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MotoGP, Binder: "Mai visto così tante novità nel box KTM, il team è entusiasta"

"Avevo avuto delle rassicurazioni dai capi e a metà gennaio sono stato impressionato dagli sviluppi che avevano preparato. Voglio imparare da Acosta come migliorare l'ingresso in curva. La MotoGP a Kyalami? Basterebbero un paio di piccole modifiche"

MotoGP: Binder:

Le difficoltà finanziare KTM hanno tenuto banco per tutto l’inverno e, nonostante le rassicurazioni che arrivavano dall’Austria, c’era qualche comprensibile dubbio su un invariato impegno in MotoGP. Anche Brad Binder non era immune da qualche cattivo pensiero, ma al suo arrivo a Sepang sorride. Pedrosa ed Espargarò hanno preparato il terreno nei 3 giorni di Shakedown e sembra che i primi riscontri siano stati positivi. “Non ho parlato direttamente con Pol e Dani, ma con la mia squadra che è molto ottimista, sembrano tutti entusiasti - dice il sudafricano - Sono onesto, non avevo mai visto così tante novità nel box, specialmente nel primo test dell’anno da molto tempo”. 

È un sollievo?
Sono stato impressionato quando sono stato in KTM a metà gennaio e ho vista quanto materiale avessero preparato. Sembra che avremmo un programma di test molto impegnativo ed è bello”.

Come hai passato l’inverno?
Avevo avuto delle rassicurazioni dai capi. Logicamente, quando leggi certe cose la prima volta ti chiedi cosa stia succedendo. Però è andata esattamente come mi avevano detto.

Domani sarai in pista, su cosa vi concentrerete in questi test?
Mi piacerebbe che riuscissimo a limitare lo slittamento della ruota posteriore, potrebbe fare una grande differenza. Poi vorrei migliorare la capacità di curvare della moto senza stressare troppo l’anteriore”. 

Avevi detto di volere imparare da Acosta, cosa in particolare?
Una cosa che devo fare è concentrami sull’entrata di curva, per anticiparla un po’. Sono sempre in ritardo in quella fare e quando ti manca un po’ di grip all’anteriore poi finisci nei guai. Devo riuscire a essere più gentile nell’inclinare la moto. Pedro entra molto presto in curva, è come se rendesse più stretta ogni curva, fa meno metri e funziona molto bene con la nostra moto. Io invece faccio l’opposto (ride)”.

Il team ufficiale e Tech3 saranno sullo stesso piano.
Era già esattamente così anche lo scorso anno, avevamo tutti lo stesso materiale. Mi piace perché mi sembra di essere in un team di 4 piloti, c’è un muro fra i due box, ma il resto è tutto aperto”.

Gli aggiornamenti durante la stagione, però, arriveranno prima a chi è davanti in classifica.
Mi sembra abbia senso”.

Si parla spesso di un ritorno a Kyalami per la MotoGP, cosa ne pensi?
Sono stato venerdì lì a fare qualche giro prima di venire qui, è una bellissima pista. Spero che F1 e MotoGP possano tornare il Sudafrica il prima possibile. Per le moto servirebbero un paio di piccole modifiche perché tutte le vie di fuga sono asfaltate e noi abbiamo bisogno della ghiaia, ma non ci sarebbe bisogno di nessun grosso intervento per quanto riguarda la sicurezza”.

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