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Prova Ducati Multistrada V2S: no Desmo, no Party?

VIDEO - La Ducati Multistrada V2 è stata completamente rivista, il propulsore Testastretta lascia spazio al nuovo bicilindrico, pesa 18 kg in meno ed è molto più sfruttabile in ogni scenario. Il Desmo? Non ne senti la mancanza

Prova Ducati Multistrada V2S: no Desmo, no Party?
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di Lucia Damiata

Per scoprire la nuova Ducati Multistrada V2 siamo volati a Valencia, in Spagna. La giornata è fredda, ventosa e a tratti piovosa, ma alle prime luci dell’alba il nostro animo si risveglia con il ruggito del "bicilindrico Ducati più leggero mai prodotto". A Borgo Panigale hanno lavorato sodo per creare un propulsore nuovo di zecca, puntando tutto su leggerezza ed efficienza. Per raccontare questa prova, parlerò per la prima volta, in prima persona ed al femminile. In questa occasione, più che mai, ho sentito l’onore (e la pressione) di essere l’unica tester donna italiana nella prima tranche di giornalisti a mettere alla prova questa moto.

Appena arrivata alla conferenza stampa, mi trovo in una sala gremita di uomini, molti dei quali alti, robusti e perfettamente a loro agio su una crossover come la Multistrada. Il mio sguardo si posa subito sulla protagonista del test: la Multistrada V2S, che si erge fiera sul palco con il suo "becco" ridisegnato e più armonioso, la colorazione Storm Green con i nuovi proiettori ed il DRL. Ma c'è un dettaglio che mi mette alla prova: la sua corporatura imponente.

Prova Ducati Multistrada V2 - Problema oppure opportunità?

Mi passa per la testa una domanda inevitabile: sarà una sfida troppo grande per me? Un metro e settantadue di donna, corporatura non propriamente "forzuta" e oltre 200 km di percorso tecnico da affrontare... Un leggero nodo alla gola è inevitabile. La conferenza stampa inizia e subito le prime parole degli ingegneri Ducati dissipano i miei dubbi: "Abbiamo alleggerito la moto di ben 18 kg rispetto alla versione precedente, per un totale di 202 kg per la V2S e 199 kg per la standard, in ordine di marcia senza carburante". Primo sospiro di sollievo.

Come se mi avessero letta nel pensiero, aggiungono: "La chiave del progetto è la facilità di guida. Abbiamo sviluppato un telaio monoscocca in alluminio e un motore estremamente compatto e leggero da soli 54,9 kg". La tensione si scioglie ulteriormente. E poi arriva il dettaglio che mi tranquillizza: l’altezza della sella, regolabile su due posizioni (850 e 830 mm), con opzioni da 870 e 810 mm ordinabili da catalogo. Sulla versione S, grazie alle sospensioni semiattive DSS e al sistema Minimum Preload, si può scendere fino a 790 mm. E a quel punto penso: "Lucia, questa è una bella sfida, ma ce la puoi fare!".

Il giorno seguente, all’alba, si sale in sella. La mia richiesta va dritta al punto: "Sella ribassata e settaggio sulla minima altezza, per favore". Ma mi rendo conto di aver esagerato con la prudenza: tocco l’asfalto perfettamente con entrambi i piedi e gestisco le manovre da ferma con una facilità sorprendente. Il feeling alla guida è ottimo, la sterzata è ampia, la guida maneggevole. Mi sento a mio agio!

Prova Ducati Multistrada V2 - Inizia la danza

Partiamo, seleziono il riding mode "Touring" tra i 5 disponibili (Urban, Touring, Enduro, Wet e Sport) e inizio a guidare. L’erogazione è lineare, fluida e docile, perfetta per il viaggio. Decisamente adatta ad una guida volta a contenere i consumi nonostante la grande capacità del serbatoio da 19 litri. Dopo qualche chilometro, voglio testare il suo carattere sportivo: inserisco la mappa "Sport", regolo ABS, Traction e Wheelie control. Infine, predispongo l’Engine Brake control e mi godo il divertimento. La risposta del motore è brillante, la ciclistica precisa e le sospensioni assorbono bene le asperità. Il joystick dei comandi, forse un po’ poco accessibile per mani piccole, permette di personalizzare tutto tramite il display TFT a colori da 5” conferendo la sensazione di potersi “cucire la moto addosso”. Belli anche i tre Infomode (Road, Road Pro e Rally), che permettono, cambiando le informazioni visualizzate, di offrire al pilota la migliore esperienza di guida in ogni situazione.

La guida in configurazione Sport è davvero divertente e, grazie alla sicurezza dell’impianto frenante firmato Brembo con doppio disco anteriore da 320 mm e disco singolo da 265 mm, riesco a dare gas in tutta tranquillità. Purtroppo, la Spagna ci riserva una sorpresa: un temporale improvviso bagna l’asfalto e il mio abbigliamento tecnico. Ma quale miglior occasione per testare la mappa "Wet"? Grazie al parabrezza regolabile e alle protezioni laterali del serbatoio, resto ben riparata e affronto la pioggia con sicurezza.

Tornando al nostro temporale ed all’urgenza di effettuare una sosta per riscaldarci, ci ritroviamo in un parcheggio sterrato in cui, grazie alla ruota anteriore da 19 pollici, la posteriore da 17 pollici, il manubrio largo e saldo e le sospensioni Marzocchi con escursione di 170 mm, mi sono sentita al sicuro ed agile anche sulla strada bianca ricca di fango e pozzanghere. Terminato il temporale, con asfalto quasi asciutto possiamo proseguire con una guida sempre più allegra e sostenuta. La moto si gestisce bene, scende in piega pennellando le curve in maniera impeccabile e, grazie alla sicurezza degli pneumatici Pirelli Scorpion trail II con misura 120/70 e 170/60, riesco a godermi il giro aprendo la manopola del gas e spingendo anche un po’ di più del previsto. D’altronde, avendoci promesso un angolo di piega di 24.3°, la curiosità di capire fin dove si potesse arrivare in sicurezza e su strada, era forte.

Dopo quasi 200 km di guida intensa, sento un po’ di stanchezza, complice il manubrio largo per la mia corporatura. Ma questa è una moto pensata per godersi il viaggio, e il comfort a bordo è ottimale sia per il pilota che per il passeggero. Ma andiamo al fulcro dell’intera questione. Come va questo nuovo motore V2? Risposta secca: molto bene. Risposta approfondita, potremmo parlarne per ore.

Prova Ducati Multistrada V2 - Perde il desmo, guadagna tante altre cose

Si tratta di un bicilindrico a V di 90° da 890 cc, con fasatura variabile dell’aspirazione IVT e distribuzione con richiamo a molle elicoidali. Leggero (quasi 6 kg in meno rispetto al precedente), eroga 115 CV a 10.750 giri/min e 92 Nm a 8.250 giri/min. La coppia è corposa e disponibile già dai bassi regimi, con oltre il 70% già a 3.000 giri. Grazie alla distribuzione a molle, che ha preso il posto della desmodromica, la manutenzione è più economica e il controllo del gioco valvole si effettua ogni 30.000 km.

Il cambio Quick Shift 2.0 è rapido e preciso, e il motore è progettato per funzionare anche con carburanti a basso numero di ottani, perfetto per i viaggi avventurosi. L’alimentazione è affidata ad un corpo farfallato a sezione circolare di 52 mm, con iniettore sottofarfalla controllato da un sistema ride-by-wire in grado di adattare l’erogazione della potenza alle diverse situazioni di guida. Ovviamente, sarà disponibile anche la versione da 35 kW guidabile con patente A2. Siccome la Multistrada è progettata per viaggiare, il sensore di detonazione consente al motore di funzionare senza compromettere l’affidabilità della moto anche in caso di indisponibilità di carburante ad alto numero di ottani.

In questo modo è possibile viaggiare in tranquillità anche in paesi dove potrebbe essere difficile trovare benzina di alta qualità. Ad ogni buon conto, sperando sempre in viaggi sereni, i pacchetti 4EVER Ducati e Roadside Assistance permettono di viaggiare nella massima serenità, forti di 4 anni di garanzia e di una rete di assistenza con oltre 800 concessionarie ufficiali Ducati in 90 paesi del mondo. In viaggio si sa, gli accessori sono sempre utili e Ducati non è affatto carente da questo punto di vista. Tra gli accessori utili è presente il Ducati Multimedia System che è di serie sulla versione S con l’accessorio Turn-By-Turn per la navigazione.

Prova Ducati Multistrada V2 - Quanto costa?

Il prezzo è di 16.690€ per la versione V2 Standard e 19.390€ per la versione V2S. Sicuramente non è propriamente alla portata di tutti, ma ne vale la pena. D’altronde, Ducati non punta ad essere competitiva sotto questo fronte, ma ha un pubblico di nicchia che ama i suoi prodotti e la qualità italiana. La nuova Ducati Multistrada V2s sarà disponibile nei concessionari a partire da gennaio 2025 e le livree disponibili sono Ducati Red e Storm Green con la possibilità di scegliere anche il trim travel completo di valige laterali in plastica o in alluminio, cavalletto centrale e manopole riscaldate. Per la Ducati v2 standard, la colorazione è solo Ducati red.

In definitiva, considerando che il peso non è propriamente irrisorio e che le dimensioni potrebbero inizialmente intimorire, non la consiglierei a ragazze o neofiti alle prime armi, anche se un punto a favore lo guadagna la struttura della sella snella, la maneggevolezza, la possibilità di agire sull’assetto delle sospensioni la possibilità di regolare l’altezza della sella, aspetto che aiuta nelle manovre da fermo e con passeggero.

Io, contro ogni aspettativa, me la sono cavata alla grande e sono la dimostrazione lampante di quanto la moto sia gestibile anche dalle corporature leggermente più minute. La consiglierei invece ad occhi chiusi a chi desidera una moto versatile per viaggiare senza pensieri da solo o in coppia perché saprà regalare grandi emozioni. Ottimo lavoro Ducati!

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