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MotoGP, Bastianini: “In KTM ho trovato un ambiente molto simile a quello di Ducati”

“L’unica cosa che cambia realmente è che bisogna parlare di più in inglese, ma ci si rapporta comunque molto bene. Il mio programma per i test? Penso che inizialmente sarà diverso da quello dei piloti ufficiali”

MotoGP: Bastianini: “In KTM ho trovato un ambiente molto simile a quello di Ducati”

Dopo una lunga pausa, Enea Bastianini è pronto per tornare in sella alla sua KTM RC16 per affrontare i test a Sepang. Tre giornate importanti per il pilota riminese, che dovrà cercare di adattarsi il più in fretta possibile alla moto austriaca, per poter cominciare a provare già in Malesia alcune delle tante novità su cui ha lavorato la Casa di Mattighofen durante la sosta invernale.

“Ho preparato il mio piano per questi tre giorni, ma non ho parlato molto con Dani Pedrosa e Pol Espargaró delle soluzioni che hanno provato nello Shakedown, perché quando sono arrivato e ho visto Dani aveva i tappi alle orecchie. Quando lo rivedrò, probabilmente parleremo un po’ - ha affermato Enea - Al momento non lo so se il mio programma assomiglierà a quello dei piloti ufficiali. La mia moto è abbastanza simile a quella che ho provato durante il test a Barcellona. Dovrò prendere più fiducia inizialmente e cercare di imparare di più la KTM, poi potremo provare qualche nuova soluzione nel secondo giorno. Probabilmente però io e Maverick svolgeremo un altro tipo di lavoro all’inizio”. 

Pur avendo provato la KTM soltanto un giorno a Barcellona, il romagnolo ha già chiari gli aspetti da migliorare in Malesia

La KTM è molto forte in ingresso curva, ma non per molto: quando la gomma comincia un po’ a calare, si inizia a perdere spesso il posteriore. Questo è uno dei problemi che dobbiamo cercare di risolvere. Per il resto, devo capire meglio la situazione perché dopo solo un test a Barcellona, e 50 giri completati, non sono riuscito a parlare con la squadra e a dare loro molte informazioni. Forse da questo test avrò più tempo per capire meglio”, ha osservato.

Non sarà semplice trovare il giusto equilibrio tra la comprensione della moto e la verifica delle nuove parti, ma l’alfiere del team Tech3 non sembra preoccupato.
È importante capire quanta energia abbiamo all’inizio, perché a volte fai tanti giri il primo giorno e nel secondo sei distrutto, perché la tua condizione fisica è buona ma non abbastanza per la MotoGP, dato che è diverso dal guidare una moto da cross o qualunque altro tipo di moto - ha spiegato - Il primo giorno è importante lavorare con la stessa moto per l’intera giornata e poi KTM vorrà probabilmente provare qualche nuova soluzione, che sono curioso anch’io di vedere”

Sono tanti i cambiamenti a cui dovrà adattarsi Bastianini in questo inizio d’anno, che lo vede approdare in una nuova squadra, su una nuova moto, con un nuovo capotecnico e un nuovo manager.
“È stato sicuramente un inverno molto intenso, perché ci sono stati dei cambiamenti, ma nonostante questo ho dovuto continuare ad allenarmi e ho cercato di rimanere concentrato al 100% e il più spensierato possibile. Niente è mai facile, ma sono riuscito a gestirmi bene, ho fatto il mio lavoro e sistemato alcune questioni interne. È stato complicato ma efficace” ha commentato il 27enne, pronto per cominciare questo nuovo capitolo:Sinceramente non so bene cosa aspettarmi: non so se aspettarmi di partire con il piede giusto o di iniziare con quello sbagliato e poi doverci lavorare su. È sicuramente una nuova avventura e dovrò cercare di affrontarla al meglio, però sono sicuro di poter far bene e migliorare indipendentemente dal modo in cui inizierò la stagione. Sono pronto e non mi sono prefissato obiettivi, perché secondo me ad oggi non sarebbe realistico fare una previsione sul mio futuro. Però credo che le basi siano buone: ho ritrovato Giribuola, che era già stato il mio capotecnico in passato e mi conosce bene e poi la KTM è una bella moto. Sono sicuro che potremmo fare un buon lavoro. Sarà possibile vincere un Gran Premio? In questo momento non so rispondere, ma magari dopo i test potrò dare un indizio in più”.

Uno dei primi risvolti positivi dei cambiamenti apportati in inverno è sicuramente il miglioramento in inglese di Enea.
“Non ho preso lezioni, dipende tanto anche dalla squadra, perché devo parlare in inglese con tutti. È importante avere una buona comunicazione con tutti, ma siamo solo all’inizio. Con i meccanici parlo in inglese, mentre con Giribuola e il mio elettronico parliamo in italiano, perché Eric è un elettronico spagnolo che arriva da LCR e parla molto bene l’italiano. Per me è molto positivo essere in questa squadra per poter migliorare il mio inglese! - ha detto ridendo - Ho sempre corso per team italiani e due volte in squadre spagnole, però diciamo che non cambia tanto. L’unica cosa che cambia realmente è che devi parlare di più in inglese, ma ci si riesce comunque a rapportare molto bene. Mi trovo a mio agio e non cambia molto”. 

Anche a livello di ambiente e di struttura il primo impatto con la KTM è stato molto positivo e non troppo diverso da quello sperimentato in Ducati.
“Questo è il primo viaggio che faccio con loro, ma per ora mi sono trovato bene a livello di organizzazione e ho ritrovato più o meno lo stesso ambiente - ha ammesso - Ho ripreso il mio angolo destro del box, che mi mancava, e per il resto è tutto tutto abbastanza simile. Non è cambiato più di tanto”.

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