sottolineato il ducatista, che si trova in una situazione molto diversa da quella di un anno fa.
“Se penso a dov’ero l’anno scorso, in questo momento mi trovavo in una situazione molto peggiore e non posso essere più grato delle persone a casa che mi sono accanto e che ho avuto al mio fianco tutto l’anno scorso, perché anche la squadra in cui correvo la passata stagione mi ha aiutato a ripartire dopo quella botta e a farla sembrare una ripartenza quasi normale - ha concluso - Sono molto grato alle persone che mi sono state vicine l’anno scorso e spero di farle gioire quest’anno, invece che lavorare per recuperare”.