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MotoGP, Pirro: "Migliorare la Ducati non è facile, ma abbiamo qualche carta da giocare"

"Non mi sono concentrato sulle prestazioni, ma sul raccogliere indicazioni per Marquez e Bagnaia. Aldeguer è bravo, non ha voluto strafare. Sono curioso di vedere Martin sull'Aprilia"

MotoGP: Pirro:

Apro e chiudo la pista”, Michele Pirro scherza sul carico di lavoro che lo attende in questo Shakedown. Ci sono le nuove Ducati GP25 da preparare per l’arrivo dei due piloti ufficiali Marquez e Bagnaia, oltre che per Di Giannantonio, e il veterano dei collaudatori sta inanellando giri su giri a Sepang.

Faccio il normale lavoro, quello di cercare di evolvere la moto - ci racconta durante una pausa - Non è semplice, perché partiamo da una base veramente buona, ma ci proviamo. Avete visto la nuova carena (QUI) e ci sono anche altri particolari. Speriamo di fare un piccolo passo in avanti per i piloti ufficiali, anche se, ripeto, non è facile, ma abbiamo qualche carta da giocarci”.

Gigi Dall’Igna, durante la presentazione a Madonna di Campiglio, aveva detto di non volere rivoluzionare la Desmosedici, ma anche di avere pronti nuovi motore, aerodinamica, telaio, forcellone e abbassatore… “E questo è solo quello che si vede - ride Michele - Qualcosa di positivo c’è, poi sentiremo quello che diranno Pecco, Marc e anche Fabio nei prossimi giorni”.

Per il momento, il tester pugliese non ha ancora parlato con i suoi piloti. “Ora sono in viaggio - dice - In questi giorni ho fatto quel tipo di lavoro per cui i piloti non hanno il tempo, quindi non ci siamo concentrati molto sulle prestazioni, ma abbiamo raccolto qualche indicazione”.

E ha tenuto d’occhio il debuttante Aldeguer. “La cosa importante è che abbia capito che la MotoGP è tosta. Gli ho detto: pensa se avessi vent’anni in più, come me! - scherza Pirro - É bello potersi confrontare con una generazione molto diversa dalla tua. È bravo perché sta andando per gradi, senza strafare”.

Interviene il team manager Davide Tardozzi: “Fermin si sta comportando molto bene e, da quando abbiamo visto, assorbe, impara. Non ha nessuna presunzione. Lo si vede dai dati e su come affronta le curve dopo avere ascoltato dei suggerimenti, cerca subito di metterli in pratica. L’approccio è ottimo, dopodiché nella prima metà di stagione deve solo pensare a continuare a imparare”.

I test in Malesia  sono anche la prima occasione per farsi un’idea sui miglioramenti fatti dagli avversari durante l’inverno.

“A Sepang le KTM erano state veloci anche lo scorso anno, anche perché su questa pista Dani è velocissimo, mentre Pol è sempre difficile da interpretare perché sembra lotti in tutte le curva con la moto. Credo che anche loro saranno della partita. È curioso vedere che tutte le Case in questi test stanno lavorando molto, sicuramente si avvicineranno, capiremo poi quanto. Ricordo sempre che la Ducati è la moto di riferimento e ha dei piloti importanti, più che altro sono molto curioso di vedere Martin sull’Aprilia” conclude Michele.

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