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MotoGP, Acosta: "Andava tutto storto, ho detto: chiudiamo e andiamo a mangiare"

"Sono caduto senza motivo e a un certo punto non si apriva nemmeno la serranda dei box! Abbiamo salvato la giornata, ma troveremo le risposte alle nostre domande in Thailandia"

MotoGP: Acosta:

Lasciatosi alle spalle il suo anno da rookie, Pedro Acosta sembra aver ora assunto le redini del progetto KTM in MotoGP, segnando nella seconda giornata di test il miglior riferimento per la casa austriaca a 5 decimi dalla GP24 di Morbidelli. Lo spagnolo è consapevole però dei margini di miglioramento per cui dovrà ancora lavorare in vista del primo appuntamento stagionale sul circuito di Buriram. Se da un lato il suo stile di guida è ora più naturale, dopo essersi adattato alle particolarità della classe regina, dall'altro "l'enfant terrible" di KTM non lesina sulle autocritiche, ammettendo che ci sono ancora diversi aspetti su cui poter migliorare. Il giudizio dei test appare però nel complesso positivo, il distacco dalle case rivali non è eccessivo, ma per avere un'ottica più chiara degli equilibri in pista bisognerà aspettare il primo weekend di campionato.

"Per quanto avevamo iniziato male la giornata, posso dire che almeno l’abbiamo salvata  - racconta Acosta - La mattina è successo di tutto, prima sono caduto alla curva 5 nel giro di uscita senza nessun motivo, andavo lento. Mi piacerebbe se mi dicessero perché sono andato a terra e la moto si è anche abbastanza rovinata. Poi facevo un giro e mi richiamavano la box, a un certo punto non si apriva neppure la serranda del garage. C’è stato un momento in cui ho detto: chiudiamo tutto e andiamo a mangiare, non è giornata. Poi, nel pomeriggio, abbiamo lavorato molto, abbiamo completato più o meno il nostro programma. Dobbiamo essere contenti, perché abbiamo fatto un passo in avanti e non siamo messi male rispetto ai nostri rivali".

Stai provando motori diversi, come Ducati e Honda?
"Questo non lo so sinceramente, a me piacerebbe migliorare tutto perché tutto si può migliorare. Abbiamo fatto un passo in avanti abbastanza grande, non siamo messi troppo male perché siamo costanti. Il problema è che ho perso tanto tempo questa mattina, credo che risponderemo a tutte le nostre domande nei test in Thailandia".

Stai cercando di guidare più 'sul posteriore', come sta andando questo processo?
"Non va male. Ci sono volte che devo pensare cosa fare, mi dico: Pedro fai questo, fai questo, fai questo. Ci sono giorni in cui tutto funzionerà e altri no, deve diventare tutto naturale. Ci sono piste, come qui o in Thailandia, questo stile aiuta. La cosa più facile sarebbe guidare come sempre, ma arrivi a un limite e devi sapere quanto essere più aggressivo e quando più calmo. Se freno troppo tardi non entro forte in curva e per me non è mai stato facile avere una grande velocità in centro curva. Quindi devo fare quei movimenti in modo diverso per risolvere anche i problemi di grip che avevo lo scorso anno".

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