Pecco Bagnaia ha concluso la prima giornata di test a Sepang in 17ª posizione, accusando oltre un secondo dalla Yamaha di Fabio Quartararo. La priorità non era però quella di guardare il cronometro, semmai andare a caccia delle migliori sensazioni in vista dell’inizio del Campionato. Da parte sua c’è quindi fiducia e al tempo stesso consapevolezza per il lavoro svolto in questa prima giornata in terra malese. “Il lavoro di oggi era quello di sacrificarsi a girare con delle gomme non proprio giuste – ha esordito – Purtroppo ci sono pochi pneumatici a disposizione per riuscire a capire qualcosa di buono, ma siamo comunque riusciti a fare la giusta scrematura e alla fine è stata una giornata positiva. Ho visto diversi piloti fare il time attack e sono contento che anche Marc lo abbia fatto, in modo da avere ulteriori dati da analizzare stasera. Quella di oggi resta comunque una giornata particolare, ma alla fine abbiamo capito la direzione da seguire. All’inizio sembrava più complicata, invece abbiamo la stessa fiducia. Domani ci sarà comunque ulteriore lavoro per via delle gomme”.
Qual è il giudizio della GP25?
“La GP25 ha un’ottima erogazione, la moto è estremamente ferma e scarica bene a terra la potenza. La GP24 però aveva una frenata estremamente forte e questa non è al pari della precedente. Abbiamo però fatto diversi lavori e tutto ciò è stato molto positivo”.
Purtroppo oggi le gomme erano limitate…
“Questa era una giornata da sacrificarsi, infatti dovevi girare con una gomma più dura. Questo però è il regolamento e va rispettato. Probabilmente la gomma di Jorge non era in temperatura ed è brutto cadere così. Mi spiace anche per Fernandez, dato che tre piloti sono fuori dai test. Inoltre c’è pure Diggia, che per noi era fondamentale. Fabio era infatti l’unico ad avere la nostra stessa moto e oggi ha provato la nuova carena, dimostrandosi però molto contento in staccata. Noi invece ci siamo focalizzati più che altro sul motore”.
Hai citato Martin, vittima di una brutta caduta al rientro dalla pausa…
“So che possono succedere cose del genere. Lui è stato sfortunato, perché è caduto prima, in seguito è rientrato al box ed è caduto nuovamente con la gomma che non era in temperatura. Mi ricorda la caduta di Marc, nel 2019, dato che era finito a terra nello stesso modo. Ovviamente spero di ritrovarlo presto in pista, magari nei test in Thailandia oppure alla prima gara. Purtroppo Jorge è caduto nel modo peggiore e spero che la gente si ricordi che non è facile guidare queste moto”.
Pecco, come ben sappiamo il motore sarà congelato fino al 2026. Quanto condiziona tutto ciò?
“Purtroppo non abbiamo molto tempo a disposizione, di conseguenza la cosa più importante è capire il motore, facendo tesoro di quanto accaduto in passato. La GP24 era una moto incredibile per alcuni aspetti mentre questa nuova ha un’ottima erogazione. Personalmente penso di avere le idee abbastanza chiara e so cosa fare. A mio avviso serve intervenire sull’assetto”.
La presenza del vento ha condizionato oppure no?
“Dopo che giriamo a Phillip Island, qua il vento è niente. Dà un po’ di fastidio, ma non così tanto”.
La classifica ti vede indietro…
“Se uno oggi guarda solo i tempi, probabilmente non ha ben capito come affronto i test. Di sicuro non sono preoccupato del mio time attack”.
Cosa è cambiato nel confronto con Barcellona?
“Rispetto a Barcellona la moto è simile, ma migliorata sotto alcuni aspetti come l’erogazione. Dobbiamo però migliorare frenata e ingresso, perché la GP25 non è a livello della moto 2024”