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MotoGP, Marquez: "E' dura migliorare la Ducati. Una lotta con Alex? Tenterei il sorpasso"

"Ma per il titolo mio fratello è troppo giovane, mai messo pressione Il peso di un Mondiale deve essere sulle spalle degli ufficiali. La simulazione della Sprint? Ho preferito non rischiare perché ieri sono caduto"

MotoGP: Marquez:

A dettare il passo al termine della tre giorni di test sul circuito di Sepang è stato Marquez. Non il più atteso, però, bensì Alex. Per trovare Marc, invece, bisogna scendere in quinta piazza. L’otto volte iridato ha fermato il cronometro sull’1’56”042, mentre il suo fratellino, in sella alla GP24, ha firmato un 1’56”493, una differenza di prestazione che non pare preoccupare più di tanto il blasonato portacolori del team Ducati Lenovo.

 “Ho dormito nove ore e recuperato tutta la stanchezza dovuta al jet leg, per cui sono sceso in pista carico e sono riuscito a provare tutto quello che era in lista – ha dichiarato l’iberico a fine pomeriggio - In una squadra ufficiale è sempre previsto un programma da seguire, così da scartare ciò che non va e ottenere informazioni per fare poi le comparazioni. In generale posso dire che andiamo via di qui con le idee chiare”.

Tante prove dedicate alle novità, ma hai anche potuto esprimere la tua velocità…
“Sì, ho fatto due run e lavorato sulla messa a punto. E’ stata anche un occasione per conoscere meglio il mio ingegnere che, comunque, ha studiato tutti i dati dell’anno passato e sa di cosa ho bisogno per il mio stile. Già dopo due modifiche mi sono sentito più a mio agio nei cambi di direzione e nel fermare la moto, in quel momento mio punto debole nel confronto con gli altri ducatisti”.

Come ti trovi con il tuo nuovo capotecnico?
“Ci capiamo, ma abbiamo fatto solo due giorni assieme. E’ chiaro che Bastanini aveva un modo di spiegare le cose diverso del mio. Normalmente un ingegnere ha bisogno di sapere i dettagli per capire al meglio dove intervenire. Come detto ci intendiamo, ma quest’intesa andrà pian piano ad affinarsi”.

Hai fatto una simulazione di Sprint?
“E’ andata bene. Sono stato più veloce di Martin nel 2024? E’ normale perché nei test la pista è molto gommata. Al contrario nel time attack sono stato più lento e ho scelto ugualmente di usare un solo pneumatico  per non sprecarne. Ieri mattina sono finito a terra mentre stavo cercando il tempo e questo toglie un po’ di fiducia. Avendo due moto differenti, se cadi con una rovini tutto il giorno.  Dunque, oggi ho visto che il crono non era male e mi sono fermato. La seconda gomma l’ho usata per le partenze”.

Che voto ti daresti in questi test?
“Alto, 8. Sono stato bene fisicamente e anche con il team è andato tutto ok, poi si vedrà, ci sono almeno due piloti che vanno molto forte, uno è il mio compagno di box, l’altro di casa (i fratelli vivono assieme ndr). Sono comunque soddisfatto e abbiamo fatto passi avanti. Anche se mio fratello mi ha battuto sono contento in quanto ho capito di cosa abbiamo bisogno. Vedremo a Buriram di confermare le sensazioni”.

E’ certamente diverso sfidare il cronometro o un altro pilota. Se fossi arrivato attaccato a tuo fratello all'ultimo giro cosa avresti fatto?
"Stando dietro si rischia di surriscaldare la gomma anteriore e di perdere terreno o l’opposto. Se fossi stato all’ultima curva dietro di lui avrei provato a superarlo. Alex è stato velocissimo sia al Montmelo, che qui, nella simulazione di Sprint come sul giro secco, quindi è stato positivo poter guardare i suoi dati".

Immagini una lotta per il titolo in famiglia?
"E’ troppo presto per lui. E’ giusto che si diverta. Non gli ho mai messo pressione. La pressione deve essere suoi piloti ufficiali. Ho comunque pensato più al mio lavoro perché c’era tanto da fare e tanti ingegneri con cui confrontarmi perché dobbiamo scegliere la giusta direzione. Il  bel problema della Desmosedici è che parte da una base molto buona, per cui per migliorarla devi essere sicuro che ciò che si modifica sia meglio e bisogna provare tantissime volte. L’anno scorso la GP24 ha vinto 19 gare su 20. Ecco perché oggi ci siamo centrati sui dettagli, on modo da fare una cernita di ciò che è valido. Non sono solo il motore e l’aerodinamica a contare”.

La simulazione di Sprint con quali soluzioni tecniche l’hai fatta?  
“Con un mix. L’aerodinamica del 2024, il resto non si può vedere”.

Dove pensi che la GP25 possa migliorare?
“Si può sempre fare progressi, ma condizioni della pista sono poco realistiche perché la pista era molto gommata e non ha permesso di fare considerazioni veritiere. La gomma assorbe i problemi. In ogni caso il miglior pacchetto mi sono sentito a mio agio”.

 

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