Tu sei qui

MotoGP, Mir: "Zarco si lamenta di troppe cose da provare? Siamo piloti ufficiali"

HONDA INSEGUE, Joan: "Personalmente ci tengo a fare la selezione delle parti che funzionano anche se capisco che possa crearsi confusione". Marini: "La nuova aerodinamica mi convince, ma non so se l'avremo a Buriram"

MotoGP: Mir:

Se c'è un costruttore che in questi primi due giorni di test della MotoGP sul circuito di Sepang ha messo tanta carne al fuoco quello è Honda. I suoi tre piloti (il quarto Chantra è un rookie ndr) sono stati chiamati a fare da collaudatori e a verificare il comportamento di diverse componenti nuove. Un compito che se da un lato ha convinto Luca Marini, dall'altro ha lasciato perplessi in parte Mir, ma soprattutto Zarco il quale non ha nascosto il disappunto per un approccio che rischia di creare confusione anziché chiarire le idee e velocizzare il processo di avvicinamento ai migliori.

"E’ stata una giornata molto impegnativa avendo numerose configurazioni di aerodinamica su cui lavorare, tante carene e ali diverse, tra l’altro mischiate assieme. Trovare delle differenze non è stato facile, per cui ho dovuto rimanere molto concentrato - ha affermato l'italiano, 15esimo a fine giornata - E’ comunque un aspetto molto importante, la Honda lo ha capito e sta investendo parecchio come è giusto che sia. Devo dire comunque che il pacchetto trovato è buono. Migliora i cambi di direzione rispetto alla carena vecchia, senza compromettere uscita di curva e frenata.  Credo che l’obiettivo sia stato raggiunto, però trovare una soluzione migliore di quella del 2024 ha richiesto una giornata intera di lavoro".

Il pacchetto aerodinamico sembra dunque essere definito. "A mio avviso sì, ma non so se si riuscirà ad averlo già in Thailandia visto che abbiamo fatto molti mix e non è semplice ricollegare tutto assieme. Abbiamo dovuto apportare degli accorgimenti per far combaciare tutto. Grande è stato il lavoro dei meccanici. Un focus maggiore sull'aerodinamica inferiore? Non so, forse perché essendo più vicina al suolo permette più libertà per quanto concerne l'assetto. Ad esempio, se la moto gira bene puoi costruirla più grande per non farla impennare e consentire frenate più forti. Personalmente ho notato un passo avanti nelle curve veloci, quindi nella 3, la 5, la 6,la 7 e la 8. La carena rovinata? Colpa del cordolo alla curva 2 e nelle prove di partenza specialmente se si comincia dalla pit lane. Se non si disattiva subito il device davanti", ha proseguito nella riflessione.

Il lavoro ovviamente non è finito."Ci concentreremo sul motore e sul setting che non abbiamo ancora toccato - ha svelato il marchigiano - Zarco che, al contrario, ha già lavorato sotto questo aspetto sta andando molto forte. Da quanto ho capito apprezza il propulsore nuovo. Quindi speriamo di trovare conferma".

Proprio Johann sostiene che la moto non si sta evolvendo molto perché ci sono tante novità da provare. "Efettivamente c'è tanto da analizzare, l’importante è però organizzare bene il lavoro e avere degli obiettivi chiari - ha argomentato - Nel 2024 avevamo problemi di vibrazione e ancora non sono stati risolti. Qui li abbiamo patito meno rispetto al weekend di gara perché la pista è in condizione mostruosa, ma se riuscissimo ad eliminarli ci troveremmo con quattro decimi in meno gratis. Purtroppo, invece, vibra ancora tutto e non capiamo cosa sia".

Più cauto nell'analisi nonostante un incoraggiante sesto posto assoluto Mir ha comunque promosso molto di quanto provato finora, ma ha rimarcato la differenza di vedute con il collega del team LCR.

"È stata una giornata positiva. Dovevamo provare due configurazioni di propulsore. Al mattino non mi ha convinto, c’è stato molto da lavorare sull’elettronica e il freno motore, il controllo dell’acceleratore, ma a fine giornata sono riuscito a guidare come non riuscivo da tempo. Ho quindi montato la gomma nuova e stava uscendo un bel giro se non fossi rimasto senza benzina. Purtroppo dall’ultima curva al traguardo non ho potuto spingere al massimo e ho perso tre decimi. Senza quel problema saremmo stati più vicini ai migliori. Il ritmo mi ha soddisfatto molto e anche le sensazioni sono state buone", ha dichiarato indugiando poi sulle sensazioni e i commenti riportati dai diversi piloti, test team compreso, schierati dalla Casa dell'Ala Dorata.

"Per adesso è chiaro cos’hanno apprezzato Nakagami e Espargarò. Alcune cose le condivido, ma non tutto. Quando ho provato una geometria simile a quella di inizio 2024 con necessità di frenare forte e ti permette di entrare in curva rapidamente è il momento in cui mi sono sentito più a mio agio. Rispetto agli altri sono più aggressivo - ha rimarcato - Anche rispetto ai riscontri di Zarco c'è difformità. Io e lui abbiamo due stili molto diversi e le configurazioni con cui lui si trova bene a me non funzionano. A mio avviso non appena faremo progredire la prestazione della moto anche lui migliorerà e questo è positivo. Ha già girato più veloce dello scorso weekend, come io sono stato andato più forte di ieri".

Per il transalpino nel box nipponico regna il caos. "Sono d’accordo, ma è un test e bisogna fare così. Io voglio provare tutto e vedere cosa scartare. Questo significa essere piloti ufficiali. Tutti siamo chiamati ad aiutare per migliorare il progetto. Ad esempio adesso dobbiamo rafforzarci quando fa caldo.  La nostra moto scivola molto e quando le temperature sono alte il problema si aggrava. Domani lavoreremo ancora sull’elettronica e l’assetto e vedremo dove migliorare anche se il set-up attuale mi soddisfa. Il motore nuovo non garantisce più grip e anche in accelerazione siamo migliorati solo di 1 km/h e ne abbiamo bisogno almeno 4 in più. Oggi con più cavalli la moto era comunque più guidabile. La vibrazione è minore, ma con pista scivolosa e su gomme usate credo che ne accuseremo di più. Per adesso, invece, l’aerodinamica è migliorata solo in alcune zone, per cui credo che userò quella standard", il suo pensiero.

Dodicesimo giovedì pomeriggio Johann ha cercato di mitigare le sue affermazioni critiche verso l'approccio aggressivo di Honda. “Avevamo tre moto nel box per lavorare e fare comparative – ha detto – uno degli aspetti su cui ci siamo concentrati era il motore. Ammetto di non aver avvertito l’extra potenza che pensavo, ma ho riscontrato un migliore comportamento della moto al posteriore, che era il nostro problema. Dovrebbe risparmiarci l'impennamento. Ci sono state poi cose interessanti da verificare per quanto riguarda la carena. Con quella nuova la stabiltà in uscita di curva è migliorato. L’unica cosa è che non avevo erano le gomme giuste, ovvero quelle nuove, ma quelle usate e di conseguenza non è stato facile dare un giudizio chiaro, però di sicuro non è per quello  che perdi 5 secondi. Bene invece la parte telaistica".

"Devo dire però che il mio tempo sul giro mi ha lasciato confuso. Ho comunque avuto modo di chiarirmi le idee sulle parti da usare a inizio stagione. Domani faremo ulteriori valutazioni e a Buriram delibereremo quale moto utilizzare per le prime 5-6 gare", ha concluso.

 

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy